Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, abbandona Facebook. Lo fa a partire da oggi, al termine della sospensione, di un mese, che gli era stata comminata per aver postato un articolo de La Verità nel quale lo stesso Corbelli, chiedeva “l’istituzione di una task force, un team di specialisti, medici, scienziati, e un numero verde per dare assistenza e aiuto alle tante persone vittime delle gravi reazioni avverse, che sono state completamente abbandonate dal Governo e non sanno come e dove potersi curare e continuano a fare esami, anche a loro spese”. Corbelli, come anticipa oggi La Verità, che riporta la notizia, parla di decisione irrevocabile.
“Questa volta, giuro, non ci sarà alcun ripensamento da parte mia, così come (responsabilmente) avvenne invece nel dicembre scorso, dopo l’ennesima, ingiusta sospensione. Quello che ho subito, in questo caso, è una grande, grave e inaccettabile ingiustizia. Non si può imbavagliare chi chiede solo di aiutare le persone vittime delle gravi reazioni avverse! E’ qualcosa di grave, assurdo e inaccettabile quello che è successo! Non si può sospendere Diritti Civili (e la sua lunga, nobile storia) solo perché chiede semplicemente di aiutare delle persone malate e sfortunate. E’ qualcosa di inverosimile, assurdo. Per questo ho deciso di abbandonare Fb e di uscire comunque dal mondo dei social, che ho in questi anni utilizzato semplicemente per comunicare le nostre battaglie civili, di giustizia giusta e le nostre iniziative umanitarie.
Da oggi, finito il mese di sospensione, potevo di nuovo pubblicare ma con i post, per ancora quasi un mese, relegati in fondo nel feed, di fatto così “invisibili”. Lascerò il profilo (che avevo aperto oltre 8 anni fa) così com’è senza mai più aggiornarlo. Lo faccio per lasciare, anche su questo canale social, una testimonianza della trentennale storia di Diritti Civili, del nostro impegno (in particolare, per quanto riguarda la drammatica emergenza pandemia, di tutto quello che abbiamo fatto e denunciato in questi ultimi due anni e mezzo, per cercare di prevenire e fermare le tante tragedie delle morti improvvise e delle gravi reazioni avverse), delle grandi conquiste civili ottenute e della nostra assoluta correttezza. Basti pensare che il profilo di Diritti Civili (caso rarissimo) non ha mai consentito i commenti per evitare accuse, offese, insulti. Ma nemmeno questo è bastato per non essere ancora una volta ingiustamente sospesi.
Continuerò naturalmente, dalla strada, come ho sempre fatto, le giuste, importanti battaglie civili e le iniziative umanitarie, per, soprattutto, affrontare e cercare di prevenire e fermare la tragedia delle morti improvvise, con il sostegno, sono certo, di un grande e coraggioso giornale , come La Verità e di pochissimi altri giornali on line, come questa testata".
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Alla ricerca della verità! Riporto alcuni
studi. Senza commenti. Sono superflui!
Studio pubblicato dal BRITISH MEDICAL JOURNAL
Il sospetto. Più morti per il vaccino che per il Covid
5 giugno 2024
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Vaccino Covid aRNA. Miocardite e pericardite, maggiori effetti avversi dopo siero e non dopo infezione, più rischi nei bambini. Lo studio di OXFORD
3 giugno 2024
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Vaccino Covid. 115.799 morti in più dopo 3a dose per cancro in Giappone, rispetto al 2022. lo studio di CUREUS
29 aprile 2024
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Maurizio Federico (virologo ISS): "Vaccini Covid provocano reazioni avverse e non si conoscono effetti a medio-lungo termine. Sui bambini inconcepibili, grave azzardo. Proteina Spike nociva, correlata a tumori" - ESCLUSIVA
Maurizio Federico, responsabile del Centro nazionale per la Salute globale dell'Istituto Superiore di Sanità, ha dichiarato in un'intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia: "Fondamentale studiare reazioni avverse da vaccini Covid-19, dalle miocarditi alle ricadute tumorali, perché veicolano grande quantità di proteina Spike dai potenziali effetti dannosi. Ho inoltrato la richiesta al sottosegretario Gemmato. Tachipirna, vigile attesa e assenza di autopsie hanno contribuito ai decessi"
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“Può essere tossico”. L’ultimo studio choc su Pfizer: cosa ha scoperto un ricercatore italiano
Pubblicato il 25/02/2023 su IL PARAGONE.IT
L’International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research è una rivista accademica ad accesso aperto sottoposta a revisione paritaria riguardante lo sviluppo, la distribuzione e il monitoraggio dei vaccini e dei loro componenti. Tutti i contenuti sono liberamente disponibili senza costi per l’utente o la sua istituzione. Nell’ultimo numero della rivista è stato pubblicato un articolo del ricercatore italiano Gabriele Segalla dal titolo “Criticità Chimico-Fisica e Potenziale Tossicologico di Nanomateriali lipidici contenuti in un vaccino mRNA COVID-19”. Nell’approfondito articolo, consultabile QUI, frutto di un accurato studio, si esaminano alcune evidenti criticità chimico-fisiche del preparato Pfizer, riguardanti la manifesta instabilità della sua composizione quali-quantitativa, nonché del suo conseguente potenziale tossicologico, in questo caso legati alla possibile formazione di ROS (specie reattive dell’ossigeno), dopo inoculazione intramuscolare, in diversi siti biologici, come, potenzialmente, reni, fegato, cuore, cervello, ecc., causando disfunzioni e alterazioni dello stesso. Secondo lo studio, sarebbe opportuno considerare la sospensione della vaccinazione con Pfizer in quanto potenzialmente tossico
Stando allo studio del dottor Segalla, di particolare interesse è la presenza nella formulazione dei due eccipienti funzionali, ALC-0315 e ALC-0159, mai utilizzati prima in un medicinale, né registrati in Europa Farmacopea, né nell’inventario C&L europeo. Le attuali schede di sicurezza del produttore sono omissive e non conformi, soprattutto per quanto riguarda quanto previsto dalla normativa europea vigente in materia di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei nanomateriali. Già questo potrebbe essere un elemento utile a considerare la sospensione della vaccinazione con il preparato Pfizer. In più, come è ampiamente spiegato nello studio, il farmaco è potenzialmente tossico.
Il ricercatore: “Considerare l’immediate sospensione”
“La presenza di elettroliti nella preparazione e nella successiva fase di diluizione dopo lo scongelamento e prima dell’inoculazione – scrive Segalla – sollevano fondate preoccupazioni circa la precaria stabilità della sospensione risultante e l’indice di polidispersità dei nanomateriali in esso contenuti, fattori che si possono ipotizzare come cause profonde di numerosi effetti avversi post-vaccinazione registrati a livello statistico-epidemiologico”. Il farmaco è dunque potenzialmente tossico. Ulteriori immediati studi e verifiche sono raccomandati – denuncia Segalla – “tenendo conto, se necessario e a fini meramente precauzionali, dell’immediata sospensione della vaccinazione con il preparato Pfizer BioNTech Comirnaty. Gabriele Segalla ha un Phd in Chimica Pura (Chimica Biologica Organica), è specialista in chimica delle microemulsioni e dei sistemi colloidali, è CEO & Chief Scientist di Multichem R&D Italy.
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Giornale d’Italia, 24 Febbraio 2023
Vaccino Covid, rischio di cancro fulminante? "Possibile prossima catastrofe sanitaria"
Un 21enne americano, Evan Fishel, è morto di leucemia dopo soli 4 giorni dalla diagnosi. Parla l'oncologo William Makis: "Non ho mai visto nulla del genere". L'ipotesi è che il vaccino Covid "riprogrammi" il sistema immunitario, con annessa alterazione delle capacità comunicative tra le cellule
Di Dr. William Makis
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“Allarmante aumento di tumori”. Il luminare della medicina spiega la possibile “correlazione”
di Gabriele Angelini – Il PARAGONE.IT
Pubblicato il 28/02/2023
Il dottor Ryan Cole è un anatomopatologo specializzato in Patologia Clinica e Dermatopatologia dell’Idaho, negli Stati Uniti, oltre a essere CEO/Direttore medico della Cole Diagnostics. Ha lavorato come patologo indipendente dal 2004 e ha ottenuto diverse borse di studio in patologia chirurgica ed è stato presidente dell’organizzazione Student Family Practice. Cole ha alle spalle 30 anni di carriera e col suo camice bianco ne ha viste parecchie fin qui. Il dottor Ryan Cole, però, è anche uno dei medici in prima linea per raccontare altre verità intorno ai vaccini anti Covid, ed in una sua recente intervista rilasciata a The Vaccine Reaction ha detto alcune cose chiare e nette che fanno davvero venire i brividi: “In laboratorio – spiega – vedo un aumento di casi di cancro che non dovrei vedere, a tassi che non dovrei vedere, in gruppi di età che non dovrei vedere.
“Ho parlato con colleghi di tutto il mondo – dice il dottor Ryan Cole – e stanno iniziando a verificarlo. Ma le autorità sanitarie fondamentalmente ti emarginano e dicono: ‘Oh, questo è fuori dalla narrazione, non guardarlo’. Il mio punto di vista è: se abbiamo qualcosa di nuovo – cioè queste iniezioni di geni per stimolare un risposta immunitaria – dovremmo indagare quella pista. Dovremmo avere l’approccio del sistema legale francese che dice ‘colpevole fino a prova contraria’. E così tutte le morti o gli effetti avversi gravi avvenuti subito dopo le iniezioni di vaccini contro il Covid in pazienti sani e che stavano bene si devono indagare per capire se sono collegati a questa nuova modalità sperimentale che stiamo applicando a un’ampia popolazione mondiale”. E i tassi di cancro salgono a dismisura, tanto che ora si parla di epidemia.
Per il dottor Ryan Cole, dunque, ci sarebbe una correlazione tra il drammatico aumento di tumori nell’ultimo anno e mezzo e la vaccinazione di massa con vaccini a mRna contro il Covid. E ribadisce: “Stiamo assistendo all’insorgenza di tumori aggressivi molto rapidi”. E se da una parte tutto il Sistema e Big Pharma si sperticano per sconfessare le affermazione del dottor Cole, dall’altra i più maligni fanno notare come negli ultimi tempi la stessa Big Pharma abbia fatto ingenti investimenti proprio su nuovi vaccini (presunti) antitumorali in vista di una “epidemia di cancro”. In Italia, secondo l’Airc, “rispetto al 2020, nel 2022 i nuovi casi di tumore si stima che siano aumentati dell’1,4% circa per gli uomini e dello 0,7% per le donne, con un +2,1% totale.
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International Covid Summit, il professor David Martin: "Covid rilasciato intenzionalmente per spingere i vaccini al pubblico"
David Martin, professore di fama mondiale, ha reso una testimonianza davanti al Parlamento europeo a Bruxelles sulle origini della pandemia, asserendo che il Covid è stato rilasciato intenzionalmente per spingere i vaccini
04 Giugno 2023
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Vaccino Covid ai bambini, la denuncia di European Mortality Monitoring Project (EuroMOMO): "Decessi tra 0-14 anni aumentati del 755% nel 2022"
EuroMOMO è un'attività europea di monitoraggio della mortalità, che mira a rilevare e misurare i decessi in eccesso correlati all'influenza stagionale, alle pandemie e ad altre minacce per la salute pubblica
31 Maggio 2023
La European Mortality Monitoring Project (EuroMOMO) avrebbe riscontrato un aumento molto elevato dei decessi nella fascia tra 0-14 anni. Si parlerebbe di cifre molto alte. Da quando l’EMA ha approvato per la prima volta il vaccino contro il Covid-19 per i bambini, infatti, i decessi tra i bambini sarebbero aumentati in modo vertiginoso. A quanto denuncia EuroMOMO al 18 settembre 2022 i decessi in eccesso tra i bambini erano del 630% superiori alla media quinquennale, con un aumento del 755% nel solo 2022.
Vaccino Covid ai bambini, la denuncia di EuroMOMO: "Decessi tra 0-14 anni aumentati del 755% nel 2022"
EuroMOMO è un'attività europea di monitoraggio della mortalità, che mira a rilevare e misurare i decessi in eccesso correlati all'influenza stagionale, alle pandemie e ad altre minacce per la salute pubblica. La European Mortality Monitoring Project ha inoltre come scopo quello di "rilevare e misurare i decessi in eccesso legati all’influenza stagionale, alle pandemie e ad altre minacce per la salute pubblica. Conducendo attività di rete regolari, i partner apprenderanno e scambieranno le migliori pratiche su come applicare i dati del monitoraggio".
Le statistiche nazionali ufficiali sulla mortalità vengono fornite settimanalmente dai 28 paesi europei o regioni subnazionali della rete collaborativa EuroMOMO, supportata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e ospitata dallo Statens Serum Institut, Danimarca.
Come già accennato, EuroMOMO ha recentemente affermato che i decessi in eccesso tra i bambini sarebbero cresciuti a partire dalla settimana 22 del 2021, la quale coincide con la settimana in cui l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha concesso "un’estensione dell’indicazione per il vaccino COVID-19 Comirnaty (Pfizer) per includere uso nei bambini di età compresa tra 12 e 15".
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Vaccini covid, CDC: “Malattie gravi e ospedalizzazioni aumentano nei soggetti vaccinati". Lo STUDIO sull'"Efficacia negativa" dei vaccini a mRNA
Uno studio rivela l'efficacia negativa dei vaccini a mRNA: i soggetti che hanno ricevuto più dosi - secondo lo studio del CDC - sono quelli maggiormente esposti al contagio, all'ospedalizzazione e a contrarre la malattia in forma grave
24 Giugno 2023
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Vaccino Covid, EMA ammette: "Può portare a infertilità femminile, interruzione o incremento del ciclo mestruale e aborto spontaneo"
L'ammissione dell'EMA, European Medicines Agency (Agenzia europea del farmaco) è arrivata dopo molti casi segnalati spontaneamente in Eudravigilance. L'EMA ha confermato che “sono stati segnalati casi di sanguinamento mestruale abbondante dopo la prima, la seconda e le dosi di richiamo di Comirnaty e Spikevax”
31 Maggio 2023
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Pierfrancesco Belli, ex presidente Incer: “Vaccini Covid a mRNA pericolosi sull’uomo, effetti avversi gravi sia su soggetti sani che fragili” - ESCLUSIVA
In esclusiva a Il Giornale d'Italia, il professor Pierfrancesco Belli svela la vera natura dei sieri anti Covid
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Giornale d'italia, 19 Maggio 2023
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Covid, Giorgio Palù (AIFA): "Sbagliate Tachipirina e vigile attesa, servivano antinfiammatori. Abbiamo commesso errori" - VIDEO
Con un laconico "gli errori si fanno", Giorgio Palù, presidente dell'Agenzia Italiana del Farmaco liquida gli sbagli commessi durante la pandemia e cita Churchill: "Nelle calamità quello che abbiamo appreso lo sappiamo applicare per crescere"
Il Giornale D’Italia, 20 Maggio 2023
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Vaccini a mRNA, il dottor Sucharit Bhakdi: "Sono pericolosi e minacciano l'umanità. Fermare le somministrazioni"
Sucharit Bhakdi, specialista in microbiologia ed epidemiologia delle infezioni, mette in guardia sui pericoli dei vaccini a mRNA che L'OMS vorrebbe introdurre per tutte la malattie
Florida, il governatore Ron de Santis: "Produttori di vaccini covid responsabili di effetti avversi e morti improvvise"
Il governatore della Florida Ron De Santis ha dichiarato che nel suo stato i produttori dei vaccini non godranno dell'immunità penale come avviene in altre parti del mondo
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Vaccini, la clamorosa denuncia del prof giapponese sugli effetti avversi. "Sono un problema mondiale"!
di Nicolaporro.it - Redazione, 4 Dicembre 2022
Suggeriamo, tra le tante testimonianze di scienziati, medici e ricercatori che denunciano i danni di questi farmaci sperimentali (adottati cioè dopo sei mesi di test, invece dei soliti dieci anni che sono la norma), quella del dr. Masanori Fukushima, professore emerito all’Università di Kyoto in una sessione col ministero della Salute che è apparsa due giorni fa.
C’è il video originale in giapponese tradotto con sottotitoli in dieci lingue diverse e che nessuno ha contestato: “Il danno causato dai vaccini ormai è un problema mondiale. La metà dei decessi dopo la vaccinazione sono dovuti a danni cardiovascolari e cardiaci… è stata soppressa l’immunità naturale che all’inizio proteggeva la maggioranza della popolazione giapponese… ora chi si ammala sono i vaccinati…”. Autorevoli fonti accademiche giapponesi ci hanno confermano la veridicità della notizia e che nel Paese le dichiarazioni hanno fatto scalpore, irritando il governo.
Ma la cosa sensazionale è il tono furibondo del professore che parla davanti al ministro della Salute, sbattendo i pugni sul tavolo e praticamente urlando senza che nessuno osi interromperlo. L’elenco degli scienziati che dicono queste cose è sempre più lungo e si moltiplicano le cause legali, le richieste di danni e anche le sospensioni dei prodotti di Pfizer e Moderna (ad esempio in Florida, dove le autorità sanitarie ora le sconsigliano sotto i 45 anni).
Le statistiche di mortalità dicono infatti che non ci sono mai stati tanti morti negli ultimi dieci anni nei paesi industriali come nel 2021 e nel 2022. I morti sono molti di più per tutte le fasce di età sotto i 75 anni che nel 2020, quando c’era la prima ondata della Covid-19, ma non ancora i vaccini. Riportiamo qui le statistiche di mortalità ufficiali dell’Osservatorio Europeo sulla Mortalità, quelle che nessuna tv o giornale finora ha mai voluto citare anche se circolano da due anni sui media indipendenti e sono appunto le statistiche ufficiali europee.
Basta confrontare, come può fare chiunque andando sul sito dell’Osservatorio, il totale dei morti del 2022 finora e del 2021 con quelli degli anni precedenti. Si vede che rispetto agli anni pre-Covid, ci sono circa 10 mila morti in più sotto i 44 anni e circa 60 morti in più tra i 45 e i 65 anni. Vaccinando quasi tutti i morti dovevano tornare alla normalità, invece ce ne sono stati finora circa 70 mila in più. Ma anche rispetto al 2020 (evidenziato in grigio), sono oltre 20 mila di più.
Nella fascia di età dei giovani e adulti che lavorano, quindi la fascia di popolazione che ha un’aspettativa di vita di 60 anni o come minimo di altri 20 anni, ci sono stati circa 70 mila morti in più della media “normale”, da quando si vaccina, cioè nel 2021 e 2022. I morti come si vede sono anche molti più che nel 2020, quando c’è stata la prima e più pesante ondata di Covid, ma ancora non si vaccinava. Ma la cosa su cui insistere è che rispetto alla media degli anni precedenti alla Covid sono circa 70 mila morti in eccesso in Europa, per cui questi vaccini sperimentali hanno peggiorato la situazione.
Questi sono numeri da guerra. Ad esempio, Von der Leyen ieri ha detto e poi si è smentita subito, che i morti ucraini in combattimento sono stati finora 100 mila. Il governo ucraino l’ha corretta subito (e lei ha persino cancellato il video) dicendo che sono 13 mila. Forse la verità sta nel mezzo, forse sono morti in guerra in 50 o 60 mila. Ma in Europa, tra le persone adulte e non vecchie, ci sono stati dal 2021 circa 60 mila morti in eccesso della media, in eccesso di quello che ci si aspetta cioè statisticamente e normalmente. Occorrono, come reclamava questa settimana questo importante professore di Medicina in Giappone davanti alla commissione del Ministero della Sanità, commissioni di inchiesta su tutti questi morti e le altre decine di migliaia di persone danneggiate dal vaccino.
A proposito poi del Giappone, come mai ha avuto meno di dieci volte i morti dell’Italia? Come spiega questo professore in seduta con il Ministero, perché i medici giapponesi da subito hanno curato con steroidi.
In Giappone non hanno detto ai medici che non c’erano farmaci in commercio che si potevano usare, come hanno fatto le autorità in Italia.
Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 3 dicembre 2022
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Vaccino Covid, miocarditi e morti improvvise, l'Università di Heidelberg: "Le autopsie ne rivelano la correlazione"
Lo studio sulle miocarditi da vaccino condotto in Germania descrive le caratteristiche istologiche degli effetti avversi cardiaci dovuti alla vaccinazione a mRna
13 dicembre 2022
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“Miocarditi e danni permanenti”, l’immunologa Loredana Frasca sfida la censura. Ecco cosa si rischia
di Antonio Oliverio – IL PARAGONE.IT
Pubblicato il 06/02/2023
“Il vaccino anti-Covid provoca miocarditi e danneggia il sistema immunitario”. Lo afferma chiaramente l’immunologa Loredana Frasca, aggiungendo: “Mi suiciderei se perdessi mio figlio per averglielo somministrato”. Dopo il clamore suscitato dallo studio dei tre ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, Loredana Frasca, una dei tre autori della ricerca pubblicata dalla rivista Pathogens (assieme a Giuseppe Ocone e Raffaella Palazzo) ribadisce le proprie convinzioni, suffragate da risultanze scientifiche che non possono essere ignorate, né tantomeno censurate, come fatto dallo stesso ISS, che ha prontamente preso le distanze. Lo fa con una lunga intervista pubblicata su Il Giornale d’Italia. “Numerose persone sono morte o hanno riscontrato reazioni avverse per colpa del siero”, spiega l’immunologa Frasca, e questo perché la proteina Spike “è stata trovata nel cuore, o meglio l’RNA messaggero è stato trovato anche nel fegato”, dopo che era stato inoculato il vaccino. Non resta nel braccio”, smentendo dunque la bufala del deltoide che tratterrebbe la proteina, come aveva già smentito di recente anche il professor Frajese, durante la prima edizione del Premio Montagnier.
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“Prova inconfutabile” che i preparati a mRNA causano danni vascolari e d’organo – STUDIO
• eVenti Avversi, Settembre 11, 2022
Uno studio recente afferma di aver trovato “prove inconfutabili di causalità” che i vaccini mRNA causino danni vascolari e d’organo.
Lo studio, condotto dai microbiologi Dr. Michael Palmer e Dr. Sucharit Bhakdi, si basava principalmente sui risultati dei patologi tedeschi Dr. Arne Burkhardt e Dr. Walter Lang.
Ecco una sintesi dei risultati:
1. I vaccini a mRNA non rimangono nel sito di iniezione; viaggiano invece in tutto il corpo e si accumulano in vari organi.
2. I vaccini COVID a base di mRNA inducono un’espressione duratura della proteina spike SARS-CoV-2 in molti organi.
3. L’espressione indotta dal vaccino della proteina spike induce un’infiammazione di tipo autoimmune.
4. L’infiammazione indotta dal vaccino può causare gravi danni agli organi, specialmente nei vasi, a volte con esiti mortali.
“Questo studio, secondo gli autori mostrerebbe una prova inconfutabile che la proteina spike vada ovunque : cuore, ovaie, fegato, milza e, in misura minore, testicoli”.
“Ci sono state molte ipotesi sui danni causati da questi vaccini. Ora, con questo studio, Bhakti e Palmer mostrano, inequivocabilmente, che la proteina spike viene rapidamente disseminata in ogni organo che hanno esaminato”, ha commentato la dottoressa Tenpenny.
“Quelli di noi che hanno avvertito dei pericoli di questi vaccini COVID sono stati ampiamente censurati e ridicolizzati”, ha dichiarato a The Epoch Times la dottoressa Christiane Northrup, ex collega dell’American College of Obstetricians and Gynecologists.
“Vorrei che ci fossimo sbagliati. Non lo abbiamo fatto. E finalmente abbiamo prove inconfutabili”, ha aggiunto Northrup.
Secondo il tossicologo Janci Lindsay, Ph.D., che ha seguito la storia del vaccino COVID sin dall’ inizio, il risultato più prezioso di questo studio denominato ” Vascular and organ damage induced by mRNA vaccines: irrefutable proof of causality” (“Danno vascolare e d’organo indotto dai vaccini a mRNA: prova inconfutabile di causalità”) è che “corrobora” le scoperte di Markus Aldén et al. ( in vitro ) che Il vaccino COVID-19 di Pfizer può essere trascritto nel DNA cellulare, in un sistema in vivo .
In-vitro , che significa “in vetro” in latino, si riferisce a quando un test o un processo viene eseguito in una provetta o all’esterno di un organismo vivente. In vivo (all’interno del vivente) significa che gli studi sono condotti negli organismi viventi.
Per approfondire, link allo studio:
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Vaccino Covid, lo studio Usa pubblicato sul Journal of Neurological Disorders: "Può modificare il dna e provocare il cancro" - VIDEO
Lo studio americano 'Potential Mechanisms for Human Genome Integration of Genetic Code from SARS-CoV-2 mRNA Vaccination' dimostra che il vaccino Covid può modificare il dna umano e portare gravi conseguenze, che si aggiungono ai malori e alle morti improvvise riportare nel docufilm Died Suddenly
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“Correlazioni tra vaccino e morte cardiaca”. L’allarme del prof. Barbaro: “Oltre 400 casi documentati”
Il dottor Giuseppe Barbaro, specialista in Medicina Interna e in Cardiologia al Policlinico Umberto I di Roma
“Si scopre adesso questa correlazione tra vaccini mRna e morte cardiaca soltanto quando colpisce un membro della propria famiglia – ha spiegato Barbaro in un video pubblicato dalla testata Rumble – Lungi da me augurare questo affinché magistrati e consiglieri dell’Ordine dei medici possano finalmente capire questa correità. Ma voglio spiegare che ho una documentazione ricchissima, fatta di oltre 400 casi, in cui questo tipo di associazione era evidente già da luglio 2021″.
Il Paragone.it ,11 novembre 2022
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Alessandro Capucci (cardiologo): "Vaccino Covid provoca miocarditi nei giovani, commissione d'inchiesta indaghi sulle terapie domiciliari”.
Alessandro Capucci, Ordinario di Malattie Cardiovascolari (già direttore della Clinica di Cardiologia, Università Politecnica delle Marche): "Miocarditi nei giovani e pericarditi nei 40-50enni. Sanità, si riparta da chi ha un buon cv e non da persone pubbliche"
31 luglio 23
"Vaccino Covid induce la creazione di proteina Spike tossica, reazioni avverse come trombosi, miocarditi ed epatite", lo STUDIO sul Fortune Journals
Uno studio fa luce sul ruolo della proteina Spike e della sua replica fedele che viene creata dopo l'inoculazione del vaccino anti-Covid
31 luglio 2023
Nuovo STUDIO: “Non c’è ALCUN AUMENTO dell’incidenza di MIOCARDITE o PERICARDITE post Covid nei soggetti NON V.” Quindi…
EVENTI AVVERSI.it, Novembre 12, 2022
Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Medicine e condotto su pazienti con precedente infezione da Covid-19 NON VACCINATI, fa finalmente luce sulla causa dello tsunami di miocardite e pericardite cui stiamo assistendo.
Non ci sarebbe nessuna correlazione con l’infezione da Covid in soggetti NON VACCINATI.
Evidentemente la causa di questa altissima incidenza è da attribuirsi all’inoculazione di massa dei preparati mRNA
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Encefalite necrotizzante multifocale e miocardite dopo vaccinazione covid Pfizer. Nuove scoperte dall’autopsia sulla proteina spike. Studio pubblicato il 1 ottobre 2022 – IL TESTO INTEGRALE DELLO STUDIO
Il Prof. Michael Morz dell’istituto di Patologia di Dresda, ha pubblicato uno studio su una grave forma di encefalite chiamata “encefalite necrotizzante multifocale” comparsa, insieme ad una miocardite, dopo la somministrazione del vaccino covid Pfizer.
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Il vaccino Covid distrugge l’immunità naturale. Nuovo studio del New England Journal of Medicine
Un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ( NEJM ) mostra non solo che l’efficacia del vaccino Pfizer Covid diventa negativa (il che significa che i vaccinati hanno maggiori probabilità di essere infettati rispetto ai non vaccinati) entro cinque mesi ma che il vaccino distrugge qualsiasi protezione che una persona ha dall’immunità naturale.
Lo studio è un ampio studio osservazionale che esamina 887.193 bambini di età compresa tra 5 e 11 anni nella Carolina del Nord, di cui 273.157 (30,8%) hanno ricevuto almeno una dose di vaccino Pfizer tra il 1 novembre 2021 e il 3 giugno 2022. Lo studio include 193.346 SARS -Infezioni da CoV-2 segnalate tra l’11 marzo 2020 e il 3 giugno 2022.
I ricercatori hanno utilizzato una forma di modellazione statistica con aggiustamenti per fattori confondenti (come le condizioni sottostanti) per calcolare le stime dell’efficacia del vaccino nel tempo e contro le diverse varianti di Covid.
I risultati sono illustrati in dei grafici, che riportiamo solo come descrizione. Nel grafico A, si nota che le linee verde e blu, che rappresentano i bambini vaccinati rispettivamente a novembre e dicembre, passano per lo zero in territorio negativo con un forte gradiente entro cinque mesi dalla prima iniezione. Non è chiaro il motivo per cui la linea verde non sia proseguita dopo aprile, poiché i ricercatori presumibilmente avevano i dati, ma da quanto mostrato sembra che l’efficacia del vaccino continui a diminuire fortemente in territorio negativo.
Nel grafico B, si possono vedere entrambe le linee rossa e blu – che rappresentano i bambini che sono stati vaccinati e che sono stati precedentemente infettati e non precedentemente infettati rispettivamente – che passano di nuovo attraverso lo zero con un forte gradiente entro cinque mesi dalla vaccinazione. Il fatto che anche i vaccinati che hanno un’immunità naturale da una precedente infezione vedano un’efficacia negativa è una sorpresa poiché non ci si aspetterebbe che quelli con un’immunità naturale siano più suscettibili alle infezioni rispetto a quelli senza.
I grafici C e D suggeriscono che è il vaccino a causare questa preoccupante cancellazione dell’immunità naturale.
Il grafico D mostra l’efficacia dell’immunità naturale da precedente infezione tra i vaccinati. Si nota che la linea blu, che è la protezione contro la variante Delta tra i vaccinati e precedentemente infetti, raggiunge lo zero con una forte pendenza entro sette mesi.
Ora guardiamo la linea blu nel grafico C, che è la protezione contro Delta nei soggetti precedentemente infetti e non vaccinati. Anch’essa cala, ma molto più lentamente, e dopo otto mesi è ancora abbastanza in territorio positivo, sopra il 50%. Lo stesso si può dire per l’immunità naturale contro le varianti precedenti (linea verde), che diminuisce lentamente e rimane positiva dopo 16 mesi.
Perché l’immunità naturale rimane protettiva per i non vaccinati, mentre nei vaccinati la “protezione” diventa negativa anche se hanno un’immunità naturale?
Questo è molto inquietante perché indica non solo che i vaccini conferiscono una “protezione” negativa dopo alcuni mesi, ma anche che distruggono la protezione che avrebbe dovuto essere fornita dall’immunità naturale.
I non vaccinati mantengono la propria protezione dall’infezione precedente ma i vaccinati finiscono con un’efficacia negativa anche se sono stati precedentemente infettati. Ciò significa che i vaccini annientano l’immunità naturale di una persona per lasciarla più vulnerabile alle infezioni rispetto a prima.
Le nuove scoperte si aggiungono alle crescenti preoccupazioni tra gli scienziati sull’effetto dei vaccini Covid sul sistema immunitario.
Un recente studio sui topi ha scoperto che i vaccini mRNA come quello di Pfizer inibiscono la risposta del sistema immunitario ad altri agenti patogeni. In questo studio (che non è ancora sottoposto a revisione paritaria), le responsabili sembrano essere le nanoparticelle lipidiche (LNP) che trasportano l’mRNA nel vaccino: “Abbiamo scoperto che la pre-esposizione a mRNA-LNP o LNP da sola portava a inibizione a lungo termine delle risposte immunitarie adattative“.
Leggi lo studio QUI
Un altro studio preprint ha rilevato che il vaccino Pfizer “induce una complessa riprogrammazione funzionale delle risposte immunitarie innate” inclusa “l’inibizione delle stesse“.
Stranamente, lo studio non è citato per i risultati allarmanti esposti, anzi come al solito gli autori concludono che il vaccino sia “In grado di conferire una notevole immunità contro l’infezione da Omicron“, (anche se l’elevata protezione è durata solo poche settimane ed è risultata negativa in pochi mesi).
Concludono inoltre che “il rapido declino della protezione contro l’infezione da Omicron conferita dalla vaccinazione e dall’infezione precedente fornisce supporto per la vaccinazione di richiamo“.
Ma i risultati dello studio parlano da soli e sono molto preoccupanti. È sempre più chiaro che è stato un errore portare rapidamente sul mercato la tecnologia del vaccino mRNA e che i vaccini dovrebbero essere ritirati e rimessi nella fase di ricerca fino a quando l’intera gamma dei loro effetti e il loro profilo di sicurezza non saranno compresi molto meglio e resi accettabili.
Link allo studio: https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMc2209371
The Lancet: uno studio analizza l’efficacia negativa del vaccino Covid-19
6 Ottobre 2022
di Stefano Pezzola(AREZZO WEB)
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet in data 1° agosto 2022 dal titolo “Efficacia del vaccino e rischio di gravi esiti COVID-19 dopo la vaccinazione in Inghilterra: uno studio di coorte basato sulla popolazione” cattura oggi la mia attenzione.
Al seguente link è possibile visualizzare il citato studio in versione integrale:
https://www.thelancet.com/journals/landia/article/PIIS2213-8587(22)00158-9/fulltext
Sinteticamente le conclusione dello studio sono che due dosi di vaccino contro il COVID-19 aumentano del 44% le probabilità di essere infettati , contraddicendo le basi della politica globale sui vaccini, che presuppone che la vaccinazione riduca significativamente l’incidenza e la trasmissione
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AUSTRALIA- Morti in eccesso fuori controllo
GERMANIA- Compagnie assicurative: 1 persona V. su 50 non è in grado di lavorare a causa degli effetti collaterali
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“18 reazioni avverse per ogni ricovero evitato”. Un team di Oxford svela quanto ci sarebbe costata la campagna vaccinale. Lo studio
Il Paragone.it . Pubblicato il 08/12/2022- Aggiornato il 09/12/2022
Per prevenire un singolo ricovero ospedaliero, legato alla variante Omicron, ci sarebbero stati almeno 18,5 eventi avversi gravi da vaccini a mRNA, particolarmente miopericarditi e casi di reattogenicità. Gli oltranzisti del Covid non potranno nascondersi nella risibile accusa di “complottismo”, a meno che non si consideri una fonte ambigua anche un articolo scientifico del prestigioso Journal of Medical Ethics, ripreso da L’INDIPENDENTE (per l’articolo originale, in inglese, rimandiamo a QUESTO LINK). Il dottor Euzebiusz Jamrozik, referente del Wellcome Centre for Ethics and Humanities dell’Università di Oxford, è il responsabile dello studio operato da dieci ricercatori di prestigiose università statunitensi, scozzesi, canadesi e inglesi. L’obbligo vaccinale, emerge dalla lettura, ha causato «danni netti a giovani adulti sani». La ricerca su cui è incentrato l’articolo, realizzata attraverso un ampio campione statistico della fascia d’età 18-29 anni, composto da studenti dei campus del Nord America, è stata svolta dai ricercatori in base ai dati forniti dal Cdc (Centers for Disease Control and Prevention).
La conclusione cui sono giunti è che all’obbligo vaccinale non sia corrisposto alcun beneficio «proporzionale per la salute pubblica». Citiamo letteralmente, con buona pace dei virologi da salotto televisivo, i seguenti passaggi ancora sull’obbligo vaccinale, contenuti nell’articolo: «il fatto che tali politiche siano state implementate nonostante le controversie tra esperti […] suggerisce una profonda mancanza di trasparenza nel processo decisionale scientifico e normativo»; sicché le imposizioni «si sono rivelate eticamente ingiustificabili». ()
Dunque, i vaccini a cosa sono serviti? A nulla, anzi sono stati deleteri. Ne sono convinti anche i ricercatori indipendenti, che chiosano stigmatizzando l’obbligo vaccinale, quantomeno per la fascia di popolazione più giovane, altresì sottolineando che «i responsabili politici dovrebbero abrogarlo immediatamente».
Non resta che domandarci se questo recentissimo studio avrà la giusta eco o verrà “scientificamente” ignorato da giornali e Tv.
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Famoso medico pro-(*): “La dose di richiamo Pfizer ha accelerato il mio male”
Dopo aver realizzato che la dose di richiamo COVID-19 potrebbe aver fatto impazzire il suo cancro, Michel Goldman, MD, Ph.D., professore di immunologia e farmacoterapia presso l’Université libre de Bruxelles in Belgio, ha affermato che rendere pubbliche le informazioni sia “La giusta cosa da fare.”
Michel Goldman, MD, Ph.D., professore di immunologia e farmacoterapia presso l’Université libre de Bruxelles in Belgio, sospetta che la sua terza dose del vaccino COVID-19 di Pfizer possa aver mandato il suo cancro in overdrive, facendolo accelerare.
Goldman, 67 anni, è uno dei più noti sostenitori della ricerca medica in Europa e un promotore di vaccini da tutta la vita.
Ma ha dichiarato a The Atlantic che vuole che la discussione sul vaccino COVID-19 sia trasparente, quindi ha reso pubblico il suo sospetto, ossia che la dose di richiamo Pfizer che ha ricevuto il 22 settembre 2021, possa aver indotto una rapida progressione del suo linfoma angioimmunoblastico (AITL), un tipo di linfoma che gli era stato diagnosticato prima che ricevesse l’iniezione di richiamo.
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Lo studio clinico di Pf.zer ha registrato più decessi dopo la V. rispetto al gruppo placebo. Perchè l’ FDA non è intervenuta?
Eventi avversi.it, Febbraio 23, 2023
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“Eccesso di mortalità in aumento”. Anche i giornalisti internazionali si occupano del caso che sta scuotendo l’Europa
Il Paragone.it , 07/11/2022
“Sta accadendo qualcosa di strano che non viene trattato dai media tradizionali. Un gran numero di persone sta morendo e i medici non sanno perché”. Inizia così l’articolo di analisi di Peter Imanuelsen, giornalista svedese e e commentatore politico, pubblicato proprio sul suo blog. Sotto il nome di PeteSweden il cronista ha lanciato diversi allarmi su varie tematiche attraverso i suoi canali di comunicazione. Nella fattispecie, Imanuelsen si occupa della strana epidemia di morti improvvise e senza un’apparente spiegazione che sta colpendo, a quanto pare, tutta l’Europa. “Una cosa però la sanno. Non sta accadendo solo in un Paese. Sta accadendo in molti Paesi allo stesso tempo. Quest’anno, in tutta Europa, i tassi di mortalità in eccesso sono molto elevati (nel frattempo, anche le nascite sono misteriosamente crollate quest’anno). E molti dei decessi in eccesso non sono correlati al covid”, scrive il giornalista.
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Vaccino e danni al cuore, nuove prove. In campo il Pentagono
Nuovi studi internazionali sui vaccini a Mrna smentiscono la narrazione dei benefici che superano i danni. Secondo un nuovo studio thailandese, quasi il 30% dei bambini che hanno ricevuto il vaccino di Pfizer ha subito effetti cardiaci. Ma questo è solo uno dei circa 200 studi pubblicati che dimostrano che i rischi della vaccinazione Covid superano di gran lunga qualsiasi beneficio teorico. E ora ad avere dubbi è anche il Pentagono: i dati del Ministero della Difesa Usa sui giovani soldati vaccinati, sono allarmanti: il 2021 ha visto picchi drastici in una varietà di diagnosi per gravi problemi medici rispetto alla media dei cinque anni precedenti
Da la NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA
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Da METEOWEB.COM
Piacenza, l’allarme dei medici dell’Ospedale: “casi di infarto quadruplicati dopo il vaccino anti Covid”
Piacenza, i medici dell'Ospedale sono preoccupati per l'aumento esponenziale dei casi di infarto dopo le vaccinazioni anti Covid
I medici dell’Ospedale di Piacenza hanno lanciato nei giorni scorsi un preoccupante allarme sanitario: nel territorio piacentino, infatti, si registra un boom senza precedenti di infarti, soprattutto nei giovani. A fronte di 400 ricoveri per infarti in tutto il 2021, infatti, soltanto nei primi sette mesi del 2022 il pronto soccorso del nosocomio emiliano ha registrato ben 870 casi analoghi, un numero senza precedenti nella storia.
La giornalista di Telecolor Loretta Gregori ha spiegato in un apposito sevizio che adesso “l’ipotesi che ci sia una correlazione con il vaccino anti Covid verrà approfondita anche dalla medicina ufficiale“. Gregori ha intervistato il direttore del reparto di Oncoematologia dell’Ospedale di Piacenza, il dottor Luigi Cavanna, che ha detto: “ho visto che i colleghi della cardiologia del nostro ospedale hanno detto che hanno ricoverato in questi mesi di quest’anno molte più persone, anche giovani, con infarto miocardico. E’ un dato molto rilevante, è un dato molto importante ed è una tematica sicuramente da studiare e approfondire. Faremo altri studi in altre province vicine per capire come mai c’è stato quest’aumento di persone malate di cuore“.
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“Trovate tracce di mRna nel latte materno”. Lo studio choc che ora allarma milioni di mamme nel mondo
di Gabriele Angelini – Ilparagone.it
Pubblicato il 28/09/2022
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“Vaccini, le reazioni avverse sono 640 volte più di quanto riportate dall’Aifa”: l’allarme dell’esperto, prof. Alberto Donzelli
Il PARAGONE.IT 11/02/2022 13:56
Attraverso le pagine della Verità, a puntare il dito contro l’Aifa e i suoi dati è stato il professor Alberto Donzelli, specialista in igiene e medicina preventiva e componente della Commissione medico scientifica indipendente (Cmsi) che da mesi chiede invano un confronto con il Cts. Una contestazione che parte dai dati del programma di sorveglianza attiva V-Safe negli Stati Uniti, pensato proprio per monitorare gli effetti avversi. Confrontando i numeri, emerge come la nostra Agenzia del Farmaco avrebbe “sottostimato di 640 volte le reazioni avverse.
Se consideriamo solo i ricoveri conseguenti alle reazioni gravi – ha spiegato Donzelli – proiettati sulla popolazione italiana sarebbero circa 14.000 dopo la prima dose di Pfizer o Moderna e 18.000 dopo la seconda. E mancherebbe il conteggio delle ospedalizzazioni dopo il booster”. Invece di assecondare l’Aifa e i suoi toni trionfali, dunque, secondo il professore bisognerebbe chiedersi perché nel nostro Paese le segnalazioni siano così poche, rispetto agli altri Stati.
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V-Safe: oltre 10 milioni di americani hanno segnalato reazioni avverse ai vaccini Covid-19
6 Ottobre 2022
di Stefano Pezzola (AREZZOWEB)
Oggi decido di iniziare le mie righe con una immagine tratta dalla pagina di ICAN ovvero Informed Consent Action Network.
I Centers for Disease Control and Prevetion (CDC) hanno creato V-Safe, un programma basato su smartphone, per raccogliere le segnalazioni di reazioni avverse dopo la vaccinazione contro il Covid-19.
Circa 10 milioni di persone negli Stati Uniti si sono iscritte e hanno inviato le proprie cartelle sanitarie per evidenziare reazioni avverse anche gravi dopo la vaccinazione Covid-19.
Al seguente link è possibile raggiungere la pagina di V-Safe:
https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/vaccines/safety/vsafe.html
Al fine di rendere pubblici questi dati ICAN ha citato in giudizio per ben due volte il CDC che ha dovuto, a seguito ordinanza di un giudice, rilasciare i dati grezzi ufficiali creando un interfaccia visiva di facile utilizzo per la consultazione, V-Safe appunto.
782.900 persone hanno ricevuto assistenza medica al pronto soccorso e/o hanno avuto necessità di ospedalizzazione a seguito della vaccinazione COVID-19.
2.500.00 di persone hanno comunicato reazioni avverse piu’ o meno gravi che le hanno costrette ad assenze prolungate da scuola o dal lavoro.
Come riportato nel grafico sopra, 10.094.310 di persone hanno utilizzato V-safe durante il periodo dal 14 dicembre 2020 al 31 luglio 2022.
Circa 231 milioni di americani hanno ricevuto almeno una dose di vaccino durante quel periodo.
Gli utenti di V-safe hanno segnalato circa 71 milioni di sintomi non gravi.
I sintomi più comunemente riportati sono stati brividi (3,5 milioni), gonfiore (3,6 milioni), dolori articolari (4 milioni), dolori muscolari (7,8 milioni), mal di testa (9,7 milioni), affaticamento (12,7 milioni) e dolore generale (19,5). milioni).
4.200.00 sintomi sono invece da catalogare come gravi.
Su V-safe sono state raccolte anche 13 mila segnalazioni di reazioni avverse su bambini di età inferiore ai 2 anni.
I ricercatori del CDC continuano ostinatamente ad affermare che V-safe non solleva nuovi problemi di sicurezza dei vaccini Covid-19.
Preme ricordare che a differenza di altri prodotti di consumo, le aziende che guadagnano miliardi di dollari dai vaccini Covid-19 e non possono essere però citate in giudizio per danni causati dai vaccini stessi.
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“18 reazioni avverse per ogni ricovero evitato”. Un team di Oxford svela quanto ci sarebbe costata la campagna vaccinale. Lo studio
Pubblicato il 08/12/2022- Aggiornato il 09/12/2022
Per prevenire un singolo ricovero ospedaliero, legato alla variante Omicron, ci sarebbero stati almeno 18,5 eventi avversi gravi da vaccini a mRNA, particolarmente miopericarditi e casi di reattogenicità. Gli oltranzisti del Covid non potranno nascondersi nella risibile accusa di “complottismo”, a meno che non si consideri una fonte ambigua anche un articolo scientifico del prestigioso Journal of Medical Ethics, ripreso da L’INDIPENDENTE (per l’articolo originale, in inglese, rimandiamo a QUESTO LINK). Il dottor Euzebiusz Jamrozik, referente del Wellcome Centre for Ethics and Humanities dell’Università di Oxford, è il responsabile dello studio operato da dieci ricercatori di prestigiose università statunitensi, scozzesi, canadesi e inglesi. L’obbligo vaccinale, emerge dalla lettura, ha causato «danni netti a giovani adulti sani». La ricerca su cui è incentrato l’articolo, realizzata attraverso un ampio campione statistico della fascia d’età 18-29 anni, composto da studenti dei campus del Nord America, è stata svolta dai ricercatori in base ai dati forniti dal Cdc (Centers for Disease Control and Prevention).
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La conclusione cui sono giunti è che all’obbligo vaccinale non sia corrisposto alcun beneficio «proporzionale per la salute pubblica». Citiamo letteralmente, con buona pace dei virologi da salotto televisivo, i seguenti passaggi ancora sull’obbligo vaccinale, contenuti nell’articolo: «il fatto che tali politiche siano state implementate nonostante le controversie tra esperti […] suggerisce una profonda mancanza di trasparenza nel processo decisionale scientifico e normativo»; sicché le imposizioni «si sono rivelate eticamente ingiustificabili». ()
Dunque, i vaccini a cosa sono serviti? A nulla, anzi sono stati deleteri. Ne sono convinti anche i ricercatori indipendenti, che chiosano stigmatizzando l’obbligo vaccinale, quantomeno per la fascia di popolazione più giovane, altresì sottolineando che «i responsabili politici dovrebbero abrogarlo immediatamente».
Non resta che domandarci se questo recentissimo studio avrà la giusta eco o verrà “scientificamente” ignorato da giornali e Tv.
Il Regno Unito vieta l’ inoculazione ai bambini – Indagini rilevano danni allo sviluppo sessuale, alla qualità dello sperma e funzione dei testicoli
• eVenti Avversi, Settembre 8, 2022
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Danimarca 1
Vaccini Covid, la Danimarca fa un passo indietro e chiede scusa: “è stato un errore farli ai bambini”. Dal 1 luglio 2022 interrompe la vaccinazione per gli under 18
La Danimarca si pente di aver vaccinato i bambini contro il Covid e di aver fatto pressioni sulle famiglie: nei bambini la letalità del coronavirus è stata inferiore a quella dell'influenza negli adulti
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Danimarca 2
Danimarca: niente più vaccini COVID per gli under 50
di Igor Chudov
Un interessante aggiornamento dell’Autorità sanitaria danese è stato pubblicato ieri.
La Danimarca non offrirà più richiami e vaccini alle persone sotto i 50 anni.
Questa nuova politica è relativamente flessibile: se individui sotto i 50 anni ritengono di essere a rischio, possono comunque ottenere il richiamo.
Ma la buona notizia è che al pubblico in generale sotto i 50 anni NON vengono offerti booster.Quanto ai vaccini della serie primaria (che nessuno sta facendo più), nemmeno questi “saranno offerti” al grande pubblico:
Una curiosità: la Danimarca ha alcune informazioni su questi booster che non condivide con noi e che l’hanno spinta a decidere di non vaccinare o incoraggiare i giovani?
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La Florida sconsiglia ufficialmente i vaccini Covid agli adulti under 40. Troppi rischi
Il funzionario sanitario statale della Florida e chirurgo generale Joseph A. Ladapo, MD, ha appena pubblicato una nuova guida sui vaccini Covid-19 che li sconsiglia per gli adulti di età compresa tra 18 e 40 anni.
“Il Dipartimento della Salute (Dipartimento) della Florida ha condotto un’analisi attraverso una serie di casi autocontrollati, che è una tecnica originariamente sviluppata per valutare la sicurezza del vaccino”, ha annunciato Ladapo in un comunicato stampa.
“Questa analisi ha rilevato che c’è un aumento dell’84% dell’incidenza relativa di morte per cause cardiache tra i maschi di età compresa tra 18 e 39 anni entro 28 giorni dalla vaccinazione con mRNA”, afferma l’annuncio.
“Con un alto livello di immunità globale al COVID-19, il beneficio della vaccinazione è probabilmente superato da questo rischio anormalmente alto di morte per cause cardiache tra gli uomini di questa fascia di età. Non è stato riscontrato che i vaccini non mRNA presentino questi rischi maggiori”.
“Quelli con condizioni cardiache preesistenti, come miocardite e pericardite, dovrebbero prestare particolare attenzione quando prendono questa decisione”, ha consigliato Ladapo.
“Lo studio sulla sicurezza e sull’efficacia di qualsiasi farmaco, compresi i vaccini, è una componente importante della salute pubblica”, ha affermato il chirurgo generale Joseph Ladapo. “È stata prestata molta meno attenzione alla sicurezza e le preoccupazioni di molte persone sono state respinte: questi sono risultati importanti che dovrebbero essere comunicati ai cittadini della Florida”.
Questa è la Florida sfida Big Pharma e l’establishment biomedico del governo degli Stati Uniti, che raccomanda ai bambini di appena 6 mesi di ricevere vaccini a mRNA
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La Svezia ha deciso: stop ai vaccini anti-Covid per gli adolescenti
7 Ottobre 2022
In Svezia non saranno più somministrati vaccini anti-Covid per gli adolescenti. La decisione dell’Agenzia svedese per la sanità pubblica
L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha dichiarato che non saranno più somministrati ai ragazzi di età compresa tra 12 e 17 anni i vaccini anti Covid-19, parlando del “rischio molto basso” per questo target di popolazione. La nuova disposizione entrerà in vigore il 31 ottobre.
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Covid, chi è guarito non ha più bisogno del vaccino. Lo studio: «La memoria immunologica resta nell'organismo»
Secondo le ricerche sperimentali dell'istituto Altamedica l'immunità naturale è superiore a quella acquisita con il vaccino
Leggo.it, 7 settembre 2022
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Mortalità in eccesso, dalla Germania uno studio approfondito dei dati: le morti in eccesso sono strettamente correlate all’ inoculazione di massa
• www.eVentiAvversinews.it, Agosto 27, 2022
Excess mortality in Germany 2020–2022 è un preprint di Christof Kuhbandner (uno psicologo di Ratisbona) e Matthias Reitzner (uno statistico di Osnabrück) che applica una sofisticata analisi attuariale ai dati di mortalità per tutte le
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Uno studio italiano: il 94% dei destinatari del vaccino Covid-19 ha formazioni di coaguli nel sangue e particelle estranee
La VERITA’, 27 agosto
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NATURE: Micro coaguli indotti dalla spike (sì la proteina contenuta o innescata anche dai vaccini) responsabili del LONG COVID?
• eVentiAvversi, Agosto 27, 2022
Long Covid, una varietà di sintomi spesso debilitanti: mal d'orecchi, acufeni, congestione, mal di testa, vertigini, palpitazioni cardiache, dolori muscolari e altro ancora. Forse finalmente c'è una risposta. da Nature Quando Lara Hawthorne, illustratrice a
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Tumori nuovi e recidive fulminanti dopo il vaccino anti Covid: “incidenza del cancro aumentata del 143% nei vaccinati”. Tumori nuovi e recidive fulminanti dopo i vaccini mRNA contro il Covid-19: testimonianze, studi e ricerche
• di Peppe Caridi www.meteoweb.eu
• 25 Ago 2022
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Pfizer induce autoanticorpi contro gli interferoni di tipo I: ACCELERAZIONE della patogenesi di malattie croniche ( infezioni virali croniche, malattie autoimmuni, cancro) STUDIO
• eVenti Avversi, Settembre 9, 2022
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Da AFFARITALIANI.IT , giovedì, 29 settembre 2022
Covid, il vaccino può ritardare il ciclo mestruale fino a 8 giorni
Secondo uno studio condotto su quasi 20 mila persone in tutto il mondo ha fatto emergere nuovi inquietanti effetti indesiderati del vaccino anti Covid
Covid, lo strano effetto del vaccino sul ciclo mestruale: fino a 8 giorni di ritardo
Secondo una ricerca, una vaccinazione contro il Covid può cambiare i tempi del ciclo mestruale nelle donne, anche se l’effetto può esser temporaneo. Lo scrive il Washington Post.
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Uno studio sui vaccini Covid-19 di Pfizer negli adulti non mostra alcuna riduzione della mortalità
7 Ottobre 2022
di Stefano Pezzola(ArezzoWeb)
Il 26 settembre 2022 sul Journal of Insuline Resistance è stato pubblicato un articolo a firma del dr. Aseem Malhotra dal titolo “Curare la pandemia di disinformazione sui vaccini mRNA COVID-19 attraverso una vera medicina basata sull’evidenza“.
Al seguente link è possibile visualizzare l’articolo in forma integrale:
https://insulinresistance.org/index.php/jir/article/view/71/221
Aseem Malhotra, cardiologo britannico da sempre promotore della salute pubblica, è autore di diversi libri ed articoli sui giornali.
È stato il primo direttore scientifico di Action of Sugar nel 2014.
È stato elencato come una delle 500 persone più influenti dal Sunday Times ed è stato riconosciuto due volte come uno dei primi 50 pionieri della comunità nera e etnica (BME) nel servizio sanitario nazionale del Regno Unito dall’Health Service Journal. Nell’agosto 2022, il dr. Malhotra è apparso su GB News, rivelando di aver inviato una lettera aperta al presidente Joe Biden chiedendo l’immediato rilascio dei dati grezzi della sperimentazione originale del vaccino COVID-19 di Pfizer.
Un mese dopo, con il citato articolo pubblicato come detto sul Journal of Insulin Resistance il 26 settembre 2022, discute gli attuali problemi con le vaccinazioni COVID-19 e chiede una sospensione immediata della vaccinazione Covid-19 con farmaci/vaccini mRNA.
Scrive il dr. Malhotra che “le ri-analisi di studi randomizzati controllati utilizzando la tecnologia dell’acido ribonucleico messaggero (mRNA) suggerisce un rischio maggiore di eventi avversi gravi dai vaccini rispetto all’essere ricoverati in ospedale da COVID-19. I sistemi di farmacovigilanza e i dati di sicurezza del mondo reale, insieme a plausibili meccanismi di danno, sono profondamente preoccupanti, specialmente in relazione alla sicurezza cardiovascolare. Rispecchiando un potenziale segnale dello studio di fase 3 di Pfizer, nel 2021 è stato osservato un aumento significativo delle chiamate di arresto cardiaco alle ambulanze in Inghilterra, con dati simili che emergono da Israele nella fascia di età 16-39 anni“.
Non si può dire che il consenso a ricevere questi famaci mRNA sia stato pienamente informato, come è richiesto eticamente e legalmente.
Una pausa e una rivalutazione delle politiche di vaccinazione globali per COVID-19 sono attese da tempo.
Lo studio sull’mRNA di Pfizer negli adulti non ha mostrato alcuna riduzione statisticamente significativa della mortalità per tutte le cause e, in termini assoluti, ci sono stati in realtà molti più di decessi tra i vaccinati anche con dose aggiuntiva booster.
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Control Group Cooperative (CGC): uno studio retrospettivo sui non vaccinati.
Uno studio su oltre 305.000 partecipanti arruolati volontariamente e non vaccinati contro il Covid-19 provenienti da 175 paesi.
I dati indicano, tra l’altro, che questo gruppo di persone non vaccinate non è risultato più incline all’infezione da Omicron, anche se non protetti dai vaccini.
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7 Ottobre 2022
di Stefano Pezzola
Secondo il database Our World in Data ad oggi, il 67.9% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di un vaccino COVID-19.
Mentre solo il 22.5% delle persone residenti nei paesi a basso reddito ha ricevuto una dose di un vaccino COVID-19.
I tassi di vaccinazione dei paesi sviluppati sono generalmente elevati, in genere intorno all’80%.
Ad esempio, i tassi di vaccinazione COVID-19 dei paesi del G7 sono: 79,19% negli Stati Uniti, 86,96% in Canada, 80,92% in Francia, 77,66% in Germania, 85,82% in Italia, 83,60% in Giappone e 79,97% nel Regno Unito.
In tutti i paesi e le regioni del mondo, ci sono persone che scelgono di non ricevere i vaccini COVID-19 per vari motivi.
L’intera campagna vaccinale contro la COVID-19 può essere oggi considerata la più grande sperimentazione clinica umana senza precedenti sulla sicurezza dei vaccini, in base alla progettazione o meno, poiché i dati sulla sicurezza a lungo termine dei vaccini non erano e non sono disponibili.
Quindi possiamo affermare che la popolazione non vaccinata in diverse parti del mondo sono grandi gruppi di controllo unici in uno studio clinico e statistico globale.
Tra ottobre 2021 e febbraio 2022, un’organizzazione con sede nel Regno Unito chiamata Control Group Cooperative (CGC) ha raccolto in modo indipendente i dati sullo stato di salute del non vaccinati, le ragioni per cui hanno deciso di rifiutare i vaccini mRNA Covid-19, se sono stati infettati dal virus SARS-CoV-2 e la gravità dei sintomi riscontrati.
I dati sono stati pubblicati sull’International Journal of Vaccine Theory, Practice and Research, una rivista accademica ad accesso aperto peer-reviewed che abbiamo già ampiamente conosciuto in occasione di precedenti analisi e verifiche di studi clinici.
Uno studio su oltre 305.000 partecipanti arruolati volontariamente e non vaccinati contro il Covid-19 provenienti da 175 paesi.
Nella coorte della popolazioni non vaccinate il 40% proviene dall’Europa, il 27% da Australia e Nuova Zelanda e circa il 25% dal Nord America ovvero Stati Uniti e Canada.
Il 57% sono donne e il 43% maschi.
Il maggior numero di intervistati rientra nella fascia di età compresa tra 50 e 69 anni, quella considerata dalle autorità sanitarie a più alto rischio di infezione da Covid-19 con contrazione di malattia spesso grave dopo l’infezione rispetto alle altre fasce di età.
Secondo il sondaggio, le cinque ragioni principali alla base della decisione della coorte di non ricevere vaccini mRNA Covid-19 sono la preferenza di far ricorso alla medicina tradizionale, la sfiducia nei confronti delle case farmaceutiche, la sfiducia nei confronti delle informazioni governative sui vaccini, i dati di studi di sperimentazione scarsi o limitati e la paura di effetti collaterali a lungo termine.
Ogni intervistato ha potuto indicare più di un motivo che ha considerato ugualmente importante.
Dai risultati, rileviamo immediatamente che i partecipanti non rifiutano le cure mediche, né non si preoccupani della propria salute, come a volte ritratto dai media e/o dalle autorità. Queste persone non vaccinate, semplicemente pensano che non c’è un solo modo – il vaccino appunto – per curarsi e prevenire la malattia, perchè nessuno scienziato al mondo può affermare che possiamo conoscere ogni aspetto dei nuovi prodotti vaccinali.
Prima di partecipare al sondaggio, meno del 20% dei partecipanti era stato infettato dal virus SARS-CoV-2.
Durante il periodo di cinque mesi da ottobre 2021 a febbraio 2022, nella maggior parte del mondo, la variante Omicron altamente trasmissibile è diventata la varietà più diffusa, sostituendo la variante Delta precedentemente dominante. Di conseguenza, molte persone sono state infettate.
Nella stragrande maggioranza dei casi, i sintomi dei pazienti sono stati lievi e moderati.
Il tasso di malattia grave è risultato molto basso (circa il 2% di tutti gli intervistati).
Soltanto 74 individui tra i 5.196 (1,4%) hanno confermato di essere stato ricoverato in ospedale.
I dati indicano ancora che questo gruppo di persone non vaccinate non è risultato più incline all’infezione da Omicron, anche se non protetti dai vaccini.
Altrimenti la percentuale di infezione e tassi di ospedalizzazione tra questo gruppo di persone sarebbe stata molto più alta.
Un dato molto importante.
Questo studio fornisce dati sul “gruppo di controllo” non vaccinato nell’ambito del gigantesco esperimento globale di vaccinazione di massa della popolazione con vaccini di nuova concezione con tecnologia mRNA.
Fornisce inoltre un importante riferimento per gli operatori della sanità pubblica per valutare il processo decisionale politico in termini di impatti di determinate politiche sulle diverse comunità.
Dobbiamo chiederci: ci stiamo davvero attenendo agli standard etici del prima “non nuocere”?
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Iniziativa partita dall’India. Numerosi medici di tutto il mondo hanno sottoscritto la dichiarazione di crisi sanitaria internazionale dovuta agli effetti dei vaccini covid. Chiedono il blocco immediato delle somministrazioni e sostegno alle vittime da reazioni avverse
segue notizia
14.000 medici e professionisti dichiarano
crisi medica internazionale a causa di
danni e decessi da (parola censurata)
Quasi 14.000 medici, scienziati e professionisti provenienti da più di 34 paesi hanno dichiarato una crisi medica internazionale a causa di “malattie e decessi associati ai ‘vaccini COVID-19’”.
Lanciata in conferenza stampa sabato 10 settembre, la dichiarazione afferma:
“Stiamo attualmente assistendo a un eccesso di mortalità in quei paesi in cui la maggior parte della popolazione ha ricevuto i cosiddetti ‘vaccini COVID-19’. Ad oggi, questo eccesso di mortalità non è stato sufficientemente studiato né dalle istituzioni sanitarie nazionali né da quelle internazionali”.
Continua:
Particolarmente preoccupante è il gran numero di morti improvvise in giovani precedentemente sani a cui sono stati inoculati questi “vaccini”, così come l’elevata incidenza di aborti spontanei e morti perinatali che non sono state studiate.
Un gran numero di effetti collaterali negativi, inclusi ricoveri, disabilità permanenti e decessi legati ai cosiddetti “vaccini COVID-19”, sono stati segnalati ufficialmente.
Il numero registrato non ha precedenti nella storia mondiale delle vaccinazioni.
La dichiarazione, che ha origine da medici e professionisti indiani, avanza otto richieste “urgenti”, tra cui l’interruzione immediata delle vaccinazioni e l’indagine su tutti i decessi in persone precedentemente sane.
Leggi il testo completo di seguito e, se sei un medico, uno scienziato o un altro professionista, prendi in considerazione la possibilità di firmare .
DICHIARAZIONE DI CRISI MEDICA INTERNAZIONALE DOVUTA A MALATTIE E MORTI CORRELATI AI ‘VACCINI COVID-19’
Noi, medici e scienziati di tutto il mondo, dichiariamo che esiste una crisi medica internazionale a causa delle malattie e dei decessi correlati alla somministrazione di prodotti noti come “vaccini COVID-19”.
Attualmente stiamo assistendo a un eccesso di mortalità in quei paesi in cui la maggior parte della popolazione ha ricevuto i cosiddetti “vaccini COVID-19”. Ad oggi, questo eccesso di mortalità non è stato sufficientemente studiato né dalle istituzioni sanitarie nazionali né internazionali.
Particolarmente preoccupante è il gran numero di morti improvvise in giovani precedentemente sani a cui sono stati inoculati questi “vaccini”, così come l’elevata incidenza di aborti spontanei e morti perinatali che non sono state studiate.
Un gran numero di effetti collaterali negativi, inclusi ricoveri, disabilità permanenti e decessi legati ai cosiddetti “vaccini COVID-19”, sono stati segnalati ufficialmente.
Il numero registrato non ha precedenti nella storia mondiale delle vaccinazioni.
Esaminando i rapporti su VAERS di CDC, Yellow Card System del Regno Unito, Australian Adverse Event Monitoring System, EudraVigilance System europeo e VigiAccess Database dell’OMS, ad oggi ci sono stati oltre 11 milioni di segnalazioni di effetti avversi e più di 70.000 decessi correlati all’inoculazione dei prodotti noti come ‘vaccini Covid’.
Sappiamo che questi numeri rappresentano quasi tra l’1% e il 10% di tutti gli eventi reali.
Pertanto, riteniamo di essere di fronte a una grave crisi medica internazionale, che deve essere accettata e trattata criticamente da tutti gli stati, dalle istituzioni sanitarie e dal personale medico in tutto il mondo.
Pertanto, le seguenti misure devono essere adottate con urgenza:
- Uno ‘stop’ mondiale alle campagne nazionali di vaccinazione con i prodotti noti come ‘vaccini COVID-19’.
- Indagine su tutte le morti improvvise di persone sane prima dell’inoculazione.
- Implementazione di programmi di diagnosi precoce di eventi cardiovascolari che potrebbero portare a morti improvvise con analisi quali D-dimero e Troponina, in tutti quelli che sono stati inoculati con i prodotti noti come ‘vaccini COVID-19’, nonché la diagnosi precoce di gravi tumori.
- Attuazione di programmi di ricerca e trattamento per le vittime di effetti avversi dopo aver ricevuto il cosiddetto “vaccino COVID-19”.
- Intraprendere analisi della composizione delle fiale di Pfizer, Moderna, Astra Zeneca, Janssen, Sinovac, Sputnik V e qualsiasi altro prodotto noto come “vaccini COVID-19”,da parte di gruppi di ricerca indipendenti senza affiliazione ad aziende farmaceutiche, né alcun conflitto di interessi .
- Studi da condurre sulle interazioni tra i diversi componenti dei cosiddetti “vaccini COVID-19” e sui loro effetti molecolari, cellulari e biologici.
- Attuazione di programmi di aiuto psicologico e compensazione per qualsiasi persona che abbia sviluppato una malattia o disabilità in conseguenza dei cosiddetti “vaccini COVID-19”.
- Attuazione e promozione di programmi di aiuto psicologico e compensazione per i familiari di qualsiasi persona deceduta a seguito dell’inoculazione del prodotto noto come “vaccini COVID-19”.
Di conseguenza dichiariamo di trovarci in una crisi medica internazionale senza precedenti nella storia della medicina, a causa del gran numero di malattie e decessi associati ai “vaccini contro il COVID-19”. Pertanto, chiediamo che le agenzie di regolamentazione che sovrintendono alla sicurezza dei farmaci e le istituzioni sanitarie in tutti i paesi, insieme alle istituzioni internazionali come l’OMS, PHO, EMA, FDA, UK-MHRA e NIH rispondano a questa dichiarazione e agiscano in in accordo con le otto misure richieste in questo manifesto.
Questa Dichiarazione è un’iniziativa congiunta di diversi professionisti che si sono battuti per questa causa. Chiediamo a tutti i medici, scienziati e professionisti di approvare questa dichiarazione al fine di esercitare pressioni sugli enti coinvolti e promuovere una politica sanitaria più trasparente.
Notizie stampa, settembre 2022
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Le drammatiche testimonianze in un VIDEO del Comitato ASCOLTAMI
«Noi invisibili, rovinati dal vaccino e traditi dallo Stato»
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- Di Andrea Zambrano
- La NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA
- 22-09-2022
Invisibili è un pugno in faccia al conformismo vaccinista di medici e tv, al cinismo inoculatorio di Draghi e Speranza, incuranti di fronte al calvario di poveretti sani a cui hanno imposto la siringa. È un calcio al perbenismo clericale della narrazione dell'atto d'amore. Le storie dei danneggiati da vaccino del Comitato Ascoltami diventano un video di dolore e di allarme: c'è chi non riesce neppure a leggere a voce alta, chi ha perso il lavoro, chi dorme seduto per la pericardite. E chi ha avuto una certificazione di effetto avverso, ma la Regione non gli carica il documento.
«Sono un ventiseienne nel corpo di un novantenne». È un vero e proprio viaggio nell’abisso delle reazioni avverse da vaccino quello che si propone di fare Invisibili, il video denuncia prodotto da Playmastermovie per la regia di Alessandro Amori, filmmaker e fondatore di Playmastermovie (QUI), e diretto da Paolo Cassina, che è stato presentato nei giorni scorsi a Cerveteri (presenti – e con le lacrime agli occhi – Federica Angelini e Vanni Frajese) e che è finalmente on line.
Il video Invisibili è un pugno in faccia al conformismo vaccinista di giornalisti e medici prezzolati in tv, al perbenismo pandemico di uomini di Chiesa che hanno visto nel vaccino un atto d'amore, al cinismo inoculatorio di Draghi, di Speranza, al fanatismo delle Ronzulli e dei Brunetta, delle Nunzie de Girolamo e dei Giuseppe Conte, incuranti di fronte al calvario di poveretti sani a cui hanno imposto la siringa raccontando la bugia del contagio zero e della sicurezza garantita.
Nei quasi cento minuti di video si alternano le testimonianze di tantissime vittime del vaccino, reclutate attraverso il Comitato Ascoltami fondato dalla Angelini, che raccontò per prima alla Bussola il suo dramma alle prese con quelle strane parestesie. Ma ci sono anche interventi di medici come Antonio de Palma e Alberto Donzelli, giuristi e psicoterapeuti per quello che può essere considerato a buon diritto un documento eccezionale su una realtà definita già dal titolo per quello che è: invisibili. Così appaiono allo Stato e alla sanità pubblica gli oltre 1300 iscritti ad Ascoltami a cui il video dà voce; E così sono, in una spirale infernale di solitudine e abbandono le migliaia di connazionali che in questi due anni, da quando è iniziata la campagna vaccinale, soffrono le pene dell’inferno senza avere una diagnosi e senza sapere neppure a chi rivolgersi per essere ascoltati. Fantasmi, nascosti, che hanno creduto allo Stato e si sono vaccinati e ora sono stati traditi e liquidati con nove gocce di valium.
Il documentario si apre con Chiara (in foto) che legge una poesia di Cristina Alziati, la quale si percepisce come l’inverno: «Ecco – dice -, io dal 1° novembre 2021 (giorno della vaccinazione con Pfizer ndr) sento che sono l’inverno». Scorrono le immagini con il suo racconto che è il racconto uguale a quello di decine e decine di danneggiati svelati in questi mesi dalla Bussola: «Bruciori, dolori articolari, parestesie, metà corpo che si paralizza». Oggi Chiara ha dovuto rinunciare al lavoro e combatte con una diagnosi di disestesia con genesi vaccinale.
Il suo caso è uno tra tantissimi. Secondo Alberto Donzelli il parametro statunitense delle reazioni avverse è il solo da tenere in considerazione: «Le reazioni gravi del V safe, la vigilanza attiva americana, rileva effetti avversi 640 volte superiori rispetto a quelli dell’Aifa; Quelle gravi hanno uno squilibrio superiore di oltre 1000 volte la sottostima dell’Aifa». E le percentuali sono inquietanti: «Con il booster è l’1% dei vaccinati, sembra poco; su mille persone sono 10 danneggiati, ma su 100mila sono 1000 e su 1 milione sono 10mila». «È un numero rilevante se teniamo in considerazione che un vaccino non dovrebbe fare neanche un morto», gli fa eco il dottoro Antonio De Palma nel descrivere i dati di Eudravigilance: «Su 570 milioni di somministrazioni, ci sono stati 58.300 segnalazioni gravi e 7000 decessi. È un numero rilevante che dovrebbe indurre per lo meno a escludere l’obbligatorietà».
Obbligato a vaccinarsi è Roberto (foto), 26 anni di Torino, operatore sanitario, una passione per il trekking sulle amate Alpi, che non vede da marzo 2021, da quando ha fatto la prima dose Pfizer: da quel giorno inizia il calvario. Oggi Roberto convive con una pericardite con versamento che lo fa dormire seduto e gli provoca affanno anche solo per portare le buste della spesa: «La mia vita è quella di un ventiseienne nel corpo di un novantenne». Ma Roberto, dopo il disorientamento ha incontrato Ascoltami e oggi è uno degli attivisti incaricato di raccogliere telefonate e storie di dolore. La gente gli manda le mail con le foto delle braccia arrossate e dei referti clinici.
Come Michele di Roma, al quale i medici di Atene dove è in vacanza diagnosticano una pericardite, che al suo ritorno in Italia un ospedale pubblico romano gli nega senza spiegazioni: «Sono dovuto andare privatamente e lì hanno accertato la gravità della mia condizione che dura tutt’ora».
Quella dell’indifferenza dei medici, che arriva fino alla negazione e all’indisponibilità a fare diagnosi, è una costante.
Accomuna anche il destino di due sposi di Biella, Roberto e Alessandra. Lui con dolori atroci e senza forze, lei doppiamente vittima e doppiamente invisibile: «Il medico ha scritto che ho avuto una reazione allergica sistemica al vaccino covid, ma il foglio che mi ha rilasciato l’ospedale non è mai stato caricato sul fascicolo sanitario. Ho chiesto più volte spiegazioni e mi hanno risposto che non sono capaci di farlo!».
Un’altra invisibile è Cristiana. Ha smesso di guidare, soffre di perdite di memoria e deve andare dalla logopedista per provare a recuperare la voce: «Da dopo il vaccino soffro di disgrafia, mancanza di comprensione di un testo, se mi concentro per leggere non capisco il contenuto, nella scrittura inverto le sillabe, non ricordo cosa ho detto e cosa ho fatto. E non ho mai sofferto di questo disturbo, ma in Ascoltami ho trovato una grande famiglia».
Legge a fatica il referto medico: «Valutata la correlazione temporale, è possibile che il deficit del settimo nervo cranico a destra, sia una reazione avversa al vaccino anti Sars Cov 2. Considerato il rischio di recidiva di una paralisi facciale, ritengo la paziente non idonea ad una nuova vaccinazione». Ora ha avviato le pratiche con il legale per l’infortunio.
Di difficoltà di lettura e di movimento soffre anche Valentina, di Avellino. 25 anni, prima dell’inoculo faceva body building: «Ero molto sana e molto forte, ma il vaccino mi ha paralizzata: fatico a camminare e a parlare. È come se io dessi l’impulso ma il mio corpo non rispondesse», dice mentre mostra che cosa si prova a stare in un corpo che non reagisce ai comandi: ad un certo punto inizia a leggere ad alta voce, le parole escono a fatica, è uno sforzo immenso, lo stesso sforzo che prova nel camminare che non è un camminare, ma un trascinare, zoppicando, le gambe pietosamente e dolorosamente.
Giovani nel fiore degli anni, imprigionati in un corpo diventato improvvisamente vecchio, privati di ascolto, di cure, spogliati della dignità e che ora si sentono traditi: dopo aver dato fiducia allo Stato sono oggetto di scherno e umiliazioni profonde, ridotti a curarsi con ansiolitici, impoveriti dalle ricevute mediche che superano per alcuni anche i 10mila euro. Invisibili, ma con la carne e il sangue dentro un macigno contemporaneo chiamato reazione avversa da vaccino covid, che lo Stato non vede e non sente perché il vederlo e il sentirlo equivarrebbe ad ammettere di aver commesso un gigantesco e imperdonabile errore: ammalare chi era sano. L’antitesi della medicina.
Perché la narrazione vaccinista traballa – Seconda parte: la sicurezza
Gli ultimi studi sugli effetti avversi e i danni da vaccino, lockdown e mascherine. Una mole di dati e ricerche che contraddicono la narrativa ufficiale
di Fabrizio Baldi13 Settembre 2022, NicolaPorro.it
Nel precedente articolo abbiamo visto come le certezze sull’efficacia dei vaccini anti-Covid nel prevenire i contagi cominci a fare acqua da tutte le parti. Ma non si tratta purtroppo solo di una scarsa efficacia o di un’efficacia negativa. Ci sono crescenti evidenze a sostegno di danni più o meno gravi alla salute dei vaccinati.
Reazioni gravi
Uno studio pubblicato su The Lancet e citato dal Virology Journal evidenzia che a 8 mesi dalla somministrazione delle due dosi standard di vaccino, il sistema immunitario dei vaccinati è più debole rispetto a quello dei non vaccinati, cosa che potrebbe favorire l’insorgere del Fuoco di Sant’Antonio [33].
Il rapporto AIFA aggiornato al 26 settembre dell’anno scorso parla di 14.605 possibili reazioni gravi al vaccino (il 14 per cento circa sul totale delle oltre 100 mila segnalazioni all’ente di farmacovigilanza italiana). Oltre 4 mila di queste sarebbero direttamente riconducibili al vaccino [34].
Al 27 luglio 2022 sono state riportate nel Regno Unito 2.226 morti sospette, ossia decessi avvenuti dopo il vaccino ma senza prova certa che il vaccino ne sia stata la causa [35]. Sempre dal Regno Unito arrivano dati che parlano di un aumento della mortalità generale nei vaccinati rispetto ai non vaccinati. [36]
Uno studio pubblicato dal NPOJIP (l’ente no profit che si occupa di farmacovigilanza in Giappone), sostiene che il rischio di morte aumenti di 7 volte nei ventenni vaccinati contro il Covid. [37]
Un preprint (ossia uno studio non ancora sottoposto a revisione da parte della comunità scientifica) consultabile sul sito Eventi Avversi riporta dati scioccanti: 32 mila morti in eccesso nel 2021 che sarebbero da ricondurre ai vaccini anti-Covid, e non al Covid stesso, dal momento che i decessi sono distribuiti in tutte le fasce d’età e che l’aumento delle morti riflette l’inizio della campagna vaccinale e la somministrazione delle dosi di richiamo [38].
In generale sembra che i vaccini mRNA di Pfizer e Moderna siano associati ad un rischio accresciuto di eventi avversi [39].
Il rischio miocardite
C’è motivo di preoccuparsi anche del molto chiacchierato legame tra vaccini e miocardite: i giovani tra i 18 e i 24 anni rischiano fino a 44 volte di più di avere serie conseguenze da miocardite da vaccino, secondo uno studio di Nature citato dalla rivista The Daily Sceptic [40].
Lungi dall’essere il male minore, i vaccini sarebbero molto più pericolosi per la salute del cuore nei giovani maschi se paragonati all’infezione da Covid, che in teoria dovrebbero scongiurare [41]. Dice Alessandro Capucci, ordinario di malattie cardiovascolari all’Università Politecnica delle Marche:
“Nel 2021 si è riscontrato un aumento dei casi di miocardite giovanile e negli atleti. Anche le morti improvvise tra i calciatori sono superiori alla media. Dagli studi emerge un legame significativo con i vaccini mRNA, il Ministero non dovrebbe minimizzare. Il problema è più accentuato negli atleti maschi e giovani, specie a causa dei livelli di catecolamine”. [42]
Epatiti autoimmuni
Se il cuore piange nemmeno il fegato se la passa troppo bene: è ormai provato il legame tra vaccini ed epatiti autoimmuni, anche se in teoria dovrebbe trattarsi di eventi piuttosto rari [43, 44].
Uno studio effettuato dall’ospedale universitario della Charité di Berlino ha riscontrato gravi effetti collaterali (dolori muscolari, infiammazioni al cuore, problemi neurologici) in 8 persone su 1.000 vaccinate contro il Covid, un valore molto più alto rispetto ad altri vaccini [45].
Alterazioni nel sangue
A dir poco allarmante quanto pubblicato sul Food and Chemical Toxicology, una rivista scientifica peer-reviewed [46].
Gli autori dello studio, a partire da dati del VAERS (il database americano che registra gli effetti avversi da vaccino), parlano di possibili alterazioni della sintesi delle proteine e dei meccanismi che proteggono il corpo dal cancro, con rischi di paralisi di Bell (che colpisce il viso), malattie neurodegenerative, miocarditi, disturbi al fegato e al sistema immunitario, ridotta capacità di riparazione del Dna danneggiato [47].
Non allarmanti ma addirittura agghiaccianti le conclusioni cui è arrivato uno studio italiano, disponibile anche in inglese, effettuato raccogliendo campioni di sangue di soggetti vaccinati con Pfizer o Moderna, ed esaminandoli al microscopio in campo oscuro. A pagina 23 si legge infatti:
“In 948 soggetti su 1006, pari al 94 per cento del totale analizzato, si sono evidenziate varie alterazioni dello stato di aggregazione degli eritrociti ed è stata rilevata la presenza nel sangue periferico di particelle esogene puntiformi ed auto-luminescenti in campo oscuro […]. I soggetti analizzati dopo un intervallo di tempo maggiore presentavano tipicamente anche formazioni tubulari/fibrose e frequentemente anche cristalline e lamellari con morfologie estremamente complesse e costanti.
Le alterazioni trovate dopo l’inoculazione dei vaccini a mRNA rafforzano ulteriormente l’ipotesi che le modificazioni sarebbero da riferirsi in prima battuta ai vaccini a mRNA. Tali alterazioni potrebbero correlarsi con i disturbi di coagulazione dopo vaccinazione anti-Covid, causati anche dalla nota tossicità vascolare della proteina Spike, prodotta dai soggetti inoculati con vaccini a mRNA. Con questi quadri ematologici è lecito attendersi la riattivazione di situazioni oncologiche o lo scompenso di una senilità fisiologica verso forme di marasma accelerate […].
In conclusione, mai si era osservato un così brusco cambiamento del sangue periferico dopo inoculo di vaccini, con transizione da uno stato di perfetta normalità ad uno patologico, con emolisi, impacchettamento per adesione dei globuli rossi ed impilamento degli stessi in complessi e giganteschi conglomerati. Mai si era osservata la presenza di una così grande quantità di particelle esogene nel sangue apparentemente incompatibili con un normale flusso ematico del microcircolo e che si modificano nel tempo, con fenomeni di auto-aggregazione”. [48, 49]
Anche noi di Atlantico Quotidiano avevamo già trattato l’argomento [50].
Alla luce di quanto appena detto, sembra tutto tranne che irrazionale il non volersi sottoporre all’iniezione di un farmaco che presenta un certo livello di rischi per la salute e che, soprattutto, non fa quello che promette: bloccare i contagi da Covid-19.
A questo punto è doveroso porre una domanda: gli autori di questi studi e coloro che li citano sono tutti anti-scienza? Sarebbe interessante ascoltare l’opinione non solo di Gabanelli e Ravizza in proposito, ma di tutti quanti hanno ricoperto di insulti e offese coloro che hanno scelto di non farsi vaccinare, sottoponendoli a vessazioni di ogni tipo.
Lockdown e mascherine
I vaccini non sono l’unica misura più o meno imposta a milioni di persone. Negli ultimi due anni si è tentata di far passare per normale, il famigerato “New Normal” per l’appunto, l’idea che dovessimo rimanere chiusi in casa e coprirci la faccia con un tessuto poroso per fare la nostra parte di soldatini nella guerra alla pandemia.
Come nel caso dei vaccini, è legittimo e doveroso chiedersi se si tratti di misure necessarie ed efficaci, o se invece presentino dei rischi.
Si prenda ad esempio la Great Barrington Declaration. Nulla di anti-scientifico nemmeno in questo caso, visto che i tre autori e primi firmatari della dichiarazione sono la professoressa di epidemiologia di Oxford Sunetra Gupta, il professore di medicina di Stanford Jay Bhattacharya ed il biostatistico di Harvard Martin Kulldorff.
Cosa dice questo documento, che come tutti è stato e può essere criticato? Gli autori sostengono cose di elementare buon senso: criticano le misure di lockdown e raccomandano di concentrarsi sulla protezione dei soggetti fragili e a rischio, senza sottoporre ad inutili restrizioni e privazioni della libertà la gran parte delle persone, considerate non a rischio.
Sono in tanti ad aver trovato ragionevoli queste posizioni, visto che la dichiarazione è poi stata firmata da 14 mila scienziati, 40 mila medici ed oltre 800 mila persone del grande pubblico [51].
I danni dei lockdown
Jay Bhattacharya ha definito i lockdown come “la peggiore catastrofe nella storia per la salute pubblica”. Se un’affermazione del genere appare come una probabile esagerazione, c’è comunque tutta una serie di studi che dimostrano i danni causati dalle politiche di lockdown, inclusi depressione, ansia, suicidi, malnutrizione infantile, aumento delle morti in eccesso [52].
Una ricerca internazionale in particolare ha evidenziato la gestione disastrosa dell’emergenza pandemica in Italia: i lockdown non solo non hanno affatto contenuto la pandemia, ma ne hanno aggravato le conseguenze, provocando forse più morti del Covid stesso a causa della sospensione di visite e terapie per altre patologie [53].
Mascherine inutili?
Anche nel caso delle mascherine ci sono buone ragioni scientifiche per dubitare della loro utilità. A dire il vero basta la semplice logica: se fossero davvero efficaci, dopo mesi e mesi di imposizione coatta, la pandemia Covid si sarebbe esaurita, o perlomeno si registrerebbe un numero minore di casi, cosa che invece non è avvenuta.
Non c’è dunque da stupirsi se un preprint su The Lancet non sia stato in grado di trovare alcun collegamento tra obbligo di mascherine e numero di contagi nelle scuole americane, vale a dire che le protezioni facciali non hanno avuto alcun ruolo nella diffusione/prevenzione del Covid [54].
A conclusioni simile è sostanzialmente arrivato uno studio effettuato su dati europei, sostenendo la sostanziale inutilità delle mascherine nel contenere la pandemia di Covid [55].
Secondo altri, le mascherine sono non solo inutili, ma potenzialmente dannose per la salute umana, dal momento che causano mal di testa e nausea dovuta a scarsa ossigenazione, aumento dell’anidride carbonica nel sangue, aumento della pressione sanguigna, vertigini, acne, ridotte capacità di pensare e concentrarsi [56].
Se da una parte ci sono studi che non sono in grado di dimostrare una effettiva utilità delle mascherine (o differenze a seconda del modello indossato) [57], dall’altra uno studio realizzato in Kansas (dove ad ogni contea è stata lasciata mano libera se imporre o meno le protezioni facciali) ha riscontrato un aumento di mortalità del 50 per cento proprio nelle contee con mascherine obbligatorie.
L’ipotesi, ancora tutta da dimostrare, è che chi è positivo al Covid espella i virus col respiro per poi re-inalarli, dal momento che rimangono bloccati nel tessuto delle mascherine [58].
Le conseguenze dell’uso delle mascherine, così come di altre misure per contrastare la pandemia, non sono sfuggite ad un gruppo di medici belgi, che hanno scritto una lettera aperta indirizzata ai politici ed ai media del loro Paese [59].
Uscire dallo scientismo
A questo punto dovrebbe essere chiaro un punto fondamentale: vista la mole di dati e ricerche che contraddicono la narrativa ufficiale, non c’è nulla di anti-scientifico nel non voler adottare comportamenti (vaccino, mascherine) che appaiono di dubbia efficacia quando non addirittura potenzialmente pericolosi per la salute.
I cosiddetti no-vax non sono terrapiattisti ufomani come qualche credulone ama vederli, ma cittadini che esercitano la piena responsabilità su se stessi ed il proprio corpo.
Non sarebbe una cattiva idea che qualcuno chiedesse conto a Giuseppe Conte e Roberto Speranza della gestione disastrosa della pandemia in Italia e delle misure vessatorie (mascherine, distanziamento sociale) imposte a bambini che nulla hanno da temere dall’infezione da Covid.
Così come sarebbe doveroso inchiodare Mario Draghi alle sue responsabilità in merito ad affermazioni quali “se non ti vaccini muori e fai morire”, “il Green Pass dà garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”: non solo false, ma insultanti nei confronti di coloro che hanno legittimamente scelto di non farsi vaccinare.
Diversi degli studi precedentemente citati non sono ancora stati sottoposti a peer-review, ossia a revisione critica da parte di colleghi specializzati nelle stesse discipline scientifiche. Questo, lungi dal dimostrarne l’infondatezza, dimostra semmai l’importanza di un dialogo costruttivo tra specialisti, senza inviti alla censura.
Nessun dialogo è possibile se ci si arrocca su dogmi e verità granitiche e incontestabili. Diventa quindi fondamentale uscire dallo scientismo, vera e propria piaga che infetta una parte consistente dell’opinione pubblica e dei mass media.
Quante volte abbiamo sentito dire in televisione o letto sui social media affermazioni di questo tipo: “Mi fido della scienza”, “lo dice la scienza”, etc. In realtà, è proprio chi ignora persino le basi del metodo scientifico a far sue queste posizioni dogmatiche e fideistiche, della serie non capisco ma mi adeguo.
Siamo all’ipse dixit: lo dice il tale, quindi è così. La scienza funziona esattamente all’opposto: le affermazioni vanno suffragate da prove e dati, sono e devono essere costantemente sottoposte a revisioni critiche, possono e devono essere cestinate non appena emergono evidenze contrarie.
Scienza è sapersi mettere in discussione, nella consapevolezza che non esiste una verità assoluta e immutabile (quella è affare delle religioni, per chi ne ha una) ma verità provvisorie, che possono cambiare da un momento all’altro. Altrimenti la scienza diventa scientismo, che per l’appunto presenta caratteri religiosi: adorazione della scienza e di tutto ciò che i suoi sacerdoti dicono.
D’altra parte non sarebbe la prima volta che la scienza prende cantonate. La fenolftaleina è stata per tanti anni il principio attivo dei comuni lassativi, per essere abbandonata solo nel 1998 quando se ne è scoperta la tossicità.
Nel periodo tra il 1930 e gli anni ’40 i medici americani prestarono volentieri alle industrie del tabacco la loro autorevolezza in camice bianco, per dire nella pubblicità che le sigarette erano roba al massimo da mal di gola. No, non per sadica cattiveria, ma semplicemente perché all’epoca non si aveva ben chiaro che fumare aumenta il rischio di cancro ai polmoni. Fino a che l’impennata nel numero di casi della malattia non spinse qualcuno a farsi qualche domanda e a fare due conti in proposito [60].
Ad ogni modo, per ogni studio che dice una cosa, se ne può sempre trovare un altro che dica l’esatto contrario. Chi ha ragione? Allora diventa importante discuterne apertamente e confrontarsi, non censurare e bloccare account sui social media. Queste ultime sono cose da regime.
La scienza per funzionare necessita di critica e confronto aperto. Bloccare l’account Twitter di Robert Malone (un ricercatore con oltre 30 anni di esperienza nella creazione di vaccini) con l’accusa di fare disinformazione, non è scienza.
Chiedere a Spotify di prendere provvedimenti contro il podcast The Joe Rogan Experience (11 milioni di spettatori a episodio, numeri che Cnn, Nbc e Fox si sognano) per aver dato spazio alle tesi di Malone, non è scienza [61].
Quando parla di vaccini, Malone dice cose che, come in tutti casi in cui parla un esperto, devono essere sottoposte al vaglio della comunità scientifica ed eventualmente ribattute con dati, analisi, ricerche sul campo, non con generiche quanto improbabili accuse di fare disinformazione.
L’ingegnere americano William Edwards Deming era solito ripetere “In Dio ci crediamo. Per tutto il resto servono le prove”. Noi ci permettiamo di aggiungere che le prove, da una parte e dall’altra, devono essere esaminate e discusse liberamente, senza censure di sorta. Si chiama scienza.
POLITICA REGIONALE. CALABRIA
Calabria, nominato Garante della Salute. Corbelli euforico: “si realizza il mio sogno”
Corbelli (Diritti Civili) dopo nomina Garante Salute della Calabria: “si realizza il mio sogno dopo 14 anni di lotte e appelli. Promossi e feci approvare questa proposta di legge nel giugno 2008, prima nel Consiglio provinciale di Cosenza e poi, per competenza, dal Consiglio regionale”
Il leader del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli, da oltre 25 anni impegnato a denunciare l’allarmante e drammatica situazione sanitaria (con le tante lotte fatte, su questo tema, in particolare in Calabria) e la tragedia delle carceri in Italia, esprime “grande soddisfazione per le nomine, fatte dal Presidente del Consiglio Regionale calabrese, Filippo Mancuso, del Garante della Salute e del Garante dei Diritti dei Detenuti, oltre a quello per l’Infanzia e altre nomine”. Corbelli il 18 settembre scorso aveva fatto l’ultimo, nuovo, ennesimo appello, sulla stampa, al Presidente Mancuso, al Governatore Roberto Occhiuto e all’Assemblea di Palazzo Campanella, per queste due nomine, Salute e Detenuti.
Ricordo che il Garante della Salute non è solo una semplice figura istituzionale ma una grande struttura operativa, 24 ore su 24, con un numero verde, una ventina di sportelli informativi, un coordinamento regionale per i soccorsi ed è a, quasi, costo zero per lo Stato, perché prevede l’utilizzazione di figure professionali che già operano nelle strutture pubbliche. La cronaca di tutti i giorni, con i drammi nella sanità (aggravati purtroppo dalla pandemia) e la situazione esplosiva nelle carceri (dove si susseguono i casi di suicidio, le morti improvvise e i problemi di sovraffollamento), testimonia quanto fosse importante, assolutamente indispensabile e urgente la nomina di queste due figure e relative strutture operative. Queste nomine dei Garanti rappresentano una conquista civile per la nostra regione e un riferimento istituzionale e una speranza per migliaia di cittadini e bambini, per l’attività del Garante per l’Infanzia, che si vedranno in questo modo i loro diritti difesi e tutelati e non invece, come in tanti casi, violati, con conseguenze, spesso purtroppo, anche drammatiche. Queste figure istituzionali avranno un compito preciso da assolvere: far rispettare insieme ai diritti la stessa dignità umana delle persone, nelle strutture sanitarie e nelle carceri”, conclude