Politica 2014

Notizia ANSA e articolo del sito del CORRIERE DELLA CALABRIA

Elezioni regionali in Calabria

La difesa di Corbelli: «Il Tar assegni a Wanda Ferro il posto in Consiglio»

Il leader del Movimento diritti civili ritiene gravissima l'esclusione della candidata governatrice. 

«Il Tribunale deve cancellare questa ingiustizia»

Domenica, 14 Dicembre 2014

 

CATANZARO

       

«Ho grandissima stima e totale fiducia nei giudici del Tar di Catanzaro e sono certo che renderanno giustizia a Wanda Ferro assegnandole il posto in consiglio regionale che le spetta di diritto, quale candidata presidente arrivata seconda». È quanto afferma, in una nota, il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. «Considero quella di e per Wanda – prosegue Corbelli – una battaglia di giustizia, legalità e di democrazia, che il Movimento diritti civili, coerentemente con la sua lunga, esemplare storia, non può non fare e non sostenere, afferma Corbelli. Così come nei mesi scorsi abbiamo combattuto e vinto un'altra battaglia di libertà e democrazia, per consentire lo svolgimento delle primarie del centrosinistra e la candidatura di Mario Oliverio, oggi, con la stessa coerenza e onestà sosteniamo la Ferro chiedendo che le venga riconosciuto il diritto (legittimo e costituzionalmente previsto) di essere eletta in consiglio regionale, quale candidata presidente arrivata seconda».

Per Corbelli «Ferro è legittimata a sedere in consiglio regionale dal voto di oltre 188mila calabresi. È stato sempre così, in passato (come dimostra la elezione, negli ultimi 15 anni, dei candidati presidenti arrivati secondi: Nuccio Fava, Sergio Abramo e Agazio Loiero) e avviene così oggi in tutte le altre regioni italiane. È perciò gravissimo e assolutamente ingiustificato e immotivato quanto è avvenuto con l'ingiusta esclusione della Ferro dal consiglio regionale. Per questo Diritti civili chiede che il Tar si pronunci subito d'urgenza, ripari all'errore, cancelli la ingiustizia della esclusione di Wanda Ferro».

 

 

 

Proclamazione Oliverio presidente, Corbelli: Riparta dall'accoglienza

Cosenza, ANSA, AGI. Martedì 09 Dicembre 2014

"La Calabria da cui dobbiamo ripartire, per una nuova stagione dei diritti e della solidarietà, è quella dell'accoglienza e della giustizia sociale, è quella che a Crotone oggi ha accolto 500 migranti, arrivati a bordo di una vecchia imbarcazione, salvati in mare e fatti sbarcare nella Città di Pitagora. Da questa Calabria, di cui dobbiamo tutti essere fieri e orgogliosi, deve ripartire il Presidente Oliverio". Lo afferma, in una nota, Franco Corbelli, leader di Diritti civili. "Per questa Calabria, dei diritti, dell'accoglienza, della giustizia sociale e della solidarietà - prosegue Corbelli - mi sono battuto, con la mia onesta, coerente e coraggiosa battaglia alle Primarie istituzionali, contro tutti e rinunciando a tutto, e ho consentito la candidatura di Oliverio alle primarie del centrosinistra, che nessuno voleva e che tutti hanno cercato sino all'ultimo istante di impedire, e la sua elezione alla Presidenza della Regione. Questa è la Calabria che sogno e per la quale combatto da una vita. Una regione che accoglie e aiuta i poveri e gli immigrati, la Calabria che è agli antipodi di chi invece, come sta emergendo dall'inchiesta della procura di Roma, Mafia capitale, utilizza gli immigrati solo per fare affari e per arricchirsi". "Aspetto adesso che è stato proclamato presidente della Regione - prosegue ancora Corbelli - di incontrare subito Oliverio. Insieme dobbiamo riprendere, alla Regione, quel cammino che abbiamo percorso negli ultimi 10 anni, dalla Provincia di Cosenza, scrivendo pagine importanti, significative e indelebili di giustizia, di solidarietà e umanità per tanta gente povera, debole e sofferente".

 

 

 

 

Immigrati: Corbelli, Calabria pronta a accogliere appello Papa

 

25 NOVEMBRE 2014,  AGI e ANSA

 

AGI e ANSA. "La Calabria è pronta ad accogliere l'appello di Papa Francesco a favore degli immigrati(fatto oggi dal Pontefice nel corso del suo intervento al Parlamento Europeo) e diventare regione centrale nel Mediterraneo per il salvataggio e l'accoglienza dei migranti. Sarà questo certamente un impegno comune del nuovo presidente della Regione, Mario Oliverio, e del Movimento Diritti Civili". E' quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo aver sentito oggi al telefono il Governatore Oliverio. "Oggi ho sentito al telefono il presidente Oliverio. Gli ho fatto gli auguri - aggiunge - per il grande, meritato successo elettorale. Sono particolarmente soddisfatto di aver, con la mia onesta, coerente e coraggiosa battaglia per le primarie istituzionali, di questa estate, consentito la sua candidatura (e grande successo) alle primarie del centrosinistra(il 5 ottobre) e alle elezioni regionali (di domenica scorsa). Credo di aver fatto la cosa più giusta nell'interesse esclusivo della Calabria e dei calabresi. La Calabria ha bisogno di una guida forte, autorevole, di grande esperienza e di assoluta onestà e moralità . E il presidente Oliverio, come ho sempre sostenuto in tutti questi anni, e' la persona più indicata e capace per ricoprire questo incarico di cosi' grande responsabilità, afferma Corbelli. La Calabria dovrà affrontare tante emergenze, ad iniziare dalla sanità, dal disagio sociale e dal lavoro. Insieme ad esse c'e' il dramma dell'immigrazione e dei poveri migranti che muoiono in mare mentre cercano di arrivare in Italia fuggendo dalle guerre, dalle persecuzioni, dalla miseria e dalle malattie. La Calabria, che da anni è impegnata, con grande generosità, ad aiutare gli immigrati, dovrà diventare regione centrale nel Mediterraneo per le politiche dell'immigrazione, dell'accoglienza, dell'integrazione e della solidarietà. L'appello del Santo Padre ai paesi Europei (fatto oggi nel suo intervento al Parlamento Europeo) ad evitare che il Mediterraneo diventi un cimitero dei migranti e a fare invece di piA¹ per aiutare i fratelli immigrati, troverà in Calabria una risposta immediata: con una azione congiunta del Presidente Oliverio e del Movimento Diritti Civili. Cosi' come abbiamo fatto, Diritti Civili e il Presidente Oliverio, per 10 anni alla Provincia di Cosenza, scrivendo insieme importanti e belle pagine di giustizia e solidarietà . Sarà adesso questa una delle prime importanti novita' della nuova Giunta Oliverio alla Regione e di Diritti Civili: la Calabria al centro del Mediterraneo, della solidarieta' , dell'accoglienza e dell'aiuto ai poveri". (AGI)

 

 GAZZETTA DEL SUD, 26 novembre 2014

 

 

 AGI - Sito GIORNALE DI CALABRIA   5 novembre 2014

DIRITTI CIVILI, CORBELLI: “DA 20 ANNI MI

BATTO PER UN ALTRO SUD”

 

 

 

   

CATANZARO. “Un altro Sud, un’altra Calabria, sono possibili. Sono quelli della solidarietà e dei diritti Civili. Per descrivere questo Sud, e quest’altra Calabria, il leader del Movimento Diritti Civili ha raccontato, oggi, dalle pagine del “Quotidiano” la storia della sua Associazione, nata in Calabria esattamente 20 anni fa, nel novembre del 1994, con le prime battaglie sul dramma delle carceri e le prime manifestazioni a Napoli davanti al vecchio Tribunale di Castelcapuano e alla casa circondariale di Poggioreale. “Non solo un Altro Sud è possibile – dice fra l’alro Corbelli – ma esiste già e da molti anni. E’ il Sud della solidarietà e dei diritti civili. Per raccontarlo e dimostrarlo l’altro Sud, o, nel nostro caso, l’altra Calabria, basta guardare a quanti sono quotidianamente impegnati nel sociale, nel volontariato, nell’accoglienza ai migranti, a quanti combattono per difendere i diritti civili e umani, di tutti, in particolare degli “ultimi”, a tutti coloro che difendono la legalità e la Giustizia – afferma Corbelli – Per raccontare questo Sud che onora questa terra, la sua storia, la sua cultura solidale e di giustizia, c’è un esempio, particolarmente significativo: la storia ventennale del Movimento Diritti Civili. E’ solo un esempio, ma serve a dimostrare cosa vuol dire, come è possibile un altro Sud, un’altra Calabria. 20 anni fa, esattamente nel novembre del 1994, nasceva in Calabria il Movimento Diritti Civili. C’è in questa, umile ma esemplare, storia – dice ancora – l’altro Sud, l’altra Calabria, quella che combatte e non si arrende. Un altro Sud dunque è non solo possibile ma esiste ed opera da moltissimi anni. E’ il Sud di Diritti Civili che, sin dal lontano 1994, combatte le sue battaglie civili, solidali e di giustizia”.

 

 

 IL GARANTISTA, 15 novembre 2014

 

 

 

 

Dal sito della Gazzetta del Sud

IMMIGRAZIONE

Stop crociate contro immigrati

21/10/2014

Mare Nostrum deve continuare. La Calabria non è quella delle manifestazioni anti-immigrazione di Reggio. No a demagogia Lega e Grillo. E' l'appello del Movimento Diritti Civili.

Stop crociate
contro immigrati

 

 

 

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che aveva ufficialmente chiesto il 17 luglio scorso l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace, alla Calabria, alla Sicilia e all’operazione Mare Nostrum per l’accoglienza ai poveri migranti del mondo, interviene dopo il nuovo maxi sbarco di immigrati di oggi a Vibo per chiedere al Governo italiano di “continuare Mare Nostrum, l’opera di salvataggio in mare dei migranti, una delle più belle, importanti e significative opere umanitarie degli ultimi decenni, motivo di orgoglio di un intero Paese, che non possono certo il senatore Gasparri, i Leghisti, Grillo e gli altri anti-immigrati guastare o sporcare”. “E’ il momento di dire basta e di indignarsi di fronte alle crociate contro i poveri immigrati! E’ il momento di reagire dinanzi a prese di posizione che sono la negazione della solidarietà e della umanità. Oggi è toccato al senatore Gasparri scagliarsi contro l’operazione Mare Nostrum. Ha detto che non è mai finita! Per fortuna, dico io. Non solo: aggiungo che Mare Nostrum non deve mai finire! Sabato addirittura si è arrivati a manifestare a Reggio Calabria e a Milano contro gli immigrati e contro l’operazione Mare Nostrum. Quella che è scesa in piazza a Reggio non è certo la Calabria dell’accoglienza e della solidarietà. E’ un’altra Calabria che è esattamente agli antipodi della cultura della solidarietà. Con la mia lunga, ventennale, esemplare storia, fatta di mille battaglie e iniziative di solidarietà sempre al servizio degli ultimi(e di tanti poveri immigrati), mi sento personalmente distante anni luce da questi manifestanti. Difendo(da sempre) i poveri migranti (che sbarcano in Italia fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle persecuzioni e dalle malattie e molto spesso purtroppo trovano la morte nei tragici sbarchi) e considero l’operazione Mare Nostrum una pagina di grandissima umanità, giustizia e solidarietà. L’Italia è un paese libero e democratico e tutti hanno diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero e di manifestare pacificamente e democraticamente. Per questo rispetto naturalmente anche la protesta contro gli immigrati e contro Mare Nostrum ma la condanno severamente. Mare Nostrum è uno dei pochi motivi di orgoglio nazionale, è una operazione umanitaria che ha permesso di salvare in un anno oltre 100 mila vite umane e che per questo va solo elogiata e va continuata.

 

 

 

ANSA e sito CORRIERE DELLA CALABRIA 

 

Emergenza amianto, Corbelli: «Intervenga la magistratura»

 

Il leader di Diritti civili: «Le denunce devono trovare risposte immediate»

 

COSENZA «Sul problema dell'eternit, di fronte ai silenzi e ai mancati interventi delle istituzioni preposte, chiedo che sia la magistratura competente a intervenire per eliminare situazioni di rischio e illegalità». Lo afferma in una nota il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli. «Bisogna finalmente e responsabilmente – aggiunge – considerare questo problema dell'eternit un'assoluta priorità, una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, occorre guardare all'amianto come a una seria minaccia alla salute dei cittadini, una strage che ha già provocato tante vittime e che continua purtroppo a minacciare la salute e la vita di moltissime altre persone e che per questo deve essere assolutamente, finalmente e definitivamente eliminata e scongiurata, continua Corbelli. Sono anni che Diritti civili denuncia il rischio amianto. Lo abbiamo fatto per diverse situazioni particolarmente a rischio come l'ex cartiera di Mongrassano, situata di fronte un istituto scolastico; l'ex fornace di Santa Caterina Albanese, un'ex azienda agricola di Torano Castello. Ma non vanno certo dimenticati i casi, altrettanto gravi e drammatici di Cosenza, di Praia a Mare e di altre realtà della regione. Ci sono state in questi anni tante denunce da parte di altre associazioni di categoria, di amministratori, cittadini. Ultimi in ordine di tempo l'intervento e la denuncia, opportuni e importante, del dirigente scolastico dell'istituto scolastico (situato proprio di fronte la ex cartiera) di Mongrassano Scalo, Vincenzo Garofalo, e del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione». Queste denunce e questi appelli – conclude Corbelli – non possono più rimanere inascoltati ed essere lasciati cadere nel vuoto. Devono trovare delle immediate risposte da parte delle autorità preposte».

 

 

 

Dal sito della Gazzetta del Sud

Seggio a Roma per fra Nicola 
Alfano risponda 

20/10/2014

 

Il leader del Movimento Diritti Civili torna a sollecitare una rsposta dal Ministro Alfano sull'allestimento di un seggio a Roma in occasione della canonizzazione di fra Nicola concomitante con le regionali.

 

Seggio a Roma
per fra Nicola
Alfano risponda

 

 

 

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede che “venga finalmente data una risposta ufficiale dal Ministro degli Interni, Angelino Alfano, e dalla competente Corte di Appello di Catanzaro alla richiesta, formulata un mese fa, dallo stesso Corbelli e, sostenuta, dal Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, l’Arcivescovo, Salvatore Nunnari, per l’istituzione, nei pressi del Vaticano, di un seggio elettorale speciale, per consentire il voto(per le Elezioni regionali) alle migliaia di fedeli calabresi, che domenica 23 novembre saranno a Roma, in Piazza San Pietro, per la Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi”. Nel mese scorso, a questo proposito, si era registrato anche l’intervento della Presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, che aveva detto “di condividere totalmente la proposta di Corbelli e di Monsignor Nunnari” e aveva anche lei fatto formale richiesta alla Corte di Appello (non essendo, per l’autorizzazione del seggio, giuridicamente competente la Regione Calabria). Corbelli aspetta adesso e “auspica che arrivi finalmente la risposta finale del Ministro Alfano e della Corte di Appello di Catanzaro”. Il leader di Diritti Civili afferma che “si può e si deve fare il seggio elettorale speciale, come sia assolutamente possibile, semplice e anche a costo zero (o comunque irrilevanti) l’allestimento di un seggio elettorale nei pressi del Vaticano. Compito questo che verrebbe demandato al comune di Roma, che utilizzerebbe uno dei tradizionali seggi elettorali(utilizzati per le consultazioni elettorali), situato nelle immediate vicinanze del Vaticano. Ricordiamo che in segno di protesta i cittadini di Longobardi hanno restituito le tessere elettorali.

 

 

Dal sito della Gazzetta del Sud

PROVINCIALI

Nuovo sistema 'farsa, obbrobrio'

14/10/2014

Il leader di Diritti Civili avvia la raccolta di firme per un referendum abrogativo del nuovo sistema elettorale delle province. E' un obbrobrio, una farsa. Utile solo a partitocrazia.

Nuovo sistema
'farsa, obbrobrio'

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, critica duramente la elezione dei presidenti e dei consiglieri delle Province con il nuovo  sistema elettorale, che definisce “un obbrobrio, una farsa, un fatto non degno di un Paese civile e democratico” e preannuncia “una iniziativa di raccolta firme per promuovere un referendum per il ritorno al vecchio sistema elettorale con il diritto di voto dei cittadini elettori-ci, per la elezione dei Presidenti e dei consigli provinciali”. “Le elezioni provinciali, “grazie”(!) alla nuova legge elettorale, sono una autentica farsa, senza alcun valore democratico, che serve solo alla Casta e alla Partitocrazia per accaparrasi e spartirsi (in molti casi con accordi di potere e inciuci vergognosi; basta a questo proposito vedere quello che è successo in Calabria e in altre regioni italiane!)  una Istituzione, la Provincia, vista come centro di potere, scippando il diritto di voto ai cittadini elettori-ci, afferma Corbelli. Ho evitato di intervenire prima del voto-farsa di domenica, per evitare possibili strumentalizzazioni , ma oggi, anche come ex consigliere provinciale che ha affrontato due(le ultime due) competizioni elettorali provinciali cosentine, dico che questo nuovo sistema elettorale è uno scandalo, non ha assolutamente nessuna legittimazione democratica e popolare. La verità è che la Casta ha svenduto le Province pensando di salvare in questo modo la faccia e il loro potere, per mantenere intatti tutti i loro privilegi, quelli dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Hanno tolto il diritto al voto ai cittadini e cancellato la misera indennità ad un consigliere provinciale(meno di 1200 euro al mese!) per coprire i veri grandi scandali, le ruberie , le porcherie immonde di questo paese(basta vedere le spese vergognose dei consiglieri regionali, le loro scandalose indennità e tutti i benefici, per non parlare degli stipendi d’oro e dei benefit di deputati e senatori)”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Provinciali:

"Diritti Civili", referendum contro legge Delrio

 

(AGI) - Catanzaro, 14 ott. - Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, critica duramente l' elezione

dei presidenti e dei consiglieri delle Province con il nuovo sistema elettorale, che definisce "un obbrobrio, una

farsa, un fatto non degno di un Paese civile e democratico". Corbelli annuncia "una iniziativa di raccolta firme

per promuovere un referendum per il ritorno al vecchio sistema elettorale con il diritto di voto dei cittadini

elettori, per l' elezione dei Presidenti e dei consigli provinciali".

   "Le elezioni provinciali, "grazie" - dice - alla nuova legge elettorale, sono una autentica farsa, senza alcun

 valore democratico, che serve solo alla Casta e alla Partitocrazia per accaparrasi e spartirsi (in molti casi

con accordi di potere e inciuci vergognosi; basta a questo proposito vedere quello che e' successo in

Calabria e in altre regioni italiane!) una Istituzione, la Provincia, vista come centro di potere, scippando il

diritto di voto ai cittadini elettori-ci". Per Corbelli "l'elezione dei Presidenti delle Province e dei consiglieri e'

nient'altro che una sceneggiata indegna di un paese autenticamente democratico. I Presidenti eletti sono in

realta' dei nominati dei partiti, la loro elezione - aggiunge - e' solo una mera ratifica da parte dei consiglieri

comunali e dei sindaci del loro stesso partito e schieramento. La sovranita' popolare, il diritto al voto dei

cittadini, in questo modo, e' stato di fatto cancellato e letteralmente calpestato. Per far posto alle

lottizzazioni e oligarchie dei partiti. Questo e' l'effetto nefasto e devastante prodotto dal disegno Delrio, sul

riordino delle Province, un Ente importante che mantiene intatte tutte le sue funzioni".(AGI) Adv

 

 

Dal Sito della Gazzetta del Sud

PRIMARIE CENTROSINISTRA

Primarie merito anche di Diritti Civili

06/10/2014

Se le primarie si sono svolte è grazie alla posizione del Movimento Diritti Civili. A rivendicare il merito il leader Franco Corbelli che spiega il perchè.

 

Primarie merito
anche Diritti Civili

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, il giorno dopo le Primarie del centrosinistra ha diffuso questa dichiarazione e ha preannunciato per i prossimi giorni anche una conferenza stampa: “Se la Calabria(in questo caso il popolo del centrosinistra) ha potuto ieri democraticamente scegliere il candidato alla Presidenza della Regione lo si deve solo alla coraggiosa, onesta e coerente battaglia che il Movimento Diritti Civili ha fatto nei mesi scorsi, presentando una sua Lista alle Primarie istituzionali, che ha poi ritirato (sottoscrivendo verbalmente con la Presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, un “Patto d’onore per la Calabria”), con grande senso di responsabilità, per non far spendere alla Regione due milioni di euro(questo il costo previsto per le Primarie; elezioni queste, ricordo, previste da una legge che aveva votato, e rivotato, il Consiglio regionale!) e solo dopo aver avuto la certezza(con l’emanazione, da parte della Presidente Stasi, dell’apposito decreto) della data delle elezioni e dello svolgimento delle Primarie del centrosinistra. La presentazione della Lista Diritti Civili ha cambiato il corso degli eventi e ha determinato il futuro e il destino della nostra regione. Siamo consapevoli di questo e ne siamo orgogliosi! Ci siamo battuti (e siamo riusciti a vincere anche questa importante battaglia) perché si celebrassero anche in Calabria le primarie e fossero i calabresi a scegliere il loro candidato Presidente e non invece i segretari nazionali dei partiti a nominare e imporre da Roma qualche loro adepto!  Avrei comunque voluto, conclude Corbelli, che le Primarie fossero istituzionali e che vi avessero partecipato insieme a Diritti Civili le due coalizioni, del centrosinistra e del centrodestra. Per questo ci eravamo candidati, con la Lista Diritti Civili, quale espressione, con la nostra ultraventennale ed esemplare storia, della società civile del nostro Paese”.

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

“Patto d’onore per la Calabria” tra la Presidente Stasi e

Corbelli per elezioni a novembre e aiuto ai poveri.

Contestuale sarà indizione elezioni regionali e ritiro

Lista Diritti Civili(e così è stato!)

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha reso noto il “patto d’onore per la Calabria” che ha sottoscritto oggi verbalmente con la Presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi. “D’accordo con la Presidente Stasi abbiamo convenuto di annunciare contestualmente lei la data delle elezioni(9 o 16 novembre, come la stessa presidente mi ha assicurato) e io il ritiro della Lista Diritti Civili. Questo avverrà tra domani e mercoledì: la Stasi annuncerà ufficialmente la data delle Elezioni regionali e trasmetterà la relativa nota alle autorità preposte (il Prefetto di Catanzaro, il Presidente della Corte di Appello), contestualmente io annuncerò il ritiro della Lista Diritti Civili dalle Primarie Istituzionali. Lunedì (o al massimo martedì) lei emetterà il decreto per l’indizione delle Elezioni e io contestualmente depositerò ufficialmente, all’Ufficio preposto, la richiesta del ritiro della Lista Diritti Civili. E’ questo il “patto d’onore per la Calabria” che abbiamo stilato oggi. L’ho fatto nell’interesse esclusivo della Calabria. Eviterò in questo modo che la Regione spenda due milioni di euro (i costi previsti per le primarie mi sono stati oggi documentati dai responsabili dell’Ufficio preposto presenti all’incontro). Una parte di questa somma sarà anzi devoluta per aiutare persone povere e bisognose. La mia umile ma ultraventennale ed esemplare storia di impegno civile, di giustizia e umanitario è stata sempre all’insegna dell’altruismo e della generosità. Non potevo oggi contraddicendo la mia storia e l’impegno di una vita, far spendere una somma così ingente, sia pure legittimamente per una legge non voluta da me ma approvata dal Consiglio regionale. Ringrazio la presidente Stasi che mi ha ribadito che non aveva alcun dubbio che non avrei fatto sprecare nemmeno un euro alla Regione. E’ vero. Sono orgoglioso di averlo fatto. Oggi è un giorno molto bello e importante per la Calabria e per la democrazia. E’ stata scritta una pagina importante per il futuro della nostra regione. Io sono pronto a rinunciare alle Primarie istituzionali, facendo risparmiare due milioni di euro alla Regione e consentendo al popolo del centrosinistra di poter scegliere attraverso le primarie di coalizione il proprio candidato Governatore. Mi auguro che possa farlo anche il centrodestra. Una volta conclusa questa vicenda ritornerò sulla strada in mezzo a quell’umanità che soffre, per cercare di continuare ad aiutare chi ha bisogno. Non ci sarà alle imminenti Elezioni regionali nessuna mia candidatura in nessun partito e coalizione. Diritti Civili è un piccolo, grande patrimonio che appartiene a tutta la Calabria e al nostro Paese”.

8 settembre 2014

 

L'INIZIATIVA DI DIRITTI CIVILI E DELLA CHIESA.

SEGGIO ELETTORALE SPECIALE IN VATICANO PER

I FEDELI CALABRESI, DOMENICA 23 NOVEMBRE,

GIORNO DELLA CANONIZZAZIONE DI FRA NICOLA

 

 

Comunicato stampa Presidenza Regione Calabria

Stasi: “Condivisibile l’appello di Corbelli e

Mons. Nunnari per l’istituzione di un seggio

elettorale a Roma. Purtroppo non è

giuridicamente realizzabile dalla Regione.

Avanzeremo richiesta formale alla Corte d’Appello”

 

Data pubblicazione: 26-09-2014

 


“Ho pienamente condiviso l’appello del Presidente di Diritti Civili Franco Corbelli e di Mons. Salvatore Nunnari, Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, i quali chiedevano la possibilità di istituire un seggio elettorale a Roma per far votare, domenica 23 novembre, i fedeli calabresi che saranno nella capitale in occasione della Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi. Purtroppo, sottolinea la Presidente f.f. Antonella Stasi, dopo un’attenta verifica della normativa vigente, gli uffici regionali mi hanno riferito che l’ipotesi dell’istituzione di un seggio speciale non è giuridicamente realizzabile anche perché è demandata non tanto alla Regione Calabria, responsabile del procedimento elettorale, quanto, evidenziano i nostri dirigenti, alla Corte d’Appello nella sua veste di Ufficio Centrale elettorale, che deve nominare il presidente del seggio speciale, così istituendolo, entro le 16 del sabato immediatamente precedente il giorno dell’elezione. Sarà nostra cura avanzare apposita formale richiesta”. m.c. 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Corbelli interviene dopo la nota della Presidente

Stasi(che ringrazia) e “auspica adesso una

risposta positiva del Ministro Alfano e della Corte

di Appello di Catanzaro. Il seggio elettorale speciale

nei pressi del Vaticano si può e si deve fare, per far

votare domenica 23 novembre le migliaia di fedeli

calabresi che saranno a Roma per la Canonizzazione

di Fra Nicola da Longobardi”.

  

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene dopo la nota della Presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi(che ringrazia, per aver risposto al suo appello) e auspica adesso una risposta positiva del Ministro degli Interni, Angelino Alfano, e della competente Corte di Appello di Catanzaro alla richiesta, avanzata, nei giorni scorsi, dallo stesso Corbelli e dal Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, l’Arcivescovo, Salvatore Nunnari, per l’istituzione, nei pressi del Vaticano, di un seggio elettorale speciale, per consentire il voto(per le Elezioni regionali) alle migliaia di fedeli calabresi, che domenica 23 novembre saranno a Roma, in Piazza San Pietro, per la Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi”. Dopo l’intervento della Presidente Stasi, Corbelli aspetta adesso e auspica una “risposta finale positiva del Ministro Alfano e della Corte di Appello di Catanzaro”. Il leader di Diritti Civili spiega come “si può e si deve fare il seggio elettorale speciale, come sia assolutamente possibile, semplice e anche a costo zero (o comunque irrilevanti) l’allestimento di un seggio elettorale nei pressi del Vaticano. Compito questo che verrebbe demandato al comune di Roma, che utilizzerebbe uno dei tradizionali seggi elettorali(utilizzati per le consultazioni elettorali), situato nelle immediate vicinanze del Vaticano. Un seggio che non creerà assolutamente alcun disturbo alla manifestazione religiosa, né tantomeno andrà ad occupare spazi sacri del Vaticano. Non ci sono ostacoli burocratici o legislativi per l’istituzione di questo seggio. Occorre semplicemente l’autorizzazione del Ministero degli Interni e della Corte di Appello di Catanzaro di concerto con la presidenza della Regione Calabria. Si tratta di allestire un seggio speciale al di fuori della Calabria, con le stesse modalità previste per ogni competizione elettorale, in questo caso eccezionalmente riservato esclusivamente per elettori-ci calabresi presenti a Roma per la canonizzazione di Fra Nicola. La concomitanza dell’importante storico evento religioso, previsto nella Capitale per lo stesso giorno delle Elezioni regionali calabresi, giustifica l’iniziativa straordinaria del seggio elettorale speciale nei pressi del Vaticano, per consentire alle migliaia di fedeli e pellegrini calabresi presenti a Roma, domenica 23 novembre, per la canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi, di poter esercitare il loro diritto al voto. Fedeli ed elettori-ci calabresi che faranno anzitempo ai loro rispettivi comuni di residenza regolare richiesta di poter votare per le Elezioni regionali, domenica 23 novembre, nel seggio speciale allestito (dal comune di Roma, di concerto con il Ministero degli Interni, la Corte di Appello di Catanzaro e la Regione Calabria) nei pressi del Vaticano. Non potendo più oramai spostare la data delle elezioni regionali, è questa, ripeto, la soluzione più giusta per non penalizzare le migliaia di fedeli calabresi che si recheranno a Roma e per rispettare la Chiesa e lo storico evento della canonizzazione di Fra Nicola. Corbelli lunedì scorso, nel corso di una telefonata, aveva incassato il sostegno alla sua proposta del Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, l’arcivescovo Salvatore Nunnari. Monsignor Nunnari, da Roma, dove è impegnato nelle riunioni dei Vescovi, aveva detto di condividere la proposta di Diritti Civili e aveva invitato Corbelli ad andare avanti.  L’Arcivescovo Nunnari, come è noto, aveva a nome della Chiesa chiesto lo spostamento della data del voto regionale, per consentire così ai fedeli che si recheranno a Roma il 23 novembre, per la canonizzazione di Fra Nicola, di poter esercitare il loro diritto al voto. Nunnari aveva chiesto alla presidente f.f. della Regione Calabria, Antonella Stasi, e al Ministro degli Interni, Angelino Alfano, di spostare il voto di una settimana. Il suo appello non era stato accolto. Da qui la iniziativa di Diritti Civili per l’istituzione di un seggio elettorale speciale domenica 23 novembre nelle immediate vicinanze del Vaticano. Nei giorni scorsi la proposta di Corbelli del seggio speciale in Vaticano è stata discussa anche dalla Conferenza Episcopale Italiana. “Sono sicuro che grazie anche alla volontà e al sostegno di Monsignor Nunnari e della Chiesa, che stanno dimostrando in questa vicenda, come al solito, grande senso di responsabilità e assoluta disponibilità, il seggio speciale in Vaticano si farà e sarà anche un evento che farà parlare e farà conoscere in tutta Italia e nel mondo il nuovo Santo calabrese”, conclude Corbelli.   

 

26 settembre 2014

 

  

Dal Sito della Gazzetta del Sud

REGIONALI

Mons. Nunnari 
si a seggio Roma 

23/09/2014

Il presidente della Conferenza Episcopale Calabra condivide la proposta del Movimento Diritti Civili di istituire una seggio vicino al vaticano per consentire ai fedeli che parteciperanno alla canonizzazione di fra Nicola di votare per le regionali.

Mons. Nunnari
si a seggio Roma

 

 

 

Il Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese e arcivescovo di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari, condivide e sostiene proposta Diritti Civili per l’allestimento di seggio elettorale speciale in Piazza San Pietro per far votare domenica 23 novembre le migliaia di fedeli calabresi che saranno a Roma per la Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha sentito al telefono il presule, dopo avergli indirizzato nei giorni scorsi una lettera aperta per chiedergli di sostenere la richiesta, formulata da Diritti Civili e rivolta al Ministro degli Interni, Angelino Alfano, e al Presidente f.f., della Regione Calabria, Antonella Stasi, per l’istituzione, nei pressi del Vaticano, di un seggio elettorale speciale, per consentire il voto(per le Elezioni regionali) ai fedeli calabresi, che domenica 23 novembre parteciperanno alla cerimonia di canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi. Monsignor Nunnari, da Roma, dove è impegnato nelle riunioni dei Vescovi, ha detto di condividere la proposta di Diritti Civili e ha invitato Corbelli ad andare avanti.  

 

 

 

 

 

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

La richiesta ufficiale di Diritti Civili a Ministero Interni

e Regione: “Un seggio elettorale speciale in Piazza

San Pietro per far votare domenica 23 novembre le

migliaia di fedeli calabresi che saranno a Roma per la

Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi”.  

 

Un seggio elettorale speciale, per consentire il voto(per le Elezioni regionali) alle migliaia di fedeli calabresi (che domenica 23 novembre saranno a Roma, in Piazza San Pietro, per la Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi) allestito (dal comune di Roma, di concerto con la Regione Calabria e il Ministero degli Interni) nelle immediate vicinanze del Vaticano. E’ quanto chiede ufficialmente al Ministro degli Interni e al Presidente f.f., della Regione Calabria, Antonella Stasi, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. “E’ grave e assolutamente ingiustificato negare di fatto alle migliaia e migliaia di fedeli calabresi, che il 23 novembre saranno presenti a Roma per la Canonizzazione di Fra Nicola da Longobardi, il diritto al voto. Perché di questo si tratta. I fedeli calabresi si vedrebbero difatti negato il loro diritto al voto, per la consultazione regionale, in programma in Calabria per lo stesso giorno dell’importante, storico evento religioso per la Chiesa calabrese. Le istituzioni hanno il dovere di rispettare una giornata destinata a restare nella storia della Chiesa e del popolo calabrese. Per questo essendo stata fissata e confermata, lunedì, dalla Presidente f.f. della Regione, Stasi, la data del 23 novembre per le Elezioni regionali, Diritti Civili propone un seggio elettorale speciale per consentire alle migliaia di fedeli di essere presenti a Roma allo storico evento religioso e di poter anche esercitare il loro diritto al voto. Chiediamo al ministero dell’Interno un provvedimento straordinario con il quale, di concerto con la Regione Calabria, si autorizza l’allestimento(da parte del comune di Roma) di un seggio speciale, nelle immediate vicinanze di Piazza San Pietro, per domenica 23 novembre, per consentire alle migliaia e migliaia di calabresi, muniti di certificato elettorale, di poter votare regolarmente. E’ questa la soluzione più giusta per non penalizzare le migliaia di fedeli calabresi, per rispettare la Chiesa e l’importante, storico evento religioso e per andare così incontro alle richieste di alcuni sindaci, dei Frati Minimi del Santuario di San Francesco di Paola e del Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, l’Arcivescovo Salvatore Nunnari, che hanno chiesto lo spostamento della data del voto. Se c’è la volontà politica questa operazione è semplice e non comporta alcun costo, o comunque assolutamente irrilevante. Basta allestire, da parte del comune di Roma, un seggio nelle immediate vicinanze di Piazza San Pietro. Si nominano presidenti di seggio, segretari e scrutatori previsti dalla legge. I fedeli, cittadini elettori-ci calabresi, che si recheranno domenica 23 a Roma, chiederanno entro una data prestabilita (che può essere una settimana prima della data del voto) al loro comune di residenza l’autorizzazione(basta un semplice visto allegato al certificato elettorale) per poter votare domenica 23 novembre a Roma, nel seggio speciale di Piazza San Pietro. Muniti di questa documentazione, rilasciata dal comune di residenza, si presenteranno quindi domenica 23 novembre nel seggio di Piazza San Pietro e potranno così esercitare regolarmente il loro diritto al voto. I comuni comunicheranno anzitempo alla Regione l’elenco dei cittadini elettori che hanno fatto richiesta di votare a Roma. La Regione raggrupperà per le tre circoscrizioni calabresi le richieste pervenute e li invierà al seggio elettorale speciale di Roma. Sarà la Regione quindi che provvederà a inoltrare gli elenchi degli elettori-ci aventi diritto che hanno fatto richiesta di votare nel seggio speciale di Roma. Potranno votare solo coloro che ne hanno fatto richiesta, ai loro rispettivi comuni calabresi, nei termini previsti. Questa è la proposta di Diritti Civili che avrei certamente fatto se fossi stato, come candidato presidente, impegnato nelle Primarie istituzionali. Per il doveroso rispetto che si deve alla Chiesa, ai fedeli e a Fra Nicola da Longobardi, nel giorno che sarà proclamato Santo”.

17 settembre 2014

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

20 dializzati del Mariano Santo eviteranno

il turno di notte e faranno la dialisi

di pomeriggio a Rogliano. Altri 7(quelli più

anziani e molto malati) resteranno a Cosenza.

Grande soddisfazione. 

 

Cosenza

“E’ stata scritta una pagina di buona sanità e di giustizia. 20 dializzati in cura all’ospedale Mariano Santo di Cosenza faranno provvisoriamente la dialisi all’Ospedale di Rogliano, di pomeriggio, evitando in questo modo il massacrante e disumano turno di notte all’Annunziata, che avrebbero dovuto già incominciare ieri sera. I pazienti dializzati inizieranno da lunedì a fare la dialisi al Santa Barbara di Rogliano. Altri sette, quelli più anziani e malati, si è riusciti a farli restare a Cosenza”. Ne dà notizia il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che si è come al solito battuto e impegnato per arrivare a questa soluzione da lui personalmente ieri suggerita in un appello reso noto tramite le Agenzie di stampa. Corbelli esprime grande soddisfazione, ringrazia “il primario del reparto di dialisi dell’ospedale di Rogliano, dott. Romano Musacchio, che ha sentito, ieri e oggi, al telefono, il direttore dott. Renzo Bonofiglio e quanti si sono impegnati per arrivare a questa soluzione che è, al momento, e di fronte ad una situazione di vera emergenza, la più dignitosa”. “Esprimo tutta la mia soddisfazione per la soluzione adottata dai responsabili della Azienda Ospedaliera e dell’Asp. Ancora una volta si dimostra che la sanità può funzionare se, come in questo caso, si tiene conto dei diritti dei pazienti e delle priorità da affrontare con mero spirito di servizio e grande umanità. E’ la seconda volta che riusciamo ad evitare il turno di notte a questi dializzati. Nel luglio scorso, ricorda sempre Corbelli, eravamo infatti riusciti a far sospendere e rinviare lo spostamento di questi 30 dializzati dal Mariano Santo all’Annunziata, scongiurando in questo modo il turno di notte a queste persone in dialisi. Ieri non appena ho appreso della disperata protesta dei dializzati che giustamente si rifiutavano di fare il turno di notte all’Annunziata e minacciavano piuttosto di lasciarsi morire, mi sono subito messo al telefono e ho contattato il dott. Musacchio. Ho chiesto che i pazienti venissero trasferiti di pomeriggio a Rogliano. Ieri sera mi ha richiamato il dott. Musacchio per dirmi che era stato convocato per oggi a mezzogiorno in Prefettura dal direttore dell’Asp, Gianfranco Scarpelli. Questo pomeriggio il dott. Musacchio mi ha di nuovo chiamato per informarmi che da lunedì 20 pazienti faranno la dialisi a Rogliano e altri sette, quelli più anziani e malati, continueranno la terapia a Cosenza, all’Annunziata, di giorno. Non posso che ringraziare pubblicamente il dott. Musacchio, il dott. Bonofiglio, il direttore Scarpelli e quanti hanno dato il loro contributo per arrivare a questa dignitosa soluzione che permette a tanti dializzati(molti dei quali arrivano anche dai lontani comuni della provincia) di fare la dialisi di giorno, evitando in questo modo altri disagi e ulteriori sofferenze a loro a e ai loro familiari. E’ una vittoria doppia, perché permette inoltre ai dializzati più anziani e molto malati di continuare la dialisi a Cosenza, all’Annunziata. E’ questo la soluzione più giusta, dignitosa in attesa che vengano finalmente ultimati i lavori al Mariano Santo per consentire così a questi dializzati di ritornare nel loro ospedale”.

16 ottobre 2014

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

L’appello: “Scongiurare assolutamente turno notte all’Annunziata ai

30 dializzati dell’ospedale Mariano Santo, previsto da mercoledì sera.

Diritti Civili chiede che vengano, provvisoriamente, mandati a Rogliano,

di pomeriggio. E’ la soluzione (praticabile e già prospettata alla Azienda

ospedaliera cosentina) più dignitosa, in attesa di una loro definitiva

sistemazione negli ospedali della città”.

 

Cosenza

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli , promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della salute, approvata all’unanimità, dal Consiglio regionale della Calabria, il 30 giugno 2008, interviene sul drammatico problema dei 30 dializzati dell’ospedale "Mariano Santo” di Cosenza, che da questa sera(mercoledì) saranno trasferiti, a tempo indeterminato, al nosocomio regionale dell’Annunziata, dove saranno costretti a fare la dialisi nel turno di notte(dalle 20 a mezzanotte), e che per protesta hanno occupato ieri sera il reparto del Mariano Santo, minacciato di sospendere le cure e di lasciarsi morire! Corbelli parla di un fatto “gravissimo e scandaloso” e ricorda che “Diritti Civili aveva denunciato questo grave problema già lo scorso anno, nel novembre 2013, ma purtroppo senza che si sia sino ad oggi risolta la vicenda ed evitato i disagi e le sofferenze ai dializzati, alcuni dei quali sono molto anziani e tanti quelli che raggiungono Cosenza e il Mariano Santo anche da fuori provincia”. “Nel luglio scorso, ricorda sempre Corbelli, eravamo riusciti a far sospendere e rinviare lo spostamento di questi 30 dializzati dal Mariano Santo all’Annunziata, scongiurando in questo modo il turno di notte ai dializzati”. Il leader di Diritti Civili chiede oggi di nuovo di scongiurare assolutamente il turno di notte, all’Annunziata, ai 30 dializzati e indica come soluzione alternativa, in attesa che venga ripristinato il servizio di dialisi al Mariano Santo e/o garantito a tutti i dializzati il turno diurno all’Annunziata, di spostare queste persone dializzate all’ospedale di Rogliano, dove è possibile fare la dialisi di pomeriggio. “Se non è possibile mantenerli al Mariano Santo e non c’è all’Annunziata la possibilità di far fare la dialisi di giorno, l’unica soluzione praticabile, quella più dignitosa, per scongiurare il massacrante e disumano turno di notte, é spostarli provvisoriamente, a Rogliano, dove mi risulta è possibile effettuare la dialisi di pomeriggio. E’ certamente preferibile questa soluzione pomeridiana a Rogliano  che non il turno di notte all’Annunziata. Per il trasporto dei malati(che non necessitano dell’ambulanza) si può organizzare un bus navetta che da Cosenza  trasporti a Rogliano i dializzati. Questa ipotesi mi risulta che sia stata anche prospettata all’azienda ospedaliera. Mi auguro che venga subito posta in essere. Una cosa è certa: il turno di notte deve essere assolutamente scongiurato. Bisogna evitare ulteriori disagi e altre sofferenze a persone già provate da questa malattia e anche ai loro familiari. Nel novembre scorso avevo rivolto a questo proposito un appello all’allora presidente della Regione e commissario alla sanità, Giuseppe Scopelliti, e al direttore dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Paolo Maria Gangemi, affinché venisse scongiurata la preannunciata interruzione del trattamento di dialisi dell’ospedale Mariano Santo e il trasferimento dello stesso servizio al nosocomio dell’Annunziata ma con turni di notte. Questo spostamento e cambio d’orario aveva già 11 mesi fa provocato comprensibile preoccupazione e angoscia nei pazienti dializzati che mi avevano telefonato per chiedermi di intervenire e di aiutarli. Cosa che avevo subito fatto e che ripeto ancora oggi. Condivido naturalmente la loro giusta, dignitosa protesta e chiedo che si annulli questo provvedimento di trasferimento della dialisi e il passaggio dai turni diurni a quelli notturni. Si eviti questa ingiustizia che creerebbe notevoli disagi e finirebbe con il penalizzare fortemente delle categorie di persone già così provate da questa malattia”.

15 ottobre 2014

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Corbelli(Diritti Civili): “Delusione per mancata assegnazione

Nobel Pace all’Italia per accoglienza migranti , ma scelta

giusta e assolutamente condivisibile premiare (in particolare)

ragazzina-eroina pakistana, Malala, che lotta per difendere

diritti bambini”.

 

Catanzaro

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che aveva ufficialmente chiesto il 17 luglio scorso l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace, alla Calabria, alla Sicilia e all’operazione Mare Nostrum per l’accoglienza ai poveri migranti del mondo, esprime  “delusione e rammarico per il mancato, meritato riconoscimento all’Italia del prestigioso riconoscimento internazionale” ma giudica comunque la scelta fatta dal Comitato Organizzatore del Premio, che ha sede ad Oslo, di conferire il Nobel per la Pace alla giovanissima pakistana Malala Yousafzai, e all’attivista indiano Kailash Satyarthi, “una decisione giusta e assolutamente condivisibile”. “Soprattutto quella della ragazzina-eroina pakistana Malala è l’unica scelta che credo può giustificare la mancata assegnazione del Premio Nobel all’Italia per il salvataggio, l’accoglienza e la solidarietà agli immigrati. Avrei voluto, e sinceramente pensavo, afferma Corbelli, che il Nobel per la Pace venisse assegnato all’Italia, in particolare al popolo calabrese e a quello siciliano, così come a quello delle altre regioni del Sud, alla popolazione di Lampedusa e agli eroici operatori di Mare Nostrum, a tutti quelli che quotidianamente sono impegnati a salvare e accogliere migliaia di poveri migranti che sbarcano in Italia fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle persecuzioni e dalle malattie. Così non è stato. Nonostante la proposta di Diritti Civili sia stata nei giorni scorsi sostenuta in Parlamento dal Governo italiano con l’intervento in aula del Ministro Maria Carmela Lanzetta. Il Premio Nobel è andato comunque meritatamente ad una giovanissima eroina, che rischiando la sua vita(all’età di 12 anni, per questo suo impegno, è rimasta vittima di un attentato dei talebani), combatte per difendere i diritti dei bambini all’istruzione. Chi come me da una vita combatte per aiutare e salvare tanti poveri, sfortunati bambini(molti immigrati) non può che plaudire alla scelta di assegnare Il Nobel per la Pace (in particolare) a Malala che questi diritti difende nonostante la sua giovanissima età. Riproporrò comunque nei prossimi mesi di nuovo la richiesta dell’assegnazione del Premio Nobel 2015 all’Italia per l’accoglienza ai migranti del mondo”. 

10 ottobre 2014

 

 

Dal sito della Gazzetta del Sud

UNICAL - STUDENTI STRANIERI "NOI IGNORATI"

13/10/2014

Disfunzioni e disattenzioni creano gravi disagi agli studenti stranieri. Incertezza nell'assegnazione degli alloggi,

aumenti pesanti dei costi, poca comunicazione, isolamento. Chiedono aiuto al Movimento Diritti Civili.

Studenti stranieri 
'noi ignorati'

 

 

 

Dopo la clamorosa protesta del giovane studente russo, che dopo aver perso il diritto all’alloggio universitario, per giorni ha dormito sotto il Ponte del centro residenziale, una nuova, vera e propria civilissima “rivolta”, questa volta collettiva, degli studenti stranieri dell’Unical che hanno scritto, denunciato situazioni critiche e di cattiva amministrazione e chiesto un incontro al Rettore, Gino Crisci. La missiva è stata recapitata anche al leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, a cui gli studenti hanno chiesto di intervenire. E Corbelli come primo atto ha reso note le problematiche chiedendo ai vertici universitari risposte chiare e immediate. La lettera indirizzata ai vertici dell’Unical è firmata da 50 studenti stranieri di diversi Paesi. “I nuovi provvedimenti adottati dal Centro Residenziale hanno apportato –scrivono - dei cambiamenti quasi radicali che mettono in serie difficoltà molti degli studenti stranieri. Non contestando il nuovo decreto del Centro Residenziale in quanto testo giuridico, vogliamo qui esporre quelli che sono i problemi riscontrati dalla maggior parte degli studenti : l’assegnazione della casa spetta di diritto agli studenti idonei. Tuttavia, alcuni studenti stranieri che usufruiscono del servizio alloggio a pagamento sono incerti circa la riassegnazione dell’alloggio universitario, di conseguenza riscontrano difficoltà nel rinnovo del permesso di soggiorno e altro. Inoltre, l’aumento eccessivo del costo dell’alloggio non tiene conto del fatto che la maggior parte degli studenti stranieri ha generalmente un reddito molto basso. La scarsa comunicazione e chiarezza dell’ informazione con gli amministratori ha creato molti problemi agli studenti stranieri, soprattutto a quelli in convenzione. Altri problemi: lo spostamento degli studenti stranieri nel quartiere Maisonnettes limitando lo scambio di culture e la possibilità di integrazione con gli studenti Italiani; la chiusura dell’ ufficio posta per gli studenti alloggiati, sia stranieri che italiani; il disagio dovuto all’attivazione/blocco dei tesserini mensa

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Giovane studente straniero (avendo perso l’alloggio

universitario) da tre notti dorme sotto un ponte

all’Università della Calabria. Appello di Diritti Civili “

Una vergogna che chiediamo al Rettore Crisci di

cancellare subito. Siamo pronti a intervenire per

aiutare questo giovane russo”

 

Cosenza

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene sul drammatico caso dello studente russo, Vladimir K., senza padre e con la madre povera pensionata, che da tre notti dorme sotto il ponte del centro residenziale dell’Università di  Arcavacata, avendo perso l’alloggio universitario, definisce “la vicenda, al di là di ogni valutazione giuridica, di merito e di diritto, una vergogna, che deve essere subito cancellata, per togliere quel giovane studente universitario straniero da quella condizione disumana e umiliante e per salvaguardare anche l’immagine dell’Ateneo calabrese, che questa triste storia sta fortemente  e inevitabilmente danneggiando”. “Chi come Diritti Civili da oltre 20 anni si batte per aiutare persone in difficoltà, e combatte anche le battaglie più difficili(anche per tantissimi immigrati), non può certo restare inerte e silente di fronte al dramma di quel giovane studente straniero costretto  a dormire da tre notti sotto un ponte all’Università della Calabria, avendo perso l’alloggio universitario. Diritti Civili in questi anni ha tolto, aiutato (e, spesso, salvato) tanti poveri(molti gli immigrati) da condizioni simili di disperazione, chi viveva in tende-vergogne, chi sotto i ponti, chi sotto un albero, e senza una gamba(come il clochard rumeno Tanase), oggi abbiamo il dovere morale di intervenire di fronte a quel giovane studente russo costretto a dormire sotto il ponte dell’Università. Di quell’Ateneo calabrese che, oltre 20 anni fa, mi ha visto giovane studente e laureato, afferma Corbelli. Un motivo in più questo per combattere oggi questa nuova battagli per quel giovane povero e meno fortunato di altri. Non ho difficoltà a dire che io senza alcuna esitazione sto con chi ha denunciato sulla stampa questo caso umano. Rispetto naturalmente le motivazioni dell’Università della Calabria su questo caso, ma dico allo stesso tempo che non ci può essere alcuna giustificazione(di merito, di graduatoria, di punteggio) per non intervenire vedendo quel giovane studente straniero dormire sotto un ponte.   Niente può giustificare il mancato intervento dell’Unical. Né può servire come giustificazione che sono tanti gli studenti che hanno perso  il diritto all’alloggio. E’ vero. Ma è altrettanto vero che oggi sotto un ponte dell’Università dorme solo quel ragazzo russo e quel giovane l’Unical ha il dovere di aiutare. E immediatamente. Per gli altri si vedrà come affrontare il problema  per dare a tutti un  alloggio. Così come si fa per i docenti. Rivolgo il mio appello direttamente al Rettore, Crisci(che non è ancora intervenuto su questa vicenda), al quale dico che sono personalmente pronto, se si sceglie, provvisoriamente, in attesa di trovare una soluzione definitiva, di far ospitare il giovane in un appartamento a pagamento, a contribuire insieme all’Unical alle spese del fitto. Ma una cosa è certa: quel giovane studente non può e non deve più continuare a dormire sotto un ponte. Un Paese civile, una regione ospitale e solidale, come la Calabria, una grande e importante università, come l’Unical, non possono consentirlo”.

29 settembre 2014

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Tragedia di Monasterace. Corbelli chiede alla Presidente Stasi

di destinare un parte della somma prevista per le Primarie

istituzionali per i quattro fratellini rimasti orfani della loro

mamma, Mary Cirillo, barbaramente uccisa dal marito.

Ieri Corbelli ha parlato alla Stasi di questa tragedia e di questo

caso umano. Il nostro aiuto a questi sfortunati bambini

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede alla Presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, che una parte della somma prevista per le Primarie istituzionali, che sarà destinata ad iniziative benefiche e di solidarietà, venga devoluta ai quattro bambini di Monasterace, rimasti orfani della loro mamma, Mary Cirillo, barbaramente uccisa dal marito. Corbelli informa che ha parlato di questa tragedia e di questo caso umano ieri nel  corso dell’incontro che ha avuto con la Stasi a Palazzo Alemanni, per discutere delle Primarie istituzionali e delle Elezioni regionali. “La tragedia della giovane mamma, Mary Cirillo, uccisa dal marito e di quei quattro piccoli fratellini, rimasti orfani, ha molto colpito ognuno di noi. La Calabria deve per questo partecipare alla gara di solidarietà che è stata promossa per aiutare e assicurare un futuro a questi quattro sfortunati bambini.  E’ stato aperto, da alcuni giorni, un conto corrente presso la banca Carime di Monasterace, afferma Corbelli. Le Istituzioni devono fare la loro parte. Ad iniziare dalla Regione. Ieri ho parlato di questo caso umano dei bambini della povera Mary Cirillo con la Presidente Stasi. Ho ancora una volta trovato la Presidente Stasi attenta e sensibile al sociale e ai casi umani. L’ho informata, ieri, che oggi avrei personalmente dato il mio aiuto a questi bambini, cosa che ho fatto effettuando questa mattina, in banca, un bonifico per i quattro fratellini. Oggi le chiedo di destinare una parte della somma che era  prevista per le Primarie a questi quattro bambini. Le chiedo di farlo subito(e la ringrazio per questo), per compiere un primo, significativo, importante atto concreto di solidarietà, in nome di quel “Patto d’onore per la Calabria” che abbiamo ieri di fatto sottoscritto verbalmente e che mi porterà a ritirare nei prossimi giorni la Lista Diritti Civili dalle Primarie istituzionali per far risparmiare alla Regione l’ingente somma di due milioni di euro.  Credo che sia questo il modo più bello, nobile di utilizzare quei soldi pubblici che, con la mia rinuncia alle Primarie (il ritiro della Lista Diritti Civili sarà,ripeto, ufficializzato contestualmente all’indizione delle Elezioni regionali da parte della Presidente Stasi), la Regione ha risparmiato. Iniziamo da quei bambini. Aiutiamoli. Diamo subito un segnale concreto che il “Patto d’onore” di ieri è la cosa più bella che potessimo fare per la Calabria e per l’umanità che soffre. Chiedo alla Stasi di fare questo regalo a quei quattro sfortunati fratellini. Sarebbe questo per me motivo di orgoglio e di gioia. Spero che la Presidente Stasi esaudisca questo mio grande desiderio prima del mio ritiro dalle Primarie. Sono certo comunque che una parte dei soldi previsti per le Primarie sarà destinata a questi quattro sfortunati bambini. Per queste ragioni e nobilissime cause sono pronto a ritirarmi dalle Primarie. Perché voglio che i soldi pubblici vengano utilizzati per queste cause umanitarie. Le istituzioni devono essere al servizio dei cittadini e, in particolare, delle persone più povere e bisognose, delle vittime di tragedie immani come nel caso dei quattro fratellini di Monasterace.  Per la politica non dovrebbe essere sperperato nemmeno un euro di denaro pubblico. Io  continuerò, andrò avanti per la mia strada sempre al servizio degli ultimi, come ho fatto in tutta la mia vita, con umiltà e passione”.

9 settembre 2014

 

Regionali: Corbelli annuncia ritiro ufficiale da primarie

10 SETTEMBRE 2014, CALABRIA POLITICA - AGI

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dà atto alla Presidente della Regione f.f., Antonella Stasi, di aver mantenuto totalmente l'impegno assunto lunedì nel corso del loro incontro a Palazzo Alemanni e di aver oggi comunicato la data delle elezioni regionali e rispettando il "Patto d'onore per la Calabria" sottoscritto verbalmente, dallo stesso Corbelli con la Presidente Stasi, annuncia ufficialmente il ritiro della lista Diritti Civili dalle primarie istituzionali.

Lunedì prossimo 15 settembre così come anticipato, subito dopo l'incontro con la Stasi, contestualmente al decreto di indizione delle Elezioni regionali, Corbelli depositerà formalmente, nell'ufficio preposto della regione, la richiesta del ritiro della Lista Diritti Civili. "La Presidente Stasi ha dimostrato, anche in questa occasione, di essere quella rappresentante delle Istituzioni corretta e rispettosa della legge che tutti conoscono.

Così come mi aveva anticipato lunedì (e io, da lei autorizzato, avevo reso noto) ha fatto oggi annunciando la data delle Elezioni regionali. D'accordo con la Presidente Stasi avevamo convenuto di annunciare contestualmente lei la data delle elezioni e io il ritiro della Lista Diritti Civili. Mi aveva detto che questo sarebbe avvenuto tra martedì e mercoledì. È così è stato. Lunedì 15 adesso lei emetterà il decreto per l'indizione delle Elezioni e io contestualmente depositerò ufficialmente, all'Ufficio preposto, la richiesta del ritiro della Lista Diritti Civili. È questo il "Patto d'onore per la Calabria" (che prevede anche un consistente aiuto ai poveri) che abbiamo stilato lunedì. L'ho fatto nell'interesse esclusivo della Calabria.

Eviterò in questo modo che la Regione spenda due milioni di euro (i costi previsti per le primarie che mi sono stati lunedì documentati dai responsabili dell'Ufficio preposto presenti all'incontro). Una parte di questa somma sarà anzi devoluta per aiutare persone povere e bisognose.

Aspetto adesso che una prima parte di questa somma come ho già chiesto vada ai quattro sfortunati fratellini di Monasterace rimasti orfani della loro mamma, Mary Cirillo, barbaramente uccisa dal marito. Sono orgoglioso di quello che ho fatto. La Calabria finalmente potrà ritornare a votare per eleggere Il Governatore e il nuovo Consiglio regionale e tanta povera gente, grazie al ritiro della Lista Diritti Civili, potrà esser aiutata". (AGI)

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Appello-denuncia: “Vogliono mandare anziano

cosentino, gravemente malato, da Cosenza a

San Giovanni in Fiore per fare la dialisi tre volte

la settimana”! I familiari di quest’uomo hanno

scritto e chiesto aiuto a Diritti Civili e minacciano

“azioni clamorose”!

 

Cosenza

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco corbelli, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute della Calabria, approvata, all’unanimità,dal Consiglio regionale , il 30 giugno 2008, denuncia il dramma di una anziana persona di Cosenza, A. G. , da poco dializzata, plurinfartuato e affetto da altre gravi patologie, che dopo le dimissioni da Cosenza dovrebbe fare la dialisi a San Giovanni in Fiore. I familiari di quest’uomo hanno scritto a Corbelli, chiedendo il suo aiuto e minacciando, nel caso il loro appello non venisse accolto dalle autorità sanitarie preposte, “azioni clamorose per attirare l’attenzione su questo caso umano”. “I familiari di questo dializzato chiedono di poter ottenere un posto-dializzato a Cosenza, Rogliano o Montalto. Le gravi condizioni di salute di quest’uomo non consentono infatti che possa tre volte la settimana sopportare i viaggi a San Giovanni in Fiore, soprattutto adesso che arriverà l’inverno. Come si può pensare di mandare addirittura tra un po' anche d'inverno una persona anziana dializzata e malata da Cosenza nel cuore della Sila, per fare la dialisi? Bisogna per questo assolutamente evitare che questa persona dializzata venga mandata, per fare la dialisi, tre volte la settimana, da Cosenza a San Giovanni in Fiore, afferma Corbelli. Obbligarlo ad andare da Cosenza nel centro della Sila, in pieno inverno, tre volte la settimana, significa difatti negare il diritto alla salute di quest’uomo gravemente malato, significa mettere seriamente a rischio la sua vita! Per questo chiedo a chi di competenza di intervenire subito, di scongiurare questo rischio, di evitare che si consumi una ingiustizia e una nuova tragedia. L’auspicio è che prevalga il buon senso, il rispetto dei diritti della persona dializzata e malata e che si consenta a questo uomo di poter fare la dialisi in uno dei centri dell’area urbana. Mi auguro che, così come è avvenuto di recente in occasione del preannunciato trasferimento dei dializzati dall’ospedale Mariano Santo all’Annunziata con turni di notte, che siamo per fortuna riusciti a scongiurare, anche in questo caso, gli appelli di Diritti Civili trovino la giuste, doverose risposte, nel rispetto dei diritti delle persone dializzate e malate. Una cosa è certa: non permetteremo che quest’uomo dializzato e gravemente malato venga mandato da Cosenza a San Giovanni in Fiore per fare la dialisi tre volte la settimana. Diritti Civili sosterrà la giusta, sacrosanta protesta dei loro familiari. Per aiutare e far rispettare i diritti di questa persona dializzata”.

15 settembre 2014


 DAL SITO DELLA GAZZETTA DEL SUD
 COSENZA

Anziano dializzato 
battaglia vinta

16/09/2014

Il pensionato sarebbe dovuto andare, dopo le dimissioni dall'Annunziata, a fare dialisi 3 volte a settimana a San Giovanni in Fiore. Improponibile nelle sue condizioni. L'intervento del Movimento Diritti Civili, scongiura il pericolo.

 

 

 

 

Le follie in sanità o meglio, la poca tutela della salute dei cittadini vuoi per difficoltà oggettive, vuoi per inefficienze e superficialità. Emblematica la vicenda di un ’anziano dializzato del cosentino, A.G. plurinfartuato e affetto da altre gravi patologie, che a partire da domani, dopo le dimissioni dall’ospedale di Cosenza, avrebbe dovuto fare la dialisi a San Giovanni in Fiore, centro silano difficile da raggiungere soprattutto d’inverno. Sarebbe stato un colpo ‘mortale’ per un paziente già fortemente provato dalla dialisi. Aveva chiesto inutilmente di poter fare la dialisi a Cosenza oppure a Rogliano o ancora a Montalto, ma a San Giovanni in Fiore per lui sarebbe stato un disagio insopportabile.  Per fortuna il pericolo è stato scongiurato grazie all’intervento del leader di Diritti Civili, Franco Corbelli, che investito del caso, si è prontamente mobilitato contattando i responsabili  del Centro Dialisi di Cosenza. Il dott. Musacchio ha accolto la sollecitazione di Corbelli e ha evitato il trasferimento del dializzato a San Giovanni in Fiore. “Un’altra importante battaglia civile è stata vinta, ha commentato Corbelli, un’altra pagina di giustizia è stata scritta”.

 

 

 27 AGOSTO LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA

DIRITTI CIVILI. PERCHE' CI SIAMO CANDIDATI

ALLE PRIMARIE ISTITUZIONALI IN CALABRIA 

 

Regionali, Corbelli parte dal "Paradiso dei Poveri"

Calabria, ANSA, Domenica 31 Agosto 2014

 

Il leader del Movimento Diritti , Franco Corbelli, candidato insieme ad Elio Belcastro e Antonietta Perri nella Lista Diritti Civili, inizierà domani la sua campagna elettorale per le Primarie istituzionali con una visita a 'Il Paradiso dei Poveri', la nuova struttura di accoglienza di Padre Fedele Bisceglia. "Le mie Primarie - afferma Corbelli - iniziano così, anzi continuano in questo modo come faccio ininterrottamente da oltre 20 anni. Al servizio dei più deboli, degli emarginati, degli ultimi e anche dei tanti ex personaggi potenti caduti in disgrazia e arrestati. Giovanni Valentino mi ha telefonato e mi ha chiesto di aiutarlo. Sono in un momento di difficoltà, manca anche il latte. Non hanno i fondi per poterlo acquistare. Nessuna istituzione li sta aiutando. Ho detto a Valentino e a padre Fedele, che ho sentito oggi al telefono, che domani pomeriggio andrò a trovarli e porterò io una consistente quantità di latte e altri alimenti che mancano per darli ai tanti poveri ospiti di questa struttura". "E' questo - ha aggiunto - il mio modo di fare e di concepire la politica, è questo l'utilizzo che faccio dei soldi (non pubblici, ma miei personali), sono contento di utilizzarli per queste cause umanitarie, per aiutare tanta povera gente, così come ho sempre fatto per oltre 20 anni, anche quando ero consigliere provinciale, come è noto la mia indennità è stata devoluta per tantissime iniziative di solidarietà e campagne umanitarie, nazionali e internazionali".

 

Dal sito della Gazzetta del Sud

Primarie per legge 
Corbelli parte da poveri

02/09/2014

Il leader di Diritti civili, unico candidato alle primarie per legge, ha iniziato la campagna elettorale dal Paradiso dei Poveri a Cosenza di Padre Fedele. Bisogna ripartire dalla solidarietà e dall'attenzione agli ultimi.

Primarie per legge
Corbelli parte da poveri

Mentre la campagna elettorale  per le regionali  stenta a partire, non ha ancora una data certa per il voto e vede le due coalizioni maggiori, centrosinistra e centrodestra  aggrovigliate su accordi e candidature, Franco Corbelli, leader di Diritti Civili, candidato alla presidenza con le primarie per legge, l’unico ad aver colto l’opportunità, ha iniziato il suo viaggio elettorale da Cosenza. Un luogo simbolo: il Paradiso dei Poveri di Padre Fedele a cui ha portato una cospicua scorta di generi alimentari acquistati in un supermercato per dare sollievo ai tanti disagiati che quotidianamente arrivano qui per poter avere qualcosa da mangiare. Una scelta non casuale. E’ questa la Calabria che Corbelli vorrebbe: quella della solidarietà, dell’attenzione agli ultimi, ai poveri, in allarmante aumento. D’altronde le battaglie civili sono il suo pane quotidiano da 20 anni. Corbelli ha deciso di giocare la partita,  nonostante gli inviti e i moniti, vedi quello di Gianluca Callipo, uno dei candidati del PD alle primarie autogestite del centrosinistra che ha parlato di spreco di risorse pubbliche, due  milioni di euro che tra l’altro la regione non avrebbe come ha twettato la Stasi,  e di  manovra per aiutare Mario Oliverio, suo diretto competitor.  Il leader di diritti civili replica con determinazione. Nessuno spreco. Le primarie per legge costeranno al massimo 3-400 mila euro. Un costo ragionevole e utile alla democrazia. 

 IL GARANTISTA, 8 settembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il QUOTIDIANO, 8 settembre 2014

 

GAZZETTA DEL SUD, 8 settembre 2014

 

  

Notizia Ansa ripresa dal sito Cosenza.weboggi.it

Regionali, Corbelli incalza sulle primarie:

Non mi inchino ai poteri forti

Calabria Sabato 06 Settembre 2014

Alessandro Manfredi

"Per la prima volta offro ai calabresi la possibilità di scegliere il candidato alla presidenza della Regione. Non mi inchino davanti a quei poteri forti e trasversali che nelle ultime ore stanno utilizzando ogni mezzo per impedire le Primarie istituzionali". Lo afferma, in un comunicato, Franco Corbelli, leader del movimento Diritti civili e candidato alle primarie istituzionali per la Presidenza della Regione. "La mia candidatura - sostiene Corbelli - ha una doppia valenza politica: primo dare voce ai calabresi e poi, cosa molto più importante, impedire scelte a tavolino trasversali. In questi giorni sono al lavoro i mestatori della politica che stanno dando uno spettacolo indegno, contro ogni etica politica e morale, basta guardare cosa sta venendo fuori per il rinnovo dei Consigli provinciali. Liste civiche che nascondono il peggio della politica, destra e sinistra in un'ammucchiata senza ritegno. Uno spettacolo che i calabresi non meritano. Alla presidente Stasi lunedì chiederò di esercitare le sue prerogative nell'interesse esclusivo della Calabria, favorendo la partecipazione democratica per la scelta dei candidati alla Presidenza della Regione, nel rispetto della legge". "C'è chi non vuole - sostiene ancora Corbelli - che i calabresi scelgano il candidato presidente alla Regione. Si preferisce una stanza chiusa, ovattata dove a sedersi sono i soliti noti, quelli per intenderci abituati a dare le carte e costruirsi la carriera sulla pelle dei cittadini. Con la mia candidatura e con le Primarie istituzionali questo teatrino finirà. A chi mi accusa di parteggiare per Oliverio rispondo che io parteggio per la legalità, i diritti e la democrazia. Del resto le Primarie istituzionali non le ha volute Franco Corbelli, le hanno volute tutte le forze politiche. Per due volte sono state aperte le procedure, su indicazioni del gruppo regionale del Pd, e per due volte, in zona Cesarini, le hanno fatte saltare. Mi chiedo perche? Forse qualcuno ha paura che a vincerle sia Oliverio?". "A me - conclude il leader di Diritti civili - tutto questo non importa. A me interessa che i calabresi scelgano e io offro questa possibilità. Ogni altro retro pensiero lo rispedisco al mittente". (ANSA)

 

 

DAL SITO DELLA GAZZETTA DEL SUD

REGIONALI

Corbelli a Stasi  

elezioni a rischio

05/09/2014

Il leader di Diritti Civili, unico candidato alle primarie per legge per le regionali, plaude alla

sentenza del TAR ma chiede alla Stasi di non indire le elezioni prima del loro incontro.

Il leader del Movimento Diritti , Franco Corbelli,  (candidato insieme all'ex sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro e alla giovane laureata calabrese, Antonietta Perri, nella Lista Diritti Civili, per le Primarie istituzionali per la scelta del candidato presidente della Regione, fissate per il 21 settembre) plaude alla “esemplare sentenza del Tar della Calabria che ancora una volta dimostra tutta la sua correttezza e assoluto rispetto della legge”, ma chiede alla Presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, di “non indire le Elezioni regionali prima del nostro incontro previsto per lunedì alle 12 a Palazzo Alemanni, per evitare che per una grave inadempienza legislativa le stesse Elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale vengano sospese o invalidate”. 

 

 

Il Tar Calabria ordina alla Stasi: indire elezioni entro 10 giorni

Accolto il ricorso di alcune associazioni. Il Tar ha nominato anche commissario ad acta il prefetto di Catanzaro

che dovrà indire le elezioni nel caso, trascorsi i dieci giorni, la Regione continui ad essere inadempiente.

ANSA, AGI, ADNKRONOS - 4 settembre.

Il Tar della Calabria ha accolto il ricorso presentato da alcune associazioni ed ha ordinato alla presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, di adottare il provvedimento di indizione delle consultazioni elettorali regionali entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza. I giudici hanno deciso anche che la Regione dovrà fissare la data di svolgimento delle elezioni entro il più breve termine tecnicamente compatibile con gli adempimenti previsti dalla normativa in materia di operazioni elettorali.
 Il Tribunale amministrativo regionale ha nominato fin d'ora commissario ad acta il prefetto di Catanzaro, Raffaele  Cannizzaro, affinchè, in caso di mancata adozione del decreto di indizione entro il predetto termine di dieci giorni, adempia "in luogo del vice presidente della giunta regionale entro i successivi cinque giorni".
Il ricorso al Tar è stato presentato dalle associazioni Cittadinanzattiva, il Pungolo di Catanzaro, il Comitato art.48 e il comitato 'Non solo Catanzaro', rappresentate dall'avvocato Francesco Pitaro, e dal Movimento difesa del cittadino, rappresentato dall'avvocato Gianluigi Pellegrino. Nel procedimento amministrativo si sono costituite anche la Regione e l'avvocatura dello Stato.

 

 

Regionali: Magorno-Corbelli, "fissare subito data elezioni"

04 SET 2014


(AGI) - Rende (Cosenza), 4 set. - Al termine dell'incontro tenutosi questa mattina a Rende il segretario regionale del Partito Democratico, Ernesto Magorno ed il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, hanno espresso in pieno accordo la volonta' di chiedere congiuntamente, alla presidente f.f. della Giunta regionale Antonella Stasi, di fissare immediatamente la data delle elezioni regionali. Lo rende noto lo stesso segretario del Pd Calabria che sottolinea: "Si tratta di un fatto di particolare valore politico che vede su questo punto, con chiarezze e determinazione, sulla stessa posizione il Pd ed il Movimento guidato da Corbelli, pur nelle reciproche differenze. La richiesta di stabilire immediatamente la data delle elezioni, sara' pertanto rappresentata da Franco Corbelli nell'incontro che avra' nei prossimi giorni con la Presidente Stasi. Quello di dare nei tempi piu' brevi possibili un governo certo e legittimato alla Calabria, e' l'obiettivo alla quale i democratici guardano come assoluta ed indifferibile priorita'".
  (AGI

 

Il senatore Gentile: “Corbelli non ha colpe, ma

si ritiri per il bene della Calabria : destineremo

cifra primarie per sostegno a povertà”

3 settembre 2014 ANSA, AGI, ADNKRONOS

 Gentile sottosegretario ai Trasporti, dopo il caso del giornale non stampato

“Franco Corbelli non ha alcuna colpa, ha utilizzato una legge regionale sbagliata voluta da una parte del Pd che poi non ha presentato alcuna candidatura. E’ un suo diritto partecipare alle primarie, ma io gli chiedo di rinunciarvi per far risparmiare alla regione centinaia di migliaia di euro e per far si che si voti il 26 ottobre.
Lo afferma il sen Antonio Gentile, coordinatore regionale del Ncd calabrese.
Chi se la prende con Corbelli sbaglia- prosegue Gentile- perché bisognava cancellare quella legge incostituzionale del 2009 che obbliga tutti i cittadini a sostenere spese pubbliche per scelte private.
Il Pd ha dapprima preteso le primarie istituzionali, poi non si è presentato e quindi c’è stato un movimento, Diritti Civili , che ha semplicemente partecipato a un bando .
Fare le primarie istituzionali in queste condizioni, però- prosegue Gentile- significherebbe rendere impossibile la data del voto il 26 ottobre e noi abbiamo bisogno di votare subito e di fare l’election day con Reggio Calabria .
A Corbelli che è impegnato in meritorie battaglie in difesa del garantismo e del sostegno ai poveri chiedo di far risparmiare questa cifra alla Regione PROMETTENDOGLI che sarà mia cura chiedere a chi oggi esercita le funzioni di Presidente e all’assessore al bilancio di destinare la cifra risparmiata per il sostegno alla povertà e ai bambini abbandonati , argomenti sui quali egli ha sempre espresso grande sensibilità.
Soprattutto, se egli si ritirerà subito dalle consultazioni istituzionali- conclude Gentile- potremo andare al voto il 26 ottobre e chiudere questo balletto di date e di numeri al lotto che noi, come partito, abbiamo sempre respinto .
La Calabria ha bisogno urgentemente di un governo legittimato dagli elettori e spero che questo mio appello , con il conseguente impegno della destinazione dei fondi risparmiati al sostegno alle povertà, possa colpire nel segno”.

 

 

Corbelli: Gentile partecipi all'incontro con la Stasi

 Il leader del Movimento diritti civili risponde al senatore Ncd

Mercoledì 3 settembre – ANSA, AGI, ADNKRONOS

CATANZARO Franco Corbelli, candidato insieme a Elio Belcastro e Antonietta Perri, nella Lista Diritti Civili, per le primarie istituzionali per la scelta del candidato presidente della Regione, in una nota, risponde all'appello del senatore Antonio Gentile. Corbelli ringrazia Gentile per «le manifestazioni di stima e chiede alla presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, di invitare per l'incontro di lunedì prossimo a Catanzaro anche lo stesso senatore Gentile».
«Apprezzo - afferma Corbelli - quello che ha detto il senatore Gentile, lo ringrazio per le parole di stima che ha espresso per la mia persona e il mio impegno civile, di giustizia e umanitario. Gradirei che all'incontro di lunedì prossimo a Palazzo Alemanni a Catanzaro che avrò con la presidente Stasi, per parlare delle Primarie istituzionali e della data delle elezioni regionali, partecipasse anche il senatore Gentile»

 

 

Comunicato stampa Lista Diritti Civili

Lunedì alle 12 a Palazzo Alemanni l’atteso incontro Stasi-Corbelli

“Si deciderà il futuro della Regione”.

Giovedì il nuovo incontro con il segretario regionale del Pd, Magorno

 

Catanzaro

Lunedì 8 settembre alle ore 12 a Catanzaro, a Palazzo Alemanni, ci sarà l’atteso incontro tra la Presidente della Regione, f.f., Antonella Stasi, e il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, candidato(insieme all’ex sottosegretario all’Ambiente, Elio Belcastro, e alla giovane laureata calabrese, Antonietta Perri) della Lista Diritti Civili alle Primarie istituzionali in programma il 21 settembre per la scelta del candidato Presidente della Regione Calabria. Dopo la richiesta di Corbelli dei giorni scorsi(che aveva chiesto un incontro) è arrivata oggi la risposta della Stasi. E’ stato il capoufficio stampa della Giunta regionale, Oldani Mesoraca, ad informare Corbelli. L’incontro è fissato per lunedì prossimo alle ore 12 a Palazzo Alemanni. “Ringrazio la Presidente Stasi per aver accolto la mia richiesta. E’ un incontro molto importante perché si decide il futuro della nostra Regione. Serenamente affronteremo tutte le diverse problematiche e lo faremo con spirito costruttivo e sicuramente nell’interesse della Calabria. Data delle elezioni regionali e reperimento fondi per le Primarie istituzionali, in programma il 21 settembre. Saranno certamente questi i punti più importanti che affronteremo”, ha dichiarato Corbelli. Il leader di Diritti Civili intanto giovedì prossimo, 4 settembre, avrà un nuovo incontro con il segretario regionale del Pd, on. Ernesto Magorno. Il segretario Magorno ha telefonato e chiesto questo nuovo incontro a Corbelli.

2 settembre 2014    

 

Regionali: Corbelli, voto anticipato solo grazie a primarie

 2 SETTEMBRE 2014, AGI CALABRIA POLITICA

 

 leader del Movimento Diritti Civili , Franco Corbelli, in un comunicato, denuncia quello che definisce "un fatto importante, ovvero come solo grazie alla celebrazione, il 21 settembre, delle primarie istituzionali, la presidente f.f. della Regione, Antonella Stasi, sarà costretta a indire le elezioni regionali, nei termini previsti, scegliendo tra le due date, obbligatorie per legge, il 26 ottobre (con il possibile abbinamento alle elezioni comunali di Reggio) o il 2 novembre". Corbelli per questo parla "di una grande vittoria, della straordinaria importanza delle Primarie istituzionali che di fatto serviranno per mandare finalmente a casa un Consiglio regionale defunto che altrimenti, al di la degli annunci, è pronto a resistere ancora per altri cinque-sei mesi sino alla prossima primavera, inventandosi altri giochetti. Con le Primarie istituzionali, infatti, la data delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale è determinata e obbligatoria. Senza la celebrazione delle Primarie infatti non c'è nessuno obbligo di legge che si debba andare a votare subito o nei prossimi mesi".

Questa è la verita' che nascondono - dice ancora Corbelli - e che i calabresi devono conoscere. Questo è il motivo delle forti pressioni e dei continui appelli che mi continuano a rivolgere dal centrosinistra e dal centrodestra per farmi desistere e per farmi ritirare la lista, con il falso pretesto dei costi delle Primarie, che sono arrivati strumentalmente a gonfiare e a portare da 300 mila euro all'assurda e stratosferica cifra di due milioni. Ad iniziare dalla presidente Stasi, che ha parlato di due milioni di euro (accorgendosi adesso che non ci sarebbero questi soldi per le primarie: le suggerisco di prenderli dai ricchi fondi dei gruppi consiliari che illegittimamente, essendo il consiglio scaduto da tempo, continuano ancora a incassare i lauti finanziamenti) e non ha ancora risposto alla mia richiesta e continua invece a rivolgermi appelli sulla stampa e a chiedere al Pd di convincermi a ritirare la Lista. Con le Primarie istituzionali manderemo subito a casa, sei mesi prima della scadenza naturale della legislatura, la Giunta e i 50 consiglieri regionali facendo in questo modo risparmiare alla Regione, e quindi ai cittadini, oltre 10 milioni di euro. Altro che spreco di denaro pubblico per le Primarie istituzionali. La prova inconfutabile che con la celebrazione delle Primarie, il 21 settembre, il Consiglio e la Giunta regionali vanno a casa, e che si dovra' votare, per le elezioni regionali, domenica 26 ottobre o domenica 2 novembre - onclude il leader di Diritti Civili - è nella legge regionale n.25 del 2009, che all'articolo 5 comma 1 recita testualmente "le elezioni primarie sono indette con decreto del Presidente della Giunta regionale per una data non successiva alla seconda domenica antecedente l'inizio del termine stabilito dall'articolo 9, comma 1, della legge 17 febbraio 1968, n. 108, per la presentazione delle liste e delle candidature (che è di trenta giorni)". (AGI)

 

  

Comunicato stampa Lista Diritti Civili

Corbelli ha aperto la campagna elettorale della Lista Diritti Civili per le

Primarie in mezzo ai poveri di Padre Fedele. “Per difendere questa

Calabria della solidarietà e dei diritti mi sono candidato e non farò mai

alcun passo indietro. La risposta a chi parla falsamente e

strumentalmente di spreco di soldi pubblici”.

 

Cosenza

E’ iniziata oggi ufficialmente la campagna elettorale della Lista Diritti Civili per le Primarie istituzionali in programma in Calabria il 21 settembre. Il leader del Movimento Diritti , Franco Corbelli,  (candidato insieme all'ex sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro e alla giovane laureata cosentina, Antonietta Perri, nella Lista Diritti Civili, per le Primarie istituzionali per la scelta del candidato presidente della Regione) ha voluto iniziare la sua campagna per le Primarie istituzionali andando questo pomeriggio a far visita alla struttura di accoglienza di Padre Fedele Bisceglia, Il Paradiso dei Poveri, in via Montagna Romualdo a Cosenza, e, rispondendo ad un appello del custode di questa struttura, Giovanni Valentino, ha portato un consistente quantitativo di latte, di pasta e altri alimenti, che per mancanza assoluta di fondi, non si è in grado di acquistare. Corbelli era atteso da Padre Fedele, dal custode della struttura Giovanni Valentino e da numerosi poveri. Con il furgoncino del Paradiso dei Poveri Corbelli, Padre Fedele e Valentino si sono recati in un vicino supermercato. Corbelli ha acquistato alcuni quintali di latte, un quintale di pasta e altri alimenti che hanno caricato sul furgoncino e hanno subito dopo davanti al Paradiso dei poveri consegnato insieme a Padre Fedele e Valentino ai poveri, tra cui anche alcuni bambini. “Sono soddisfatto, contento  e commosso di aver anche oggi potuto aiutare tante persone povere e sfortunate, che avevano chiesto il mio aiuto. Ho fatto quello che faccio ininterrottamente da oltre 20 anni. Mi auguro adesso che tutte le istituzioni preposte intervengano per dare un sostegno a questa importante struttura di Padre Fedele che ogni giorno dà duna busta con generi alimentari a decine di poveri, tra cui tanti immigrati e diversi bambini. E’ questa la Calabria solidale che vorrei e che sogno, per la quale combatto da una vita e per la quale mi sono candidato alle Primarie: la Calabria della solidarietà, dell’accoglienza, dei diritti. A chi ingiustamente e strumentalmente mi accusa di sprecare i soldi pubblici con le Primarie, sparando volutamente cifre astronomiche e assurde(le primarie costeranno non più di 3-400 mila euro altro che due milioni di euro! Saranno comunque soldi spesi bene. Perché la democrazia e il futuro di questa regione non hanno prezzo!). La mia è una lotta che andrà avanti nell’interesse della Calabria, dei giovani, dei disoccupati, di tutte le categorie sociali, quelle più fortunate e soprattutto quelle più svantaggiate. Sarà la Calabria della solidarietà e dei diritti, la Calabria della rinascita e dell’orgoglio, la Calabria della giustizia sociale, di chi crede e guarda alla politica con spirito di servizio e sincera, disinteressata passione civile e non invece come strumento di potere e di arricchimento personale. Per queste ragioni, per difendere questa “mia Calabria” che andrò avanti nelle Primarie istituzionali e non farò per nessuna cosa al mondo un passo indietro”.

1 settembre 2014

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Primarie istituzionali. Presentata la Lista di Diritti Civili.

Corbelli: “Un giorno importante per la democrazia e la

Calabria”. 3347 le firme presentate. Grazie a tutti coloro

che hanno sottoscritto la nostra Lista

 

Catanzaro

Oggi, alle 12.55, è stata presentata, negli uffici preposti della Regione Calabria, la lista di Diritti Civili per le Primarie istituzionali per la scelta del candidato presidente della Regione. I candidati sono Franco Corbelli, leader del Movimento, l'ex sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro e la giovane laureata cosentina, Antonietta Perri. Corbelli, subito dopo aver presentato la Lista, ha ringraziato "i 3347 cittadini calabresi, elettori ed elettrici, che hanno sottoscritto la lista Diritti Civili a sostegno della democrazia, della legalità e del rispetto delle regole". Corbelli l'ha definita "una giornata molto bella e assai importante per la democrazia e per la Calabria, visto che si consente ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato presidente della Regione. Dopo aver, in 20 anni, combattuto e vinto innumerevoli battaglie civili, di giustizia e di solidarietà, abbiamo oggi condotto e portato a compimento un’altra battaglia particolarmente difficile e molto importante, afferma Corbelli. Nonostante il periodo estivo siamo riusciti grazie alla straordinaria mobilitazione di tanti amici, simpatizzanti e sostenitori di Diritti Civili di raccogliere 3347 firme. A partire da oggi in Calabria si volta pagina. E’ l’inizio di una piccola, grande rivoluzione che non è solo politica, ma è culturale, civile, sociale.  A questo punto le primarie indette dalla Regione si dovranno tenere necessariamente, nel rispetto della legge, il prossimo 21 settembre e di conseguenza salta la data del 12 ottobre che era stata indicata dalla presidente  della Regione f.f. Antonella Stasi. Abbiamo, nei giorni scorsi, già chiesto alle autorità preposte che le elezioni regionali si svolgano il 9 o il 16 novembre. Mi auguro che adesso, dopo la presentazione oggi della Lista Diritti Civili, anche gli altri partiti e le due coalizioni partecipino alle Primarie con i loro candidati per consentire ai calabresi di scegliere  democraticamente il loro candidato presidente. Con le Primarie viene impedito ai capi dei partiti di nominare e imporre il candidato presidente, come invece si sta cercando di fare. Grazie alla coraggiosa battaglia di Diritti Civili saranno adesso i calabresi che sceglieranno il candidato che vogliono come nuovo Governatore della Regione”.

27 agosto 2014

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Primarie istituzionali. Corbelli conferma al segretario regionale del Pd,

Ernesto Magorno, che Diritti Civili non farà alcun passo indietro e

spiega le ragioni. Il leader di Diritti Civili chiede alla Presidente della

Regione, Stasi, di abbinare le Elezioni di Reggio con le Regionali,

il 26 ottobre.

 

  

“Diritti Civili non farà nessun passo indietro e non rinuncerà alle Primarie istituzionali”. Questo è quanto il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli,  (candidato insieme all'ex sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro e alla giovane laureata cosentina, Antonietta Perri, nella Lista Diritti Civili, per le Primarie istituzionali per la scelta del candidato presidente della Regione) ha ribadito al segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, nel corso di un incontro, richiesto dallo stesso Magorno, che si è svolto oggi in un albergo di Rende. Magorno a nome del partito nazionale ha chiesto a Corbelli di ritirare la Lista Diritti Civili alle Primarie per consentire che si possa così subito andare al voto(magari lo stesso giorno delle elezioni comunali di Reggio Calabria, il 26 ottobre) per il rinnovo del Consiglio regionale in Calabria. Corbelli, che ha auspicato che il Pd e il centrosinistra facciano subito le loro primarie, per scegliere il candidato presidente, si è impegnato a chiedere alla presidente della Regione, ff, Stasi, di abbinare le due elezioni, le comunali di Reggio Calabria e le Elezioni regionali. Dopo la risposta della Stasi, Magorno ha chiesto un nuovo incontro allo stesso Corbelli. Il leder di Diritti Civili ha spiegato le ragioni per cui Diritti Civili non può più rinunciare alle Primarie istituzionali, che, va ricordato, dopo la presentazione della Lista Diritti Civili sono di fatto ineludibili. Le Primarie istituzionali dovranno svolgersi il 21 settembre e si dovrà votare, per il rinnovo del Consiglio regionale, il 9 o il 16 novembre. Ma è ancora possibile fissare la data del 26 ottobre. Restano pochi giorni per farlo. Per questo Corbelli chiederà subito alla Stasi, nel rispetto della legge, di fissare questa data del 26 ottobre, per abbinare le due elezioni, comunali reggine e regionali. “Diritti Civili non ritirerà la sua Lista per le Primarie istituzionali per rispetto innanzitutto di tutti quei 3347 cittadini, elettori ed elettrici, che hanno sottoscritto la nostra Lista e poi per tutti quei calabresi che al di là delle appartenenze partitiche vogliono poter partecipare alle Primarie per scegliere il loro candidato presidente ed essere protagonisti di un nuovo percorso, all’insegna della legalità e del rispetto delle regole e dei diritti. Il 21 settembre sarà un giorno di festa, per la democrazia e per la Calabria, e di grande partecipazione popolare. Sarà per la prima volta un voto libero. Senza condizionamento, clientelismo, ricatti, promesse. I cittadini calabresi saranno per la prima volta liberi di poter esprimere con il voto non solo la loro protesta, ma la loro volontà di cambiamento e rinnovamento. Troveranno sulla scheda elettorale solo il simbolo Diritti Civili. Ma sarà un voto che andrà molto al di là del significato elettorale. Sarà una testimonianza importante, un messaggio preciso. Se 500 mila calabresi si recheranno alle urne il 21 settembre sarà una svolta storica, un evento epocale che condizionerà il futuro della nostra regione. Sarà l’inizio di una piccola, grande rivoluzione (non solo politica, ma culturale, civile, sociale) per liberare la Calabria dalla cappa di potere dei potentati che la opprime. E’ questa la nostra sfida, è questo il senso vero della nostra partecipazione alle Primarie Istituzionali. Non vogliamo danneggiare nessuno ma solo iniziare a scrivere una importante pagina di democrazia, di libertà, di rinascita e riscatto della nostra regione”.

 

30 agosto 2014

 

 

Regionali: Corbelli, nessuno cerchi di impedire le primarie.Nessun passo indietro di Diritti Civili

28 AGOSTO 2014,  AGI. CALABRIA POLITICA

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, candidato insieme all'ex sottosegretario all'Ambiente Elio Belcastro e alla giovane laureata cosentina, Antonietta Perri, nella Lista Diritti Civili, per le primarie istituzionali per la scelta del candidato presidente della Regione, in una nota, diffida chiunque tenta di impedire lo svolgimento delle Primarie preannunciando che "è pronto a denunciare, nelle sedi giudiziarie preposte, ogni atto illegittimo e contrario alla legge, posto in essere a tutti i livelli".

"I partiti e i soliti noti - dice Corbelli - rispettino la legge che ha votato il Consiglio regionale e non cerchino escamotage per impedire lo svolgimento delle primarie. E' assolutamente impossibile, dopo la presentazione della Lista Diritti Civili, annullare le primarie! Per non incorrere in una grave violazione della legge e quindi in un reato penale! Non ci sono più i tempi e i termini per approvare modifiche alla legge regionale che ha stabilito le Primarie. La documentazione prodotta da Diritti Civili è ineccepibile! Oggi l'Ufficio Elettorale Regionale per le Elezioni Primarie ci ha chiesto una integrazione alla documentazione prodotta ieri, esattamente copia autentica dell'atto costitutivo e dello Statuto del Gruppo Diritti Civili e una descrizione più dettagliata del documento di autodisciplina.

Informiamo che domani mattina, nei termini previsti, presenteremo tutti e tre i documenti richiesti. I partiti, anziché cercare di non far svolgere le primarie che loro stessi hanno voluto, con una legge regionale,abbiano il coraggio semmai di partecipare a questa competizione democratica con i loro candidati. Lascino scegliere ai calabresi il candidato presidente e non invece far nominare e imporre un candidato dai capi romani e dai loro luogotenenti calabresi". (AGI)

"Nessun passo indietro di Diritti Civili. Faremo le Primarie istituzionali il 21 settembre", lo ha ribadito Corbelli
 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

Dal sito della GAZZETTA DEL SUD

Riconoscimento a Corbelli per 20 anni di impegno

12/04/2014

La Provincia di Cosenza ha voluto sottolineare l'impegno ventennale di Corbelli nei diritti civili e i dieci a fianco dell'ente provincia quale Ambasciatore dei diritti civili.

Riconoscimento a Corbelli
per 20 anni di impegno

Venti anni di battaglie civili, dieci anni a fianco del presidente della provincia di Cosenza, Mario Oliverio,  quale ambasciatore dei diritti civili. E’ Franco Corbelli.  Un impegno sottolineato nel corso di una manifestazione nella Sala degli Specchi del Palazzo provinciale. Un traguardo importante che il presidente Oliverio, a nome della Provincia, ha voluto sottolineare consegnando a Corbelli una targa. Sono state ripercorse le tappe significative: dalle  campagne umanitarie internazionali della Provincia di Cosenza, ad esempio, come quella per le popolazioni del Sud Est Asiatico colpite dal violento maremoto del dicembre 2004 o,  l’anno successivo  per le popolazioni del Pakistan devastato dal terribile terremoto dell’ottobre del  2005 fino al  Capodanno solidale per i bimbi della Palestina e, più tardi, l’attenzione per i bambini di Chernobyl. Dall’iniziativa che la Provincia porta avanti da più anni per la realizzazione di pozzi per l’acqua potabile in Kenya alla mobilitazione per l’aiuto a singole persone in grave difficoltà. Tra gli altri,  il giovane senegalese Thiam, gravemente malato; i fratellini serbi Mirko e Branko, con gravissimi problemi alla vista,  dei quali si riuscì ad evitare l’espulsione dall’Italia;  Fazw, la bimba irachena  nata con una gravissima malformazione, al centro di una bellissima iniziativa del presidente Oliverio e Diritti Civili supportata dal Corriere della Sera,  affinché fosse  operata in Italia . Ed ancora l’aiuto per Marta, giovane di Fagnano, a cui la Provincia ha regalato un servoscala per poter uscire di casa.  L’impegno della Provincia è venuto ancora  per la sede dell’AVIS provinciale, per quella per il Banco Alimentare; nella campagna “Occhiobambino”, con un finanziamento dell’Ente che  permesso all’Unità di Oculistica dell’ospedale dell’Annunziata di dotarsi della  Ret Cam II, strumentazione tecnologica all'avanguardia per la diagnosi precoce delle malattie oculari dei bambini. E poi le vicende  di  Alexandrina Lacatus, giovane ragazza rumena segnata dal dramma della perdita dei suoi bambini morti nell’incendio della loro casa e per questo reclusa nel carcere di Castrovillari, poi scarcerata;  la storia di Kate, strappata a morte sicura per lapidazione. Infine, il ricordo del piccolo Cocò che ha passato una parte della sua breve esistenza, terminata tragicamente, in carcere con la madre e poi scarcerato grazie a Corbelli. Corbelli ha dedicato il riconoscimento a tutti i bimbi che ha incrociato e aiutato, in particolare al piccolo Cocò, e alla madre scomparsa due anni fa e sua principale sostenitrice. 

   

 

 

 

 

LA LETTERA DI CORBELLI, LA REPLICA DI GALLI DELLA LOGGIA

CORRIERE DELLA SERA, 29 luglio 2014

 

CORBELLI DOPO LA REPLICA DI GALLI DELLA LOGGIA

Corbelli, dopo la replica di Galli della Loggia, dichiara: “Visto che non lo ha fatto nessun politico, ho provato io a difendere la Calabria e la Sicilia. Non certamente le classi dirigenti ma i due popoli, calabrese e siciliano. Rispetto l’opinione di Galli della Loggia(anche se resto convinto di aver fatto delle giuste, oggettive osservazioni), ma credo che non possa l’incapacità di chi amministra queste due regioni cancellare, offuscare e non far prevalere il lato positivo, fortemente solidale e profondamente umano delle popolazioni della Calabria e della Sicilia, che non a caso ho proposto per il Premio Nobel per la Pace 2014 per la generosa, straordinaria e ininterrotta accoglienza ai migranti del mondo che sbarcano continuamente sulle coste siciliane e calabresi. Iniziativa, il Premio Nobel al popolo calabrese e siciliano, che chiedo al dottor Galli della Loggia e al Corriere della Sera di sostenere, così come stanno facendo diversi media regionali e nazionali"

 

LUNEDI' 18 agosto LA NOTIZIA DELLA CANDIDATURA DI CORBELLI ALLE PRIMARIE

E' STATA DATA CON AMPIO RISALTO DAI TRE QUOTIDIANI CALABRESI

LA GAZZETTA DEL SUD, IL QUOTIDIANO E IL GARANTISTA

(che ringraziamo e che invitiamo, come sempre, ad acquistare)

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Primarie istituzionali. Corbelli : “Abbiamo superato le tremila firme.

Oggi presenteremo la Lista di Diritti Civili con firme e candidature”.

 

Catanzaro

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, candidato, insieme all’ex sottosegretario Elio Belcastro e alla giovane laureata cosentina Antonietta Perri, nella Lista Diritti Civili alle Primarie istituzionali previste per il prossimo 21 settembre per la scelta del candidato Presidente della Regione, informa che sono state superate le tremila firme necessarie per la presentazione della Lista. Oggi(mercoledì) la Lista Diritti Civili sarà presentata ufficialmente  a Catanzaro negli uffici preposti della Regione. “Voglio ringraziare quanti, volontari, amici, simpatizzanti, hanno partecipato, nonostante il periodo estivo, a questa straordinaria mobilitazione del Movimento Diritti Civili , una battaglia la nostra che va ben al di là della mera competizione politica e  rappresenta la difesa della legalità, il rispetto delle regole e dei diritti dei cittadini, la possibilità e il diritto degli elettori di scegliere il proprio candidato presidente di Regione. Come avevamo annunciato ieri abbiamo oggi superato le tremila firme e domani li presenteremo ufficialmente, afferma Corbelli. Questo a dimostrazione della nostra serietà, del nostro impegno e della nostra sincera e disinteressata passione civile e politica che ci porta oggi a fare una battaglia che sarà pure di testimonianza (del resto siamo da sempre abituati a combattere da soli le battaglie, civili, di giustizia e di solidarietà, più difficili e impossibili) ma che acquista un significato ed un valore straordinari dopo i ripetuti tentativi palesi e ingannevoli di chi vorrebbe impedire lo svolgimento delle primarie e rimandare sine die le elezioni regionali, per imporre in questo modo scelte romane che nulla hanno a che fare  e a che vedere con le aspettative e i problemi drammatici del popolo calabrese”. Corbelli intanto ha ufficialmente chiesto con una lettera indirizzata al Presidente della Giunta Regionale f.f., al Prefetto della Città Capoluogo, al Presidente della Corte d’Appello di Catanzaro e al Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, di voler indire le Elezioni Regionali per il prossimo 9 o 16 novembre. La missiva è stata  recapitata per e-mail.

27 agosto 2014

 

 

NOTIZIA ANSA, AGI, CORRIERE DELLA CALABRIA, ZOOM SUD, REGGIO TV, NUOVA COSENZA - 17-18 agosto 2014

Corbelli: mi candido alle primarie

Il leader del movimento Diritti Civili:avevo preannunciato che se il Pd, o meglio il suo segretario regionale, avesse impedito la candidatura di Mario Oliverio sarei sceso in campo personalmente

 

 

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  • CATANZARO "La lista Diritti civili parteciperà alle primarie istituzionali con la candidatura di Franco Corbelli". Lo rende noto il movimento Diritti civili. "Nei mesi scorsi - afferma il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli - avevo preannunciato che se il Pd, o meglio il suo segretario regionale, avesse impedito la candidatura alle primarie del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, sarei sceso in campo personalmente. E oggi mantenendo fede all'impegno assunto e coerentemente con la sua lunga storia annuncio che di fronte al palese tentativo di far saltare le primarie, con la scusa della data ravvicinata del voto (per il rinnovo del consiglio regionale al 12 ottobre), che altro non è, come è stato evidenziato da autorevoli commentatori, che il subdolo tentativo di allungare i tempi per evitare le elezioni in autunno e per impedire in questo modo la legittima, naturale e da più parti auspicata candidatura di Oliverio, per delegare la scelta del candidato governatore calabrese alla segreteria romana del Pd sottraendola di fatto al popolo calabrese, faccio quello che avevo preannunciato". "Mi candido, nella lista Diritti civili, alla presidenza della Regione Calabria, così come ho fatto - prosegue Corbelli - alle regionali del 2000, e quattro anni dopo (nel 2004), alla Provincia di Cosenza, sempre come candidato presidente (e in quest'ultimo caso grazie agli oltre 13 mila voti ottenuti, eletto anche consigliere provinciale). Intendo avvalermi dell'istituto delle primarie, per questo presenterò nei termini di legge, entro il prossimo 29 agosto, le firme necessarie (tra 3 e 4mila) per poter presentare la lista Diritti civili. Già a partire da martedì inizierò la raccolta di queste firme. In settimana terrò una conferenza stampa per presentare ufficialmente la mia candidatura, il mio programma, le problematiche e le emergenze più urgenti da affrontare in Calabria".
 

Regionali, Primarie Diritti Civili. Tre i candidati

ANSA. Calabria, Giovedì 21 Agosto 2014

 

Saranno Franco Corbelli, l'ex sottosegretario Elio Belcastro ed Antonietta Perri, giovane laureata in Scienze del Servizio Sociale, i tre candidati alle primarie per la lista del Movimento Diritti Civili. Lo ha reso noto il Movimento. "Abbiamo deciso - è scritto in una nota - di aprire la nostra Lista per le Primarie anche ad un esponente della politica e della società civile calabrese, che in questi anni è stato in diverse importanti, occasioni al fianco del Movimento Diritti Civili per alcune, grandi battaglie civili, di giustizia e per importanti, significative iniziative di solidarietà. Per questo abbiamo accolto con soddisfazione la disponibilità di Elio Belcastro, un politico e professionista attento e sensibile alle problematiche civili e di giustizia. Le primarie vedranno dunque nella lista Diritti Civili il nostro leader storico Corbelli, l'ex sottosegretario Belcastro e una candidatura femminile, Antonietta Perri, giovane laureata in Scienze del Servizio Sociale e coordinatrice del gruppo giovanile del Movimento Diritti Civili. Sarà una sfida e una competizione all'insegna non solo dell'amicizia, della lealtà ma della perfetta armonia, della condivisione di quello che è l'obiettivo comune: la difesa della legalità, delle regole, il rispetto dei diritti civili. Auspichiamo anzi che a questa consultazione partecipino anche le due coalizioni del centrosinistra e del centrodestra con i loro rispettivi candidati". "Chiediamo alla presidente facente funzione della Regione, Antonella Stasi, che venga definitivamente fissata entro la prima metà di novembre la data per lo svolgimento delle elezioni regionali per dare alla Calabria il nuovo presidente e il nuovo Consiglio regionale". (ANSA)


 
 
 
 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Un nuovo importante riconoscimento “Il Premio Caposuvero” è stato assegnato

sabato 9 agosto, in Calabria, a Gizzeria Lido, a Corbelli per i 20 anni del Movimento

Diritti Civili. “Dedico il Premio al piccolo Cocò(che il 23 agosto avrebbe compiuto

4 anni) e ai tanti bambini che ho aiutato in questi 20 anni”

 

Catanzaro

Un nuovo importante riconoscimento è stato assegnato sabato sera, 9 agosto, in Calabria, nel corso di una manifestazione (condotta da Piera Dastoli e Massimo Mercuri) nello splendido scenario del lungomare di Gizzeria Lido, al leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. E’ il “Premio Caposuvero” promosso dalla Pro Loco di Gizzeria con il patrocinio della locale Amministrazione comunale. Corbelli viene premiato per la Sezione “diritti civili e giustizia sociale” per i 20 anni del Movimento Diritti Civili, da lui fondato nel lontano 1994 e da sempre presieduto. Il riconoscimento è stato assegnato per “le innumerevoli battaglie civili, di giustizia, le tantissime iniziative di solidarietà (molte quelle a favore di tanti bambini e molti poveri immigrati, che ha salvato in questi anni), le numerose campagne umanitarie nazionali e internazionali che sono state in questi 20 anni promosse e concretizzate, per gli eccezionali risultati ottenuti, con centinaia e centinaia di casi umani e di ingiustizia risolti, la sua ultima battaglia per realizzare in Calabria(in un suo terreno regalato alla Regione Calabria, un piccolo cimitero dei migranti, per dare una degna sepoltura e conservare un ricordo per quanti cercano di arrivare in Italia, fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle persecuzioni e dalle malattie, e perdono la vita nei tragici sbarchi) e una legge di grande civiltà e umanità fatta approvare, con le battaglie di Diritti Civili, dal Parlamento(nel 2006), quella che dovrebbe cancellare la disumanità dei bambini in cella con le giovani mamme detenute(legge purtroppo ancora oggi non compiutamente applicata)”.  Corbelli (che nei mesi scorsi per questo suo eccezionale, ininterrotto impegno civile e umanitario era stato premiato e nominato, dal Presidente della Provincia di Cosenza, “Ambasciatore dei diritti civili”) ha dedicato questo prestigioso Premio “al piccolo Cocò (il bambino di Cassano, ucciso e bruciato, nel gennaio scorso, insieme al nonno e ad una giovane donna marocchina) e ai tanti bambini che ha aiutato e, spesso, salvato, in questi 20 anni. In particolare a questo bambino, a Cocò (che il prossimo 23 agosto avrebbe compiuto 4 anni) Corbelli è e resterà sempre molto legato. Il leader di Diritti Civili era riuscito poco più di un anno e mezzo fa (esattamente il 21 dicembre 2012)  a far scarcerare questo bambino, Cocò Campolongo, e la sua giovanissima mamma, Antonia, che erano detenuti nel carcere di Castrovillari. Da oramai due anni il leader di Diritti Civili continua ad aiutare la famiglia del piccolo Cocò, a chiedere giustizia e a ricordare in ogni occasione questo sfortunato bambino. Il Premio “Caposuvero” per le altre Sezioni sarà assegnato a Pippo Callipo (Imprenditoria), Elena Vera Stella (Moda), Ulderico Nisticò (Cultura), Ruggero Pegna (Spettacolo), Giovanni Paola (Medicina).

10 agosto 2014

 

 

Papa Francesco: "Con la guerra si perde tutto.

Medio Oriente, Ucraina e Iraq: fermatevi!"

 

BASTA CON IL MASSACRO DI INNOCENTI! FERMATE QUESTE STRAGI!

Gaza, oltre 1000 morti palestinesi in 19 giorni 

 



Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Migranti e accoglienza. L'appello di Diritti Civili: "La Calabria, alle

prese con un imponente e incessante sbarco di immigrati, non può

essere lasciata da sola. Governo ed Europa devono intervenire". 

 

  

Reggio Calabria

 “ La Calabria non può essere lasciata da sola ad affrontare la drammatica emergenza dei migranti, che continuano in migliaia ad arrivare a Reggio e in altre città della regione. L’ultimo maxi sbarco, ieri, lunedì, nella città dello Stretto(1700 i migranti arrivati, moltissimi i bambini). Il Governo italiano, l’Europa devono intervenire celermente e concretamente. La accoglienza e la solidarietà a questi migranti non si può e non si deve fermare neppure un istante. Bisogna aiutare questi sfortunati fratelli immigrati, che cercano di arrivare in Italia fuggendo dalla miseria, dalle guerre, dalle persecuzioni e dalle malattie trovando spesso purtroppo la morte nei tragici sbarchi. C’è da pensare soprattutto ai tantissimi bambini che arrivano(oggi a Reggio i bimbi sbarcati erano oltre un centinaio), spesso senza i loro genitori. C’è da chiedersi: che fine fanno questi bambini? Chi si prende cura di loro? Come si fa a dare loro una identità? Come e da chi vengono gestite queste delicatissime vicende umane di questi bambini, anonimi e orfani?”.  E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da oltre 30 anni in prima fila, con il suo impegno civile e umanitario, nell’aiuto agli immigrati, molti dei quali ha in questi anni letteralmente salvato. Lo stesso Corbelli(che proprio per l’accoglienza ai migranti del mondo ha chiesto ufficialmente, il 17 luglio scorso, l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace alla Calabria e alla Sicilia, “ai due popoli, calabrese e siciliano, che per quello che continuano a fare ogni giorno per gli immigrati dimostrano di strameritarlo”, afferma il leader di Diritti Civili) è oggi impegnato anche per la realizzazione di un’altra importante opera umanitaria (la prima e unica del genere in Italia e nel resto del mondo): un cimitero dei migranti, per dare una degna sepoltura, conservare un ricordo e dare un riferimento, un luogo preciso per quei poveri e sfortunati immigrati, senza un volto e senza un nome, che perdono tragicamente la vita, mentre cercano di sbarcare sulle coste italiane e vengono seppelliti, e il loro ricordo in questo modo cancellato per sempre, in tanti sperduti cimiteri siciliani e calabresi”.  

12 agosto 2014

 

 IL GARANTISTA(prima pagina), 12 agosto 2014 

 

 

 

 

AGI - 02-08-2014 

Bronzi Riace: Corbelli, oltraggiati e deturpati da un fotografo francese!

(L'intervento di Corbelli ripreso anche da Repubblica.it e dal giornale La Repubblica) 

 

NOTIZIA AGI

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene dopo "il gravissimo scempio e, purtroppo, irrimediabile danno di immagine, dei Bronzi di Riace, ad opera del fotografo francese, Gerald Bruneau", chiede che su "questo gravissimo episodio la Procura della Repubblica di Reggio apra subito una inchiesta e persegua, in modo severo ed esemplare, l'artista francese, cosi' come si e' fatto negli anni scorsi per altri casi simili, anche meno gravi: lo scempio con la colorazione della Fontana di Trevi(nell'ottobre del 2007) e la deturpazione della Fontana del Bernini(nel settembre del 2011), con l'arresto degli autori. Quello che e' accaduto con lo scempio dei Bronzi di Riace, vestiti e fotografati con veli da sposa, perizoma leopardati, fiori in mano - aggiunge Corbelli - e' un fatto di inaudita gravita'. E' un danno di immagine(e non solo) purtroppo irrimediabile. Sino ad oggi ho evitato di intervenire sulla polemica del trasferimento o meno dei Bronzi all'Expo, ma oggi di fronte a questo vero e proprio oltraggio alle due Statue non posso non manifestare, da calabrese prima e da cittadino italiano e del mondo poi, tutto il mio sdegno per una operazione pubblicitaria che rappresenta uno scempio di quelli (i Bronzi di Riace) che sono a tutti gli effetti da considerarsi patrimonio dell'umanita'. Le due Statue, con quegli scatti shock e vergognosi, sono state di fatto oltraggiate e deturpate! Ho aspettato che la Procura di Reggio di fronte a quella notizia di reato(le foto dei Bronzi vestiti e oltraggiati in quel modo ignobile!) intervenisse d'ufficio. Visto che non lo ha ancora fatto, glielo chiedo io pubblicamente e ufficialmente, ricordando che per casi simili, anche meno gravi, la magistratura e' subito intervenuta e ha arrestato gli autori: e' successo per l'artista romano che aveva(nell'ottobre del 2007) colorato la Fontana di Trevi e per il vandalo che aveva (nel settembre del 2011)deturpato la Fontana del Bernini. Chiedo che la Procura di Reggio, nel rispetto della legge, agisca allo stesso modo".

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Appello-denuncia: "Immigrati irregolari non possono essere curati in Calabria.

Colpa della burocrazia! Da oltre un anno manca una autorizzazione dell’Asp”. 

 

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute della Calabria, approvata, all’unanimità, dal Consiglio regionale calabrese, il 30 giugno 2008, rivolge “un appello alla Direzione generale dell’Asp di Cosenza e alle altre autorità preposte, affinché venga garantito il diritto alla assistenza sanitaria  e alla tutela della salute a tutti quegli immigrati irregolari che si trovano in Calabria, molti dei quali a Cosenza(basti pensare alla folta comunità del popolo Rom); diritto che di fatto da oltre un anno non viene rispettato perché l’Asp di Cosenza non autorizza il rilascio del codice ENI(che consente ai cittadini comunitari irregolari presenti in Calabria di avere accesso alla cure di base erogate dal Sistema Sanitario Nazionale)a quanti pur legittimamente ne fanno richiesta. Questo grave e drammatico problema è stato sollevato con una denuncia da alcune associazioni cosentine, afferma Corbelli.  Il Movimento Diritti Civili sostiene questa giusta, sacrosanta rivendicazione, auspica che questa ingiustizia venga subito cancellata e rivolge a questo proposito un appello al nuovo Questore  di Cosenza, Luigi Liguori, e al procuratore della Repubblica della città bruzia, Dario Granieri, nei  confronti dei quali manifesta “grande stima per il loro operato, sempre attento e sensibile ai temi della giustizia e del sociale”,  e si dice certo che “nell’ambito delle loro competenze faranno di tutto per sollecitare la risoluzione di questo problema e far rispettare i diritti alla salute all’assistenza sanitaria di questi cittadini comunitari irregolari, molti dei quali vivono proprio nella città di Cosenza.  Ad iniziare dal popolo Rom, che vive, in condizioni allucinanti e disumane, a Vaglio Lise, dietro la stazione ferroviaria e lungo le rive del fiume Crati. Si può negare il diritto alle cure, all’assistenza sanitaria e alla salute a questa povera gente (tra cui molti bambini), già così colpita da un destino avverso?  Ricordo che in quel campo Rom vivevano e chiedevano la elemosina ai semafori due fratellini rom non vedenti, Marko e  Branko, che 13 anni fa(nel giugno del 2001) Diritti Civili salvò togliendoli dalla tenda-vergogna dove erano nati e dove avevano vissuto, facendoli ospitare a Rende (dove si trovano da allora), facendoli visitare, curare e operare, a Cosenza e Bologna, iscrivendoli a  scuola e ottenendo per loro il permesso straordinario di soggiorno per farli restare in Italia(come avviene oramai ininterrottamente da 13 anni)”.

3 agosto 2014

 

 IL QUOTIDIANO, 4 agosto 2014

 

 

AGI - 31-07-2014

Sanita': Cosenza; Corbelli, dializzati non saranno trasferiti

 

Resteranno all'ospedale "Mariano Santo" e non saranno trasferiti all'Annunziata, come era stato deciso, i 30 dializzati che per protesta avevano minacciato di sospendere le cure e lasciarsi morire. Grande soddisfazione, in una nota, viene espressa dal leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli , che si occupa, da 8 mesi del problema e che era intervenuto anei giorni scorsi chiedendo che venisse assolutamente scongiurato il trasferimento, a tempo indeterminato, al nosocomio regionale dell'Annunziata. "Questa mattina - ha commentato Corbelli - ho appreso, con grande soddisfazione, che ha prevalso il buonsenso, il rispetto dei diritti di queste persone in dialisi e il loro trasferimento, all'ultimo momento, e' stato scongiurato. Almeno sino a settembre questi 30 dializzati continueranno a fare la dialisi al Mariano Santo e durante il giorno. Scongiurati dunque trasferimento e turno di notte! Questo significhera' per queste persone, gia' cosi' colpite dalla malattia, evitare altri disagi e ulteriori sofferenze".

 

IL GARANTISTA, 1 agosto 2014 

 

 

'Ndrangheta: Corbelli, ingiustificato clamore su vicenda Oppido

 
 AGI, 7 luglio 2014

Il leader del Movimento Diritti Civili, intervistato oggi dal giornale on line La Voce Sociale, ha commentato duramente l'episodio dell'inchino al boss , ma con altrettanta durezza ha stigmatizzato lo "spropositato e ingiustificato clamore che si sta dando a questa vicenda" e soprattutto ha denunciato "il silenzio, discriminatorio, dei media nazionali sull'altra Calabria, quella della accoglienza , dell'ospitalita' e della solidarieta'". "L'inchino e' uno scandalo - sottolinea Corbelli - ma perche' nessuno parla dell'altra Calabria, quella, ad esempio, che continua ad accogliere con generosita' e umanita' tanti immigrati(la Calabria di Riace, di Badolato, di Acquaformosa, per citare i casi di integrazione piu' noti), la Calabria che si batte per garantire una degna sepoltura ai migranti che muoiono in mare, realizzando (primo e unico caso in Italia e in Europa) un piccolo cimitero per ospitare questi poveri e sfortunati immigrati?". Corbelli non nasconde il proprio disappunto per il modo in cui sta "montando" sui mass media la vicenda di Oppido Mamertina, per l'inchino della Statua della Madonna delle Grazie sotto casa di un boss. "Sono molto contrariato, per il clamore che si sta dando alla vicenda. Mi spiego in maniera chiara per non essere frainteso. Come responsabile del Movimento per i diritti civili condanno qualsiasi tipo di iniziativa che possa sembrare finalizzata ad esprimere sostegno o, comunque, a attribuire un peso sociale a chi fa parte di sodalizi criminali. Tuttavia e' innegabile che per un gesto di cui non si sa bene nemmeno chi sia l'autore viene offerta una immagine della Calabria che non corrisponde alla realta'. Anzi viene la nostra regione letteralmente massacrata! L'inchino e' uno scandalo che richiede un'azione sinergica da parte di tutti i soggetti in campo per cambiare un certo tipo di cultura. Detto questo bisogna cambiare la cultura anche di chi guarda e racconta la nostra terra. Esiste una Calabria diversa, solidale, che - tanto per dirne una - si appresta ad offrire un'area per realizzare un cimitero per ospitare i migranti che non ce la fanno a realizzare il loro sogno di benessere e di liberta' e che, purtroppo, trovano la morte in mare. Di questa iniziativa, promossa dal Movimento Diritti Civili, che vede il sostegno della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e che dovrebbe vedere anche il coinvolgimento di ben tre Ministeri non parla nessuno. Anche questo e' uno scandalo che va stigmatizzato con la stessa durezza con la quale tutti stanno insorgendo rispetto alla storia dell'inchino".

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Diritti Civili chiede al Ministro della Salute la nomina di un

Commissario ospedale regionale  dell’Annunziata di Cosenza

per affrontare la drammatica situazione!

 

Cosenza

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale calabrese il 30 giugno 2008, interviene sulla “gravissima e drammatica situazione  dell’ospedale regionale dell’Annunziata di Cosenza, per grave carenza di personale medico, che mette a rischio l’assistenza ai malati e che potrebbe avere conseguenze tragiche se non si interviene subito con provvedimenti immediati e straordinari che garantiscano un livello accettabile di sicurezza per i diversi tipi di interventi”.  Corbelli definisce la situazione dell’Annunziata “drammatica, una vera e propria emergenza sanitaria e sociale, che deve essere immediatamente affrontata e risolta, ai massimi livelli istituzionali, con provvedimenti immediati ed eccezionali, ad iniziare dalla nomina, da parte del Ministro della Salute, di un commissario straordinario per l’ospedale dell’Annunziata. Il Ministro della salute, nell’ambito delle proprie competenze, deve intervenire a salvaguardia del diritto alla assistenza sanitaria, alla salute e alla vita di tutti i cittadini-utenti. L’Annunziata eroga un importante servizio pubblico. Questo deve essere garantito, nel rispetto della legge. Se ci sono ostacoli burocratici o di altra natura, vanno subito e definitivamente eliminati. Per questo oggi, alla luce anche delle denunce del sindacato dei medici che definiscono l’Annunziata “una azienda non più governata”, occorrono misure eccezionali e immediate, si rende assolutamente indispensabile e urgente la nomina da parte del Ministro della Salute, nell’ambito dei suoi poteri (considerando che la Calabria dopo le dimissioni dell’ex Governatore Scopelliti, si ritrova senza il responsabile istituzionale della sanità calabrese), di un commissario straordinario per affrontare le emergenze dell’ospedale civile cosentino. Si deve intervenire per rendere funzionale, efficiente  e sicuro l’ospedale dell’Annunziata. Una cosa è certa: non si può più restare a guardare, inerti e inermi, mentre l’ospedale civile collassa quotidianamente, mettendo a serio rischio la salute dei pazienti. Vanno subito affrontate le diverse priorità, ad iniziare da quella assolutamente urgente e drammatica del nuovo Pronto Soccorso,  dove solo grazie ad un piccolo esercito di operatori sanitari, capitanati dal primario del reparto Francesco Crocco, si riesce a far fronte a situazioni di vera e propria emergenza continua e quotidiana, con oltre 300 nuovi ingressi, e altrettante visite, al giorno. Senza perdere più altro tempo, per prevenire nuovi possibili casi di malasanità ed evitare altre tragedie. Per questo chiediamo oggi al Ministro della salute un provvedimento eccezionale e immediato: la nomina di un commissario straordinario per l’Annunziata, con ampi poteri, ad iniziare da quelli che gli consentono di poter subito procedere all’assunzione del personale medico necessario per rendere funzionali e sicuri il Pronto Soccorso e gli altri reparti, oggi a rischio”.  

 

6 luglio 2014

 

 

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Diritti Civili su chiusura sede Tar di Reggio: “Tar baluardi di giustizia, legalità e

democrazia. La Calabria deve reagire contro questa ingiustizia”!

 

Reggio Calabria

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene sulla preannunciata chiusura della sede di Reggio Calabria del Tar, che dovrebbe scattare a partire dal prossimo 1 ottobre con la cancellazione anche di altre sedi distaccate in Italia. Corbelli definisce il provvedimento del Governo “ingiustificato e irresponsabile, che serve solo a creare  ostacoli alla giustizia amministrativa con grave danno per tutti quei cittadini ed Enti sono costretti a rivolgersi al Tar per far valere i propri diritti. Il Tar, al pari del Consiglio di Stato, della Corte Suprema di Cassazione , della Consulta, delle Procure e dei Tribunali del nostro Paese sono dei baluardi della giustizia, della legalità e della democrazia. Sopprimere o ridimensionare le sedi del Tar in Italia significa solo ostacolare il percorso della giustizia (non solo amministrativa!) significa creare grandi disagi e negare dei diritti agli stessi cittadini . Il Tar svolge una funzione di grande, fondamentale importanza. E’ l’organismo di giustizia amministrativa diretto e immediato per il ricorso dei cittadini e per le amministrazioni che si ritengono vittime di ingiustizie. In Calabria questo ruolo Il Tar di Catanzaro e quello di Reggio Calabria lo svolgono in modo esemplare. Sono una garanzia assoluta per tutti i cittadini e gli Enti. Anziché per questo valorizzarli, potenziando le due sedi  regionali viene adesso annunciata la chiusura della sede di Reggio. La Calabria deve reagire a questa grande ingiustizia, a questi tagli indiscriminati. Occorre,  se necessario, anche una mobilitazione per far sentire forte la voce dei calabresi che non ci stanno a farsi cancellare un baluardo di giustizia, di legalità e di democrazia com’è il Tar”.

20 giugno 2014

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Appello Diritti Civili “L’Associazione “Matteo Facciolla” deve subito

riavere il suo elettrocardiografo(che è stato rubato)”

 

Cosenza

Franco Corbelli, del Movimento Diritti Civili, rivolge un appello per aiutare l’Associazione “Matteo Facciolla” a riavere subito l’elettrocardiografo che  è stato da poco rubato, durante il trasferimento nella nuova sede di Vaglio Lise a Cosenza.  “Ho grande stima dell’Associazione “Matteo Facciolla”, per l’importante ruolo che svolge per la prevenzione delle malattie cardiopatiche nei bambini e negli adolescenti . Per questo mi ha molto colpito apprendere del furto di questo importante strumento diagnostico durante il trasloco nel nuovo ambulatorio di Vaglio Lise a Cosenza. E’ un fatto grave, a cui mi auguro si ripari subito con la restituzione dell’importante apparecchiatura diagnostica. Sarebbe un bel gesto se chi lo ha rubato lo restituisse. Se questo, come purtroppo credo, non succederà è allora assolutamente  necessario che questa Associazione, presieduta con passione e sacrifici dalla signora Teresa Intrieri Facciolla, la mamma del piccolo Matteo Facciolla, uno splendido  bambino che un destino crudele all’età di 13 anni ha portato via, abbia subito un nuovo elettrocardiografo. Rivolgo a questo proposito un appello alla Regione  e anche al presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, che molto spesso in questi anni è stato sempre pronto a sostenere queste iniziative benefiche, nonostante L’Ente da lui guidato non avesse competenze specifiche.  Una cosa comunque è certa: L’Associazione Mattia Facciolla deve riavere subito un elettrocardiografo.  Se necessario anche promuovendo una sottoscrizione per una raccolta fondi, che naturalmente sono personalmente pronto ad aprire(con un mio contributo) e a sostenere”.

18 giugno 2014

 

 

 

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

Appello Diritti Civili: “Riprendere subito, in Calabria, per affetti da celiachia erogazione prodotti alimentari per loro indispensabili. Distribuzione sospesa dalle farmacie da oltre 10 giorni. Colpa dei ritardi della Regione nei rimborsi (alle farmacie), prolungati da 6 a 18 mesi”!

 

 

 

Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, interviene sulla “situazione di grande disagio e sofferenza di moltissimi malati di celiachia ai quali, da oltre 10 giorni, è stata sospesa dalle farmacie l’erogazione dei prodotti alimentari indispensabili per la loro particolare alimentazione, per i ritardi della Regione Calabria nel pagamento delle spettanze alle stesse farmacie, con il prolungamento del termine di rimborso (da parte dell’Ente regionale) per questi prodotti dai precedenti 6 mesi a 18 mesi. Dopo la provincia di Catanzaro la protesta si è adesso estesa anche alla provincia di Cosenza. Molte famiglie, con anche bambini, donne in gravidanza, anziani affetti da questa patologia, che devono affrontare quotidianamente questo grave problema, e vivono in condizione di indigenza non sanno più come far fronte a questa situazione, come poter acquistare questi prodotti in farmacia. Per questo hanno chiesto l’intervento di Diritti Civili, continua Corbelli. E’ un problema grave e urgente che deve essere immediatamente affrontato e risolto. Non si possono abbandonare così al loro destino, buttare nella disperazione tante famiglie che non sanno più come fare, che non sono in condizione di acquistare ogni giorno questi prodotti alimentari particolari per i loro congiunti malati. La Regione deve subito intervenire e ripristinare il precedente termine di rimborso alle farmacie che era di 6 mesi. Oggi invece, mi ha detto il genitore di uno di questi bambini celiaci che mi ha telefonato, per chiedermi di intervenire e di aiutarli, questo termine è stato allungato a 18 mesi e questo ha messo in serie difficoltà le farmacie che per questa ragione si sono viste costrette purtroppo a sospendere l’erogazione di questi prodotti. Dopo Catanzaro la protesta si è adesso estesa anche alla provincia di Cosenza. Rispetto naturalmente i titolari di queste farmacie ma chiedo anche a loro un piccolo sacrificio, di riprendere subito l’erogazione di questi prodotti in attesa che la regione Calabria provveda subito a ripristinare il termine di scadenza dei 6 mesi per i rimborsi di questi prodotti. Una cosa è certa: non si può negare a queste persone affette da celiachia di avere i prodotti alimentari per loro indispensabili. E’ un loro sacrosanto diritto che va rispettato, difeso e salvaguardato. Non si può certamente far pagare un prezzo così pesante ai malati di celiachia. Una sanità che si rispetti, degna di un Paese civile, deve essere al servizio di ogni malato e naturalmente anche di queste persone, affette da questa patologia, non penalizzarle e umiliarle”.

 

13 giugno 2014

 

 

Disabili: appello Corbelli per giovane disabile di Rende

 
ANSA, 6 giugno. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, rivolge un "appello a quello che sara' domenica sera il nuovo sindaco di Rende affinche' prenda a cuore, affronti e risolva subito il problema di una giovane disabile dalla nascita, non vedente, che vive su una sedia a rotelle, che chiede di poter avere a disposizione il nuovo pulmino del Comune per essere trasportata, insieme alle altre persone diversamente abili, nel centro di riabilitazione di Lappano, che dista 21 km da Rende, dove questa giovane, proveniente da Roma, vive con la sua famiglia, i genitori e una sorella". Questa giovane tramite la sorella ha scritto e chiesto aiuto a Corbelli, che alla vigilia del ballottaggio di domenica prossima rivolge un appello ai due candidati a sindaco, Pasquale Verre e Marcello Manna, invitando "chi dei due domenica sera sara' il nuovo primo cittadino di Rende a dare subito una risposta a questa giovane affrontando il problema del trasporto dei disabili. Mi aspetto dal nuovo sindaco - dice COrbelli - un intervento immediato per questa problematica dei diversamente abili. Rende e' sempre stata una citta' solidale e attenta al sociale e sono certo che sara' cosi' anche in futuro, ad iniziare dalla risoluzione di questo problema del trasporto della ragazza disabile e di tutte le altre persone che come lei ne beneficeranno(ANSA)".

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

 

 

Incendio campo Rom a Cosenza. Diritti Civili(che da anni si batte per aiutare

questa povera gente): “Evitata una tragedia! Basta con questa baraccopoli

disumana e pericolosa, dove vivono anche tanti bambini. Lì vivevano anche i

due fratellini ciechi, Marko e Branko, che Diritti Civili, 13 anni fa, ha tolto da

una tenda vergogna e ha salvato”.

 

 

 

Cosenza

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, dopo "l'incendio che ha distrutto questa mattina molte baracche del campo Rom di Vaglio Lise e che, pare, solo per un miracolo non si è trasformato in una tragedia", ricorda altri incendi in questo campo (uno esattamente 3 anni fa, la notte dell’8 giugno 2011) che anche in quel caso solo miracolosamente non fece nessuna vittima, denuncia quello che definisce lo "scandalo della baraccopoli dimenticata, la situazione di degrado, di disumanità e di pericolo in cui vivono numerose famiglie nomade (con la presenza di molti bambini), in un accampamento dietro la stazione ferroviaria", afferma che da 3 anni continua a chiedere l'intervento del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e la "realizzazione di una struttura di accoglienza per questi immigrati poverissimi". "L'incendio di questa mattina e la tragedia miracolosamente evitata devono richiamare l'attenzione delle istituzioni competenti sul dramma dimenticato della comunità rom che a Cosenza vive in tende-vergogna, in alloggi di fortuna, pericolosi, in condizioni igieniche allucinanti e disumane, afferma Corbelli. Oggi la situazione è di nuovo assai grave e preoccupante. La baraccopoli di Vaglio Lise è una vergogna, un fatto indegno di un Paese civile. Sono molti anni che Diritti Civili denuncia questo scandalo. Occorre intervenire immediatamente, eliminando queste vergogne, aiutando quelle famiglie, dando un'assistenza dignitosa a quei bambini che in quelle condizioni si ammalano e rischiano la vita. Quanto accaduto questa mattina, così come le tragedie dei bambini rom morti bruciati a Roma, alcuni anni fa, devono essere un monito e un campanello d'allarme. Bisogna agire subito, per prevenire, prima che sia troppo tardi. Bisogna evitare che succeda una nuova tragedia. Per questo chiedo che il sindaco Occhiuto intervenga subito, dia corso e riprenda quel vecchio progetto di realizzazione di un campo sosta per i rom, che è stato accantonato. Bisogna aiutare questa povera gente che viene da noi in cerca di lavoro e di fortuna. Bisogna non chiudere gli occhi di fronte al dramma di quei bambini innocenti e dei loro genitori. In occasione di un recente Natale sono andato al campo Rom a trovarli e a portare anche un mio regalo. Ricordo a tutti che a volte in quelle baracche si consumano immani tragedie, a tutti sconosciute, come nel caso dei due fratellini rom non vedenti, Marko e Branko che 13 anni fa(nel giugno del 2001) Diritti Civili scoprì proprio in una di quelle tende-vergogne di Vaglio Lise. I due fratellini, ciechi, che da allora sono riuscito a togliere da quella baracca (dove avevano, in condizioni disumane, vissuto quattro anni, ammalandosi), a farli ospitare, insieme alla loro famiglia, dal luglio del 2001, in una casa di Rende (messa a disposizione gratuitamente dalla locale Amministrazione comunale), a farli iscrivere a scuola. Da tredici anni questi due bambini continuano a restare in Italia (grazie a dei permessi straordinari di soggiorno che faccio rinnovare ogni anno), ad essere curati e operati a Bologna, a vivere una vita dignitosa".

 

3 giugno 2014

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

   

Diritti Civili su ospedale regionale dell'Annunziata di Cosenza.

“Situazione gravissima e drammatica. Occorre intervenire

urgentemente, per evitare conseguenze tragiche”!

 

 

 Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della salute, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale calabrese il 30 giugno 2008, interviene sulla “gravissima e drammatica situazione  dell’ospedale regionale dell’Annunziata di Cosenza, per grave carenza di personale medico, che mette a rischio l’assistenza ai malati e che potrebbe avere conseguenze tragiche se non si interviene subito con provvedimenti immediati e straordinari che garantiscano un livello accettabile di sicurezza per i diversi tipi di interventi”.  Corbelli definisce la situazione dell’Annunziata “drammatica, una vera e propria emergenza sanitaria e sociale, che deve essere immediatamente affrontata e risolta, a tutti i livelli. Nessuno, a cui compete intervenire, deve tirarsi indietro. Tutti hanno il dovere di agire nell’ambito delle loro competenze. Il Ministro della salute, la regione Calabria, la direzione ospedaliera cosentina, la stessa magistratura; ognuno nell’ambito delle proprie competenze deve intervenire a salvaguardia del diritto alla assistenza sanitaria, alla salute e alla vita di tutti i cittadini-utenti. L’Annunziata eroga un servizio pubblico. Questo deve essere garantito, nel rispetto della legge. Se ci sono ostacoli burocratici o di altra natura, vanno subito e definitivamente eliminati. I diversi organismi valutino a chi spetta intervenire per rendere funzionale, efficiente  e sicuro l’ospedale dell’Annunziata. Una cosa è certa: non si può più restare a guardare, inerti e inermi, mentre l’ospedale civile collassa quotidianamente, mettendo a serio rischio la salute dei pazienti. L’Annunziata va salvato, potenziato e valorizzato. E’ una eccellenza calabrese, che da moltissimi anni Diritti Civili difende. Vanno affrontate le diverse priorità, ad iniziare da quella assolutamente urgente e drammatica del nuovo Pronto Soccorso, trasferito nella struttura del Dea, dove solo grazie ad un piccolo esercito di operatori sanitari, capitanati dal primario del reparto Francesco Crocco, si riesce a far fronte a situazioni di vera e propria emergenza continua e quotidiana, con oltre 300 nuovi ingressi, e altrettante visite, al giorno; solo grazie a immani sacrifici dei diversi operatori si riesce a sopperire all’assoluta carenza  di personale e a far funzionare la nuova struttura che è finalmente dopo anni di attesa una positiva realtà, una eccellenza. Per queste ragioni il Dea deve essere immediatamente potenziato. Naturalmente questo discorso vale per tutti quegli altri reparti costretti ad operare in situazioni particolarmente difficili e a rischio. E’ quello della sanità, della grave carenza di personale medico all’ospedale dell’Annunziata nella fattispecie, il problema più importante e urgente da affrontare e risolvere. Senza perdere più altro tempo, per prevenire nuovi possibili casi di malasanità ed evitare altre tragedie”.

 

2 giugno 2014

 

 

 

Corriere della Calabria e Agenzia Ansa

REGIONALI | Corbelli: pronti a sostenere Oliverio

 

Il leader del movimento Diritti Civili si schiera con il Centrosinistra. "Presenteremo una lista nostra"

 

  • Domenica, 01 Giugno 2014 00:00

CATANZARO "Il movimento Diritti Civili è pronto a scendere in campo per sostenere con una sua lista, che capeggerò personalmente in tutta la Calabria, la candidatura del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, alla guida della Regione". E' quanto afferma, in una nota, Franco Corbelli, fondatore e leader del Movimento Diritti Civili. Corbelli preannuncia anche che mercoledì prossimo Diritti Civili, con una sua delegazione composta oltre che da lui dal coordinatore regionale e responsabile legale, Pasquale De Vita, dal responsabile organizzativo, Giorgio Serra, e dal responsabile dell'Osservatorio sulla legalità, Gianfranco Bonofiglio, parteciperà alla manifestazione pubblica per il lancio della campagna "Innanzitutto la Calabria. Per Oliverio Presidente". "La situazione della Calabria - afferma Corbelli - è grave e, per certi aspetti, drammatica. Non si può più perdere altro tempo. Occorre per questo mettersi subito al lavoro per creare una alternativa credibile alla Regione, con un programma concreto che affronti le vere emergenze di questa regione ad iniziare dal lavoro, dalla disoccupazione, dalla lotta alla criminalità, alla corruzione e alla povertà, con un attenzione particolare per le fasce più povere, deboli ed emarginate della popolazione. Politici capaci e onesti devono assumersi la responsabilita' di guidare e governare la regione. In Calabria c'è un politico e amministratore di grande valore, che ha dato dimostrazione oltre che di assoluta moralità, di indiscussa capacità, competenza e particolare sensibilità per il sociale, per le categorie più svantaggiate e bisognose, per i diritti civili. E' Mario Oliverio. Riteniamo la sua candidatura la soluzione migliore per la Calabria. Negli ultimi dieci anni Oliverio e il movimento Diritti Civili, come hanno di recente ricordato e documentato con una manifestazione pubblica, hanno scritto insieme bellissime pagine di impegno civile, di giustizia, di solidarieta'". "Per questo motivo - conclude Corbelli - oggi sosteniamo la sua candidatura a Governatore. Con la certezza che con Oliverio alla presidenza della Regione il movimento Diritti Civili potrà continuare a contare su un importante sostegno istituzionale per le sue nuove battaglie civili, le sue iniziative di solidarietà e le sue campagne umanitarie, nazionali e internazionali, che continueremo a promuovere, come abbiamo sempre fatto in oltre 20 anni, autofinanziandoci, senza chiedere un solo euro di finanziamento, né pubblico, né privato". 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Diritti Civili si schiera decisamente dalla parte di chi protesta dignitosamente e

pacificamente per avere una casa e una vita dignitosa!

 

 

 

Cosenza

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, si schiera “decisamente dalla parte dei senza casa che protestano dignitosamente e pacificamente per avere un alloggio e una vita dignitosa. La protesta per avere una casa è legittima e sacrosanta, afferma Corbelli. Ha sbagliato la Chiesa a non far restare nell’istituto religioso occupato le famiglie senza alloggio. Chi lotta per avere una casa e una vita dignitosa va rispettato, sostenuto e aiutato.  Vedere quelle forze di polizia schierati, in stile antisommosse, per togliere dagli appartamenti occupati famiglie con bambini è qualcosa che rattrista profondamente, colpisce il cuore. Quelle scene non dovranno mai più ripetersi. Chi ha il dovere e l’autorità per decidere (il comune di Cosenza in primis) deve affrontare e risolvere questo problema dei senza casa. Ma una cosa è certa: non si possono cacciare con la forza delle povere famiglie, con anche bambini, da un appartamento per metterli in mezzo ad una strada. Questo non dovrà mai più accadere. La legge va naturalmente rispettata ma anche il diritto di questa povera gente ad avere una casa e una vita dignitosa. Bisogna saper responsabilmente coniugare le esigenze e i doveri di legalità con i diritti e i principi di umanità per queste persone indigenti. Questo deve saper fare un paese civile.  Alla Chiesa dico: perché non aprire le porte degli istituti religiosi, chiusi e abbandonati, a questa povera gente? Da cristiano, che da una vita lotta per aiutare l’umanità che soffre, mi auguro e voglio sperare che questo possa accadere”. 

 

17 maggio 2014

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti civili

Diritti Civili: “Riaprire subito Centro di riabilitazione di Serra Spiga. Sua chiusura, uno scandalo”!

 Cosenza

Franco Corbelli, del Movimento Diritti Civili, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute della Calabria, approvata, all’unanimità, dal Consiglio regionale calabrese, il 30 giugno 2008, interviene per difendere il Centro di  Riabilitazione di Serra Spiga a Cosenza, da ieri chiuso, per un assurdo cavillo burocratico, con una ventina di ragazzi e le loro famiglie buttate nella disperazione assoluta. “Chiudere il centro di Serra Spiga è un fatto di inaudita gravità, afferma Corbelli. Al di là della motivazione, assurdi cavilli burocratici, competenze tra diverse amministrazioni, non c’è, non potrà mai esserci una sola ragione valida per  giustificare la chiusura di un Centro di così rilevante importanza, per la fondamentale funzione che svolge per tanti ragazzi disabili e bisognose di continue cure e terapie. Le scene di disperazione, il pianto dei ragazzi e dei  loro genitori sono qualcosa di straziante, che tocca il cuore, che deve far riflettere tutti. Soprattutto chi ha il compito, la competenza e il dovere di intervenire e di decidere. Il Centro di Serra Spiga non solo non si doveva mai chiudere ma neppure lontanamente mai ipotizzare una sua chiusura. Per questo adesso bisogna subito riparare a questo grave sbaglio, e fare di tutto, da parte delle amministrazioni preposte, perché si arrivi subito alla riapertura della importante struttura. Il Centro di Serra Spiga va salvaguardato, valorizzato e potenziato, e non certamente chiuso. La sua chiusura è uno scandalo, sarebbe la disfatta finale della sanità calabrese. Un evento che per questo motivo bisogna assolutamente scongiurare. Anche il Prefetto di Cosenza non può restare silente e deve immediatamente intervenire”.

 14 maggio 2014       

 

 

 

 

Comunicato Stampa Movimento Diritti Civili

Diritti Civili da molti anni continua a chiedere di creare in Calabria Centro grandi ustionati.

 

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute, approvata, all’unanimità, dal Consiglio regionale calabrese il 30 giugno 2008, da diversi anni continua (purtroppo inutilmente) a chiedere la creazione in Calabria di un Centro grandi ustionati, “assolutamente indispensabile e urgente come purtroppo dimostra – afferma – l’ultimo drammatico caso della donna di Montalto dell’altro ieri(per fortuna senza gravi conseguenze, con la donna comunque trasferita a Bari) e altri recenti, gravi episodi. Ricordo quello di Rossano, il rumeno, rimasto gravemente ustionato nella città rossanese e trasferito al “Cardarelli” di Napoli e deceduto nei giorni scorsi”. Corbelli, che da oltre 8 anni si batte per questa conquista civile del Centro ustionati, aveva, in passato, reso noto l’appello di un genitore calabrese con un bambino di due anni, rimasto gravemente ustionato nel 2007, all’età di 15 mesi, e costretto per anni a recarsi ogni mese per le cure nel Centro grandi ustioni di Brindisi. L’uomo aveva chiesto aiuto a Corbelli per questa battaglia civile. “In Calabria abbiamo tanti ospedali fotocopia (alcuni improduttivi e inutili), manca invece un Centro per ustionati. Perché negare a tanti calabresi la possibilità e il diritto di potere usufruire, in Calabria, di questo tipo di interventi e di cure specifiche? La Sicilia ha 2 Centri Grandi Ustioni, la Puglia altri 2, la Campania ne ha 1, poi rimane Cesena, Roma e il Nord. Anche la Calabria ha tutto il diritto – afferma Corbelli - di avere un Centro grandi ustioni. Per quanti, piccoli e  adulti, rimasti gravemente feriti, come nel caso drammatico della donna incinta di Montalto, così come nel caso delle tante persone (bambini e adulti) che restano gravemente ustionate e hanno immediato e continuo bisogno di queste strutture specializzate e di questo tipo di cure. Avevo per questo chiesto sia all’attuale (ex) Governatore Scopelliti, che al suo predecessore Loiero, di attivare subito tutte le procedure per la creazione di un Centro grandi ustionati anche in Calabria. Purtroppo nessuno dei due è intervenuto. Diritti Civili continuerà la sua battaglia e sottoporrà subito al nuovo presidente della Regione l’importanza e l’urgenza di questa struttura sanitaria, il Centro grandi ustionati, una grande conquista civile per l’intera regione”.

 

3 maggio 2014 

 

 

 

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili

 

Perché Diritti Civili ha chiesto(il 2 settembre 2013) la grazia per Berlusconi e

perché chiede di nuovo oggi al Presidente Napolitano di concederla. E’ per

motivi umanitari(come scrive oggi Il Giornale). Nel 2002, grazie all’intervento

dell’allora Premier Berlusconi Diritti Civili ha potuto salvare due fratellini rom

non vedenti, Marko e Branko, che stavano per essere espulsi dall’Italia.  

  

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, chiede al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di accogliere la sua richiesta (presentata il 2 settembre dello scorso anno) e di concedere la grazia a Silvio Berlusconi. Corbelli spiega, in una nota, le ragioni di questa sua iniziativa, i motivi meramente umanitari per cui ha chiesto un provvedimento di clemenza per l’ex presidente del Consiglio.  Corbelli definisce la sua iniziativa “pienamente legittima”, ai sensi dell’articolo 681, del codice di procedura penale, comma 4(concessione della clemenza anche in assenza di una richiesta dell’interessato, dei familiari o degli avvocati), come dimostrano i precedenti che vengono ricordati nella richiesta.  “L’iniziativa di Diritti Civili vuole essere solo un contributo alla pacificazione nazionale, da più parti auspicata, alla luce soprattutto della grave crisi che vive il paese, in particolare le fasce più povere e deboli della popolazione (delle quali quotidianamente da tantissimi anni si occupa il Movimento Diritti Civili).  Ho ritenuto doveroso promuovere, lo scorso anno, questa iniziativa della presentazione della domanda di grazia, coerentemente con la mia trentennale storia garantista, libertaria e di impegno civile e umanitario, sempre a difesa degli ultimi, perché ho avuto da Berlusconi, quand’era presidente del Consiglio, un aiuto importante e determinante per quella che considero la più importante delle mie mille battaglie civili, di giustizia e di solidarietà (sicuramente è quella a cui sono più affezionato) condotte in tutti questi anni: quella  per salvare i due fratellini Rom(Serbi) non vedenti, Marko e Branko. Grazie all’intervento dell’allora Premier Berlusconi sono riuscito a far restare in Italia (e a non far espellere dal nostro Paese) questi due bambini non vedenti che (nel giugno del 2001) avevo tolto da una tenda-vergogna, alle porte di Cosenza,  dove erano nati e dove avevano vissuto per 4 anni. Fratellini che da allora, dall’estate 2001, ho fatto ospitare in una casa a Rende(messa gratuitamente a disposizione dal comune), ho fatto operare a Bologna, iscrivere a scuola e che continuo ancora oggi, da 13 anni, ad aiutare. Grazie a Berlusconi ho ottenuto il  rinnovo del permesso straordinario di soggiorno  per i due fratellini e la loro famiglia, che gli ha consentito di poter rimanere in Italia. Non ho certo dimenticato questo gesto di solidarietà di Berlusconi(così come altri suoi interventi per altri casi umani, che Diritti Civili aveva portato alla sua attenzione, quand’era Premier) e per questo lo scorso anno ho chiesto al presidente Napolitano di concedergli la grazia. Ho presentato in questi anni alcune domande di grazia per dei casi umani e di ingiustizia di povera gente. Le mie richieste sono state sempre giudicate (ai sensi dell’articolo 681 del codice di procedura penale, comma 4) legittime dalla presidenza della Repubblica e sono state avviate le relative istruttorie, come mi è stato, in questi casi, negli anni scorsi, comunicato ufficialmente dal Quirinale. In un caso, quello di un giovane emigrante calabrese, Natale Stramondinoli, di Sorianello(Vv)che era stato arrestato(nel luglio del 2000, in Calabria, dove era ritornato, dalla Germania, dopo molti anni per far vista alla madre malata) perché renitente alla leva 18 anni prima, una mia richiesta di grazia è stata accolta (e venne concessa a questo giovane emigrante il 22 agosto 2000) dall’allora presidente della Repubblica, Ciampi. Ero e sono dunque legittimato a chiedere la grazia per quei casi che ritengo particolarmente importanti e significativi. In questa occasione l’ho fatto per Berlusconi, per motivi umanitari”!

17 marzo 2014

La storia di Marko e Branko è raccontata e documentata nella pagina Diritti Civili Global. Sotto l'articolo de Il Giornale 

 

IL GIORNALE, 17 marzo 2014  

 

 

Carceri: Diritti Civili "Scarcerare detenuti malati gravi". Appello al Governo

 
             
 
  
Roma, AGI. Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da oltre 20 anni impegnato a denunciare il dramma delle carceri, plaude all'iniziativa del Governo "che grazie all'utilizzo del braccialetto elettronico e allo sconto di pena - dice - consente ad alcune migliaia di detenuti di poter lasciare il carcere", ma chiede al governo che insieme a questo provvedimento "si preceda immediatamente anche affrontando la prima vera drammatica emergenza delle carceri italiane: i detenuti gravemente malati che continuano a morire in cella". Corbelli chiede che "si proceda all' immediata scarcerazione di tutti quei reclusi che versano in gravi condizioni di salute e che sono stati per questo dichiarati incompatibili con il regime carcerario". Il leader di Diritti Civili ricorda a questo proposito "l'ultima recente tragedia consumatasi nel carcere di Poggioreale a Napoli dove un detenuto gravemente malato, Federico Perna, e' stato lasciato morire in cella. E dove, sempre nello stesso carcere napoletano, un altro detenuto, Vincenzo Di Sarno, - sottolinea - affetto da tumore al midollo spinale, dimagrito di 60 kg, nonostante sia in fin di vita, continua a restare recluso. Per questo ultimo caso la mamma del detenuto e Diritti Civili hanno chiesto al Presidente della Repubblica, Napolitano, la concessione della grazia, prima che sia troppo tardi. Il braccialetto che consente di far uscire dal carcere alcune migliaia di detenuti, condannati per piccoli reati, per lo piu' per uso di droga, e' un provvedimento giusto, importante per iniziare ad affrontare il dramma del sovraffollamento delle carceri italiane, afferma Corbelli. Ma l'aspetto piu' grave e drammatico sono i detenuti malati, dimenticati in cella, sepolti vivi, che continuano a morire in prigione. Un paese civile non puo' consentire che continui questa vera e propria strage. La legge prevede che chi e' malato ed e' incompatibile con il regime carcerario deve essere scarcerato, mandato ai domiciliari o in una struttura ospedaliera per poter essere curato. Il Governo affronti subito quest'altra, ancora piu' grave, urgente emergenza, la prima vera priorita' delle carceri italiane. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, faccia sentire la sua autorevole voce anche su questo dramma dei detenuti malati, dimenticati e condannati a morire in carcere"(AGI).
 
 
SONO PASSATI 20 ANNI DALLE NOSTRE PRIME DENUNCE  SUL DRAMMA DEI
DETENUTI MALATI, COME DOCUMENTIAMO IN QUESTA E IN ALTRE PAGINE DEL
NOSTRO SITO, CON ALCUNI TITOLI DE IL MATTINO SULLE NOSTRE BATTAGLIE
CIVILI, SULLE DENUNCE DELLA TRAGEDIA DELLE CARCERI E SULLA GIUSTIZIA, 
CHE INIZIARONO DA NAPOLI NEL LONTANO 1994
  
    IL MATTINO di Napoli, 7 febbraio 1995

 

 

 

IL GARANTE DELLA SALUTE DELLA CALABRIA.

LA NOSTRA LUNGA BATTAGLIA VIENE RICORDATA E DOCUMENTATA NELLA PAGINA

DIRITTI CIVILI GLOBAL. I COMUNICATI SONO NELLE PAGINE ULTIMISSIME. SOTTO

L'ULTIMO,RECENTE INTERVENTO DI DIRITTI CIVILI SU QUESTO TEMA E UNO DEGLI

ARTICOLI(DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA) CHE LO RIPRENDE

 

Comunicato stampa Movimento Diritti Civili 

 

Diritti Civili: “In Calabria il Consiglio regionale da 5 anni e mezzo rinvia la nomina e l’istituzione

del Garante della Salute. La legge approvata (all’unanimità) il 30 giugno 2008”

 

“Sono passati esattamente 5 anni e mezzo dall’approvazione (il 30 giugno 2008), all’unanimità, da parte del Consiglio regionale calabrese, della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute della Calabria, e di questa importante struttura sembra si siano tutti dimenticati, mentre in Calabria la sanità è allo sbando e si continuano a registrare tantissimi casi (alcuni purtroppo mortali)di malasanità e disorganizzazione e importanti ospedali regionali, come l’Annunziata di Cosenza, rischiano la paralisi”. E’ quanto afferma, in una nota Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili, promotore della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute della Calabria, che da oltre cinque anni(questa iniziativa Corbelli la promosse inizialmente nel consiglio provinciale di Cosenza, esattamente 6 anni fa) combatte anche questa battaglia per dotare la regione di questa importante, semplice e innovativa struttura al servizio dei cittadini, la prima del genere in Italia, proposta a livello nazionale, un anno dopo la sua approvazione in Calabria, dall’attuale sindaco di Roma, ed ex senatore Pd, Ignazio Marino, e istituita finanche negli Stati Uniti dal presidente Obama, nel 2009. “Mentre in Calabria si susseguono casi di malasanità, di disorganizzazione, con ospedali importanti, come l’Annunziata di Cosenza, che rischiano di collassare, mentre la gente in tanti casi non sa a chi rivolgersi in caso di necessità medica, il Consiglio regionale continua ad ignorare un atto dovuto, dopo l’approvazione della legge e il successivo bando  (109 le domande presentate per l’incarico del Garante)  la nomina e l’istituzione del Garante della Salute. Sono esattamente 6 anni che, dopo averla promossa e fatta deliberare dapprima nel Consiglio provinciale di Cosenza(nel gennaio del 2008), e poi fatta approvare(il 30 giugno 2008) dal Consiglio regionale, combatto da solo, con il sostegno soltanto della stampa calabrese, che ringrazio, questa battaglia per l’istituzione del Garante, ma continuo a gridare nel deserto, mentre purtroppo la gente continua, in alcuni casi, a morire per casi di malasanità e disorganizzazione, come anche i fatti recenti dimostrano. In Calabria hanno istituito il Garante della caccia(spesa prevista 80 mila euro l’anno per le casse della Regione!) e continuano invece ad ignorare il Garante della Salute(a costo zero)! Dopo aver combattuto e vinto in tutti questi anni innumerevoli battaglie civili e di giustizia e aver promosso tantissime iniziative di solidarietà, per il  Garante della Salute devo invece, purtroppo, 6 anni dopo l’approvazione della legge, continuare ancora a combattere. Il Consiglio regionale continua, infatti, ad ignorare la nomina e l’istituzione del Garante della salute, una struttura al servizio dei cittadini, operativa 24 ore su 24, attraverso un numero verde, con una ventina di sportelli informativi (per le diverse problematiche sanitarie), un centro di coordinamento per i casi di urgenza e di pronto intervento. Insomma una struttura di effettiva semplicità e utilità per i cittadini-utenti, autonoma, svincolata dai partiti e dal potere, al servizio esclusivo delle persone che ne hanno bisogno”.

 5 gennaio 2014

 

 IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA, 6 gennaio 2014